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venerdì 12 dicembre 2025

Digimon Next Adventure - Epilogo

Il nostro mondo...la Terra. Il mondo dei Digimon...Digiworld. 2 realtà alternative così diverse ma allo stesso tempo simili, quasi gemelle. Così vicini...ma allo stesso lontani. 

Qualche tempo fa, il clima del nostro mondo era diventato bizzarro e spaventoso, mentre l'equilibrio del mondo digitale si stava distorcendo rischiando di collassare del tutto. Fu un folle, un umano trasformato in un Digimon, l'artefice di queste catastrofi. Diventando egli stesso puro caos, l'essere aveva ottenuto il potere supremo, con il quale avrebbe deciso di regnare o distruggere le infinite realtà esistenti. Solo un gruppo di valorosi umani insieme ai loro fedeli Digimon poteva contrastare i piani del nuovo Signore del Caos. La battaglia fu dura e faticosa, ma alla fine gli eroi riuscirono a trionfare sul male e a riportare la pace nei 2 mondi.

I nostri 9 amici, i Digiprescelti, non potevano immaginare che sarebbero diventati i protagonisti di un'avventura fantastica, piena di gioie e dolori, esperienze e pericoli, amici e nemici o qualsiasi altra cosa che venga raccontata o romanzata nei miti e nelle leggende di Digiworld.

Nel loro mondo sono solo dei semplici ragazzi, non certo degli eroi...ma le imprese compiute nel mondo digitale non sarebbero state cancellate dall'inesorabile scorrere del tempo.


Volete sapere che fine hanno fatto?

- Takao Yoshida ha deciso di mettere la testa a posto (più o meno) e di impegnarsi seriamente nello studio, sebbene continui a prendere qualche insufficienza in matematica. Insieme ai suoi amici, Taro e Shiro, Takao è stato selezionato per entrare nella squadra di calcio più ambita di tutta la scuola; ci sono buone possibilità che diventi un grande calciatore.
- Johan Schröder si è finalmente chiarito con la sua famiglia: suo padre ha giurato che non lo avrebbe più trascurato, riuscendo così a rinsaldare i rapporti con suo fratello maggiore. Al giorno d'oggi sta ancora studiando giurisprudenza, mentre nel tempo libero va a giocare a tennis con il suo nuovo gruppo di amici, i "Re della Racchetta".
- Pierre Lenoir si è iscritto ad un scuola d'arte, senza però trascurare la sua passione per le poesie. Dopo essere diventato uno dei migliori studenti, Pierre si è finalmente deciso di dichiararsi ad Henriette, regalandogli il suo primo dipinto come regalo di fidanzamento. Fu un giorno assolutamente romantico per entrambi.
- Coen Alleen passa meno tempo al computer e più ad uscire di casa ad interagire con le persone, con grande sollievo dei suoi genitori. Al momento si sta dedicando al giardinaggio, una delle poche attività che più lo rilassano.
- Hailey Youngson, stanca di girovagare per l'America, ha deciso di trasferirsi a New York a casa di una conoscente di sua madre, proprietaria di un ristorante vegano, che gli ha offerto un posto di lavoro come aiuto cuoca; con qualche risparmio e un sacco di straordinari, potrebbe riuscire a guadagnare abbastanza soldi per realizzare il tanto desiderato viaggio intorno al mondo insieme alla sua famiglia.
- Scott "Dingo" Jones si è comprato un nuovo cappello ed è stato promosso guardiano dell'Outback Australiano da suo zio. Insieme alla sua squadra di avventurieri, giovani spericolati alle prime armi, Dingo si impegna ogni giorno per difendere gli animali da qualsiasi bracconiere che osi mettere piede nel suo territorio.
- Rebecca Heartville ha convinto i suoi genitori ha dargli più tempo libero, così che possa dedicarsi alla danza classica, la sua nuova passione. Qualche volta usa il suo potere di leggere le aure per risolvere misteri e fermare piccoli crimini, guadagnandosi così il titolo di "Principessa Detective".
- Aaron Saarinen si è iscritto ad una scuola di musica, imparando in poco tempo a suonare la chitarra elettrica, oltre ad aver migliorato il rapporto con la madre adottiva. Dopo aver fatto i conti con il suo passato, Aaron ha deciso di andare alla ricerca dei suoi veri genitori, così che possa conoscerli e perdonarli per il loro abbandono; stranamente, sembra affrontare la cosa con un po' di ottimismo.
- Hui Li ha finalmente deciso di affrontare i bulli, non facendo uso della violenza ma parlandone con i suoi insegnanti e unendo le forze con i suoi compagni di classe. Nel frattempo, suo padre ha vinto alla lotteria, il quale ha pensato bene di custodire in banca i soldi guadagnati; ce ne erano abbastanza per ristrutturare il negozio e per iscrivere il figlio più piccolo ad una buona università. E poi dicono che la fortuna non ricompensa gli audaci.

Le loro vite erano cambiate al meglio, mentre il loro mondo è rimasto lo stesso; un po' nero e un po' bianco, ma allo stesso tempo pieno di sfumature.

Anche i Digimon sono andati incontro al cambiato...un grosso cambiamento. Quanto grande, mi direte? Be, se escludendo il fatto che, a causa di qualche squilibrio dimensionale, lo scorrere del tempo nei due mondi sia diventato uguale, direi che Digiworld non è più quello di una volta. Dalle ceneri della guerra, è nata una nuova era di pace, ma è tutt'altro che perfetta. Del resto, la vita è intrinsecamente piena di problemi e sfide, ma bisogna saperli affrontare per crescere come persone migliori, proprio come i Digiprescelti e i loro compagni digitali. A tal proposito, Agumon e gli altri Digimon hanno imparato ha Digievolversi senza l'aiuto dei Digivice, sebbene devono sforzarsi un po' di più per attivare la trasformazione, senza considerare che ora sono impegnati con le loro nuove vite.

- Agumon è diventato campione imbattuto delle gare di mangiate, una competizione che va molto di moda ultimamente; in tutto il mondo digitale, nessuno ha superato o eguagliato il suo record. Inoltre, grazie ai racconti delle sue gesta eroiche, i Digimon dotati di Anticorpo X non sono più vittima di pregiudizi e discriminazioni, per così dire.
- Dopo aver completato il suo addestramento, Liollmon ha deciso di seguire le stesse orme del suo maestro accettando di allenare i Digimon più deboli della savana. Il suo regime di allenamento è più severo di quello di Leomon, ma così i risultati non tardano ad arrivare.
- Xiquemon si è trasferito su un'isoletta incontaminata, il luogo perfetto per riprendersi dal suo lungo viaggio e scrivere poesie in assoluta tranquillità. Eh già, Pierre lo ha influenzato molto con le sue passioni.
- Deltamon è diventato uno scrittore...non chiedetemi come un gigantesco mostro a 3 teste possa riuscire a manovrare una penna con così tanta facilità, prego. I suoi libri trattano di argomenti oscuri e complessi, come la Digievoluzione del male o le forze del caos, ma anche al desiderio di essere padroni del propio destino. Inoltre, è riuscito a vincere il prestigioso premio per la scrittura grazie al suo ultimo lavoro: "Non sono il Signore del Caos", un autobiografia estremamente dettagliata delle sue avventure.
- Lalamon si è trasferita nell'Isola della Pace per assumere il ruolo di ambasciatrice, sebbene di questi tempi la probabilità che scoppi una guerra sono parecchio basse. In realtà, ha accettato questo lavoro per poter mangiare tutta la carne che desidera, senza dover spendere neanche un soldo.
- Convinti dal loro fidato consigliere, i sovrani dell'Oceano hanno deciso di nominare Gizamon guardiano di Atlantide, un ruolo che solo pochissime creature del mare possono ottenere. Nel tempo libero, il piccolo anfibio si diverte ad esplorare i 7 mari o gli abissi del Mare di Net.
- Gladimon ha aperto una scuola per cavalieri insieme a DarkKnightmon, dove ogni Digimon può migliorarsi nell'arte della spada e della cavalleria. Nonostante qualche "piccolo" incidente, l'istituto è riuscito ad ottenere delle buone recensioni.
- Con Aaron ormai ritornato nel suo mondo, Salamon ha preso la decisione di andare a vivere all'Isola dell'Inizio, dove può essere coccolata e nutrita dalle amorevoli Swanmon, a patto però che le aiutasse ad occuparsi dei Digicuccioli. 
- Sunarizamon sta ancora cercando di smettere di balbettare, e nel frattempo passa le sue giornate a creare vasi di ogni forma e dimensione, per poi rivenderli ad un prezzo generoso ai Digimon che ne sono interessati. 

E non dimentichiamoci degli altri...

- Jijimon è andato in pensione e si è trasferito nel Deserto Infernale per andare a vivere con la sua adorata moglie Babamon. 
- Leomon è diventato il nuovo sindaco di File City, dimostrandosi fin da subito un leader competente e saggio quasi quanto Jijimon.
- Ogremon e la sua banda hanno deciso di rigare dritto (almeno per un po'), accentando nel frattempo di lavorare come guardiani di File City. Da quando sono arrivati, i crimini sono diminuiti notevolmente.
- CaptainHookmon e la sua ciurma hanno aperto un ristorante di pesce, "il Forziere delle Meraviglie", in una delle 3 Isole Desertiche del Continente di Web. Gli affari vanno bene, ma la loro brama di avventura è tutt'altro che estinta.
- Seguendo il consiglio di DarkKnightmon, Tuwarmon ha accettato di lavorare come insegnante alla scuola per cavalieri, addestrando i Digimon nell'arte del ninjutsu. Così come i cavalieri, anche i ninja possono usare le loro abilità per far trionfare la giustizia.
- Per il coraggio e il valore dimostrato durante la battaglia finale, il Sergente Maggiore MetalGarurumon e il Caporale MegaGargomon sono stati promossi rispettivamente Sergente Maggiore Capo e Sergente. Con l'esercito di Digiworld ormai rinato, i 2 dovranno impegnarsi parecchio per trasformare le nuove reclute in soldati perfetti.
- Dopo aver fatto un viaggio intorno a Digiworld, Ghilliedhumon è diventato più risoluto e ha deciso di entrare nell'esercito per diventare ancor più coraggioso. Fin dal primo giorno si è dimostrato un valido cecchino, diventando così il preferito di MetalGarurumon.
- I Deva Guardiani hanno concluso il loro compito e sono partiti per un lungo viaggio. Nessuno ne conosce il motivo, ma si dice in giro che abbiano avuto l'illuminazione...forse i Digimon Supremi centrano qualcosa.
- Locomon offre passaggi gratuiti ai Digimon che desiderano viaggiare per il mondo digitale; qualche volta fa un salto in discarica per salutare i suoi amici Trailmon.
- KingSukamon continua a collezione spazzatura "pregiata" e Trailmon mai visti prima; l'ultimo arrivato, Dark Trailmon, è un tipo un po' solitario, ma non ne poi così male se lo si conosce più a fondo.
- ShogunGekomon ha deciso di cambiare atteggiamento, promettendo solennemente di essere un sovrano buono e giusto...almeno per la maggior parte del tempo. Ora sta seguendo un corso di canto, con risultati non proprio brillanti...
- Grazie all'appoggio delle massime autorità del mondo digitale e di Witchelny, i Numemon sono ora tutelati dalla legge di Digiworld tramite normative contro la discriminazione e la caccia.
- Digitamamon ha imparato a parlare, ma è ancora troppo piccolo per lasciare l'Isola dell'Inizio. Perlomeno, è riuscito a farsi un sacco di nuovi amici.
- I Digimon del Villaggio Sakoku sono diventati un po' più ospitali con gli stranieri, ad eccezione di Musyamon che proprio non riesce a sopportarli. Chissà se in futuro il suo umore migliorerà, prima o poi...
- Bokomon e Wisemon hanno deciso di partire per un lungo viaggio nello spazio per ampliare le loro conoscenze; insieme ad Oblivimon, loro fidato mezzo di trasporto, sarebbero riusciti a scoprire i segreti più oscuri del cosmo.
- Il pianeta Marte ha stretto un patto di gemellaggio con Digiworld, sebbene la maggior parte dei suoi abitanti continua a considerare i terrestri delle creature inferiori.
- Ganemon gestisce una rete di negozi dell'usato, "il Compratutto", riuscendo così a diventare uno dei Digimon più ricchi ed avidi del mondo digitale.
- Grazie alle vendite del loro nuovo album, "Apocalisse a più non posso!", i Fratelli Etemon sono riusciti ad ottenere il disco di diamante e la fama di un tempo, e qualche volta litigano per delle sciocchezze.
- Dopo essere stati dichiarati colpevoli per aver aiutato Piedmon nei suoi piani, Arukenimon e Minotarumon sono stati condannati a scontare i loro crimini in carcere. Molti Digimon avrebbero preferito rinchiuderli nell'Area Oscura, ma Wisemon riuscì a convincere la maggior parte che rinchiuderli nella stessa cella era una condanna più che sufficiente. Considerando che quei 2 si odiano, direi che ha ragione.

Per quanto riguarda i Digimon che non ho nominato, le loro vite procedettero inalterate dagli eventi che hanno sconvolto il mondo digitale. Nel bene e nel male, avrebbero seguito il destino che gli era stato imposto, oppure sarebbero stati in grado di plasmarlo con le loro mani, proprio come gli eroi della profezia. Gli stessi eroi che sono riusciti a sconfiggere le forze del caos...ma che non hanno ancora concluso i loro doveri.

Detto questo, potete capire che Takao e gli altri stanno vivendo delle nuove avventure, solo un po' diverse da quelle che avevano affrontato in passato. L'oscurità non è stata conquistata e continuerà a combattere contro la luce per sempre, ma finché le persone crederanno nei miracoli, il male sarà tenuto a bada. Nel frattempo, conviene fare il primo passo per quel che già sapete...













Nel frattempo, a Casa Yoshida...
Agumon: Hahahahaha!!! Questo fumetto è troppo divertente!
Kenzo: Hahaha!!! Te l'avevo detto! Vuoi dare un'occhiata agli altri?
Agumon: Si, perché no?
Takao: Agumon, brutta canaglia!
Agumon: Eh? Che c'è, Takao?
Kenzo: Ho ho...il fratellone è arrabbiato.
Takao: Sei stato tu a mangiare tutti i biscotti della dispensa?
Agumon: Emmm...no.
Takao: Ah no? E come spieghi quelle briciole sul muso?
Agumon: Ecco...io...e va bene, confesso! Mi era venuta fame e così sono andato in cucina per...
Takao: Da non credere! Mi farai sgridare da mia madre!
Agumon: Ho provato a resistere, ma un solo biscotto non basta a saziarmi!
Takao: Agumon, la prossima volta ti porti il cibo da casa!
BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP!
Kenzo: Fratellone, il Digidex sta suonando!
Takao: Si chiama Digivice, fratellino...te l'avrò ripetuto un sacco di volte. Qui Takao, che succede?
Leomon: Takao, da quanto tempo! É da un po' che non ci sentiamo.
Takao: Oh, sei tu Leomon! Complimenti per il tuo nuovo lavoro!
Leomon: Ti ringrazio, ma ora non c'è tempo per i convenevoli...MegaSeadramon sta causando problemi ai Digimon del lago. 
Takao: Strano, non è da lui comportarsi così...cosa gli è successo?
Leomon: Non lo so, ma secondo alcune fonti pare che si sia rotto un canino.
Kenzo: Eh, posso capirlo...anch'io impazzirei per un dolore al dente.
Leomon: In ogni caso, i miei doveri di sindaco mi impediscono di intervenire, quindi dovete pensarci voi. Ho già avvisato gli altri...
Takao: Non dire una parola di più, Leomon...stiamo arrivando!
Agumon: Mmmmmm...perché questa missione mi suona così familiare?
Takao: Non lo so, ma ora conviene muoverci!
Kenzo: Adesso userai il Digivice per far apparire dal nulla uno di quei Digivarchi?
Takao: Già! E pensare che quelli vecchi non avevano questa funzione.
Kenzo: Fratellone?
Takao: Si, fratellino?
Kenzo: Prima o poi, potrò andare a Digiworld insieme a te?
Takao: Certo, te lo promesso! E vedrai, ti piacerà un sacco! Ma fino ad allora...
Kenzo: Dovrò restare a casa, lo so! Non voglio trasformarmi in un cumulo di dati...
Takao: Tranquillo, se quel che mi ha detto Jijimon è vero, tra non molto anche gli umani senza Digivice potranno entrare nei Digivarchi.
Kenzo: E potrò avere anch'io un Digimon compagno? Mi piacerebbe che sia forte come Agumon!
Agumon: Dai, così mi fai arrossire...hehe!
Takao: Be, casomai te lo farò sapere, fratellino. Ci rivedremo per l'ora di cena!
Kenzo: Ti aspetto, fratellone!
Takao: Agumon.
Agumon: Takao.
Takao: Sei pronto all'azione?
Agumon: Prontissimo!
Takao: E allora...diamoci dentro!

Un'altra avventura è cominciata, non si sa quando finirà...ma conviene godercela finché dura. Quindi, senza alcuna esitazione...partiamo!

Fine

venerdì 21 novembre 2025

Digimon Next Adventure - Capitolo 117: La fine di una grande avventura...o forse no?

Dopo la sconfitta di Piedmon per mano dei nostri eroi, Anubismon, il Giudice di Digiworld, uscì dal suo Digiuovo per riportare in vita tutti i Digimon che erano morti prima e durante la grande guerra. Con l'equilibrio del mondo digitale ormai ripristinato e con la nascita di una nuova era di pace, i Digiprescelti avevano ormai concluso il loro compito ed erano ormai liberi di ritornare nel mondo reale, anche se ciò significasse dover dire addio ai loro adorati Digimon.

Nella città di Kōbe, nel quartiere giapponese di Kita-ku, era ormai calata la notte, una notte nera e profonda...eppure, c'era ancora qualcuno che se ne restava sveglio per lavorare o preoccuparsi. A casa Yoshida, infatti, non aleggiava aria di allegria, ma solo di ansia e paura. Ma è questo che fanno i bravi genitori quando i loro figli non rientrano presto a casa: si preoccupano e si maledicono per non averli protetti dai pericoli. Il Signor Yoshida se ne stava seduto in cucina, in silenzio a tamburellare nervosamente il tavolo, mentre sua moglie stava girando intorno alla stanza come una disperata, essendo tra i 2 quella più preoccupata per il figlio. Non c'era verso di tranquillizzarla...
Signor Yoshida: Tesoro, ti prego...siediti un attimo.
Signora Yoshida: Sedermi? Come posso sedermi sapendo che il mio bambino è ancora lì fuori in pericolo?
Signor Yoshida: Cara, ascolta...
Signora Yoshida: E se fosse stato mangiato da uno di quei mostri? Non riuscirei a sopportare il pensiero che Takao...
Il Signor Yoshida si alzò dalla sedia e strinse dolcemente le spalle della moglie cercando di tranquillizzarla...
Signor Yoshida: La polizia lo sta ancora cercando, dobbiamo avere pazienza. Inoltre, stando a quanto dicono nei telegiornali, non ci sono state vittime durante l'incidente. Takao sta bene, ne sono sicuro.
La Signora Yoshida, udendo quelle parole cominciò a calmarsi, ma era difficile per lei trattenere le lacrime. Ad un tratto la stanchezza si fece sentire, portando la donna a sedersi sulla sedia, quando ad un tratto...
TOC! TOC! TOC!
Signor Yoshida: Hanno bussato, sarà la polizia?
Proprio in quel momento, la moglie dell'uomo si alzò di scatto e corse verso la porta per vedere chi aveva bussato. La povera donna era troppo turbata per chiedere chi era, ma tanto era convinta che fosse la polizia a riferirgli lo stato attuale della situazione. Fu un vero sollievo per lei sapere che ad attenderlo era la cosa più meravigliosa che la vita gli avesse mai dato.
Takao: Hey, mamma...sono tornato a casa.
Signora Yoshida: T-takao...sei tornato!
Gli occhi della donna si riempirono di lacrime quando si era ritrovata davanti il suo adorato Takao. Madre e figlio si strinsero in un lungo e caloroso abbraccio, felici di rivedersi dopo tanto tempo...almeno dal punto di vista di Takao. Il tempo a Digiworld scorreva più lentamente rispetto a quello reale, ve lo ricordate? Se per Takao erano passati dei mesi, per i suoi genitori saranno state molte ore.
Signor Yoshida: Takao, che sollievo! Ma dove sei stato tutto questo tempo? Sei stato fuori casa per ben 5 ore!
Takao: 5 ore?!
Preso alla sprovvista, Takao si fece prendere un po' dal panico...si era dimenticato di trovare una spiegazione adeguata alla sua assenza. Poi gli vennero in mente le voci che aveva sentito lunga la strada: 2 misteriosi animali si erano azzuffati nel quartiere, per poi scomparire misteriosamente senza lasciare traccia. Le 2 bestie di cui tanto si parlava erano sicuramente Greymon e Grizzlymon, era poco ma sicuro, ma era fuori questione farlo sapere ai suoi genitori. Tutto ciò che riguardava Digiworld e i Digiprescelti doveva restare segreto, per il momento...o magari nascosto per sempre. 
Takao: Ero...ero entrato nelle fogne per nascondermi da quei brutti mostri, ho perso la cognizione del tempo e sono arrivato tardi a casa. E mi sono perso anche la palla. Scusatemi se vi ho fatto preoccupare...
Signor Yoshida: Hai fatto bene, Takao, non scusarti.
Signora Yoshida: L'importante è che tu sia sano e salvo. Vado a prepararti la cena, ma tu intanto vatti a fare un bagno: avventurarsi nelle fogne è antigienico, lo sai.
Takao: Non me lo faccio ripetere 2 volte! Hehe!
???: Takaoooooo!!! Sei qui!
Il ragazzino che stava correndo lungo le scale era Kenzo, fratello minore di Takao, il quale andò ad abbracciare il suo fratellone più forte che poteva. 
Kenzo: Fratellone, non farmi più preoccupare! Come sei riuscito a sopravvivere?
Takao: Hey, hey! Datti una calmata, fratellino! É stata una serata lunga per me, non potremmo parlarne domani?
Kenzo: Ok!
Signor Yoshida: Cerca di capirlo, Takao...anche lui era in pensiero per te.
Takao: Si, capisco...
Takao emise un lieve sospiro...era stato lontano da casa per troppo tempo. I suoi amici, la sua famiglia...non c'era stato giorno a Digiworld in cui non aveva pensato a loro, neanche per un minuto. Alcune volte si era chiesto se li avrebbe rivisti e se fosse riuscito a ritornare di loro. Be, alla fine così era stato: era di nuovo nel mondo reale, a casa. Le uniche sfide che avrebbe affrontato sarebbero state quelle quotidiane, semplici e a volte difficili. Mai più Digievoluzioni o combattimenti, solo la vita di tutti i giorni.

Un bel bagno caldo e un cenetta sostanziosa...qual buon modo per festeggiare il ritorno a casa? Aggiungiamoci un letto morbido e il gioco era fatto, nulla a che vedere con il dormire in qualche cespuglio o terreno morbido. Per non parlare di procacciarsi il cibo e pensare a limitare le provviste, senza dimenticare i mostri digitali affrontanti lungo il viaggio. Un avventura del genere avrebbe traumatizzato chiunque, ma non di certo Takao, almeno all'inizio.
Takao: Che avventura, ragazzi.
Disse Takao con tono malinconico. Ritornare alla realtà di tutti i giorni era la cosa migliore che gli sia capitata, ma la mancanza dei suoi amici era qualcosa con cui doveva fare i conti. Ogni volta che ripensava al momento in cui non era riuscito a salutare per l'ultima volta Johan e gli altri Digiprescelti, il cuore gli si rodeva sempre di più. Era una sensazione insopportabile, non poteva accettarla.
Takao: Umpf! ("Se solo ci fosse un modo per parlare con gli altri, allora...")
Fu a quel punto che il ragazzo si rese conto di una cosa, ma doveva dirigersi subito in bagno per verificare se era vera. Il cesto dei panni sporchi non era ancora stato svuotato; non era serata di fare il bucato, quindi aveva tutto il tempo di frugare nelle tasche dei suoi pantaloni. Takao fu sollevato di sapere che il suo Digivice era ancora rimasto in suo possesso. Grazie ad esso, infatti, poteva contattare i suoi amici ogni volta che voleva, sebbene non avesse tenuto in considerazione il fatto che abitavano in paesi differenti, ognuno dotato di un proprio fuso orario. Dopo essere rientrato silenziosamente nella sua camera, il ragazzo non perse tempo ad attivare il dispositivo...
BZZZZZZZZZZZZZZZZZ...
Takao: Avanti, rispondente! Forza!
Niente, non ci fu risposta. Takao, impazientito com'era, riprovò diverse volte a richiamare gli altri Digiprescelti, ma invano. Alla fine dovete arrendersi...non c'era modo di contattare i suoi amici.
Takao: Probabilmente i Digivice funzionano solo a Digiworld, accidenti! 
Se ne riandò a letto giù di morale, gli erano bastati pochi secondi per sprofondare in un lungo sonno, dal quale poteva sognare e ragionare. Se non poteva chiacchierare con i suoi amici tramite i Digivice, poteva sempre andarli a trovare nei loro paesi. Conosceva bene i loro indirizzi, era già stato informato, e poco gli importava se doveva spendere un mucchio di soldi per prendere l'aereo. Probabilmente, anche gli altri Digiprescelti avrebbero fatto lo stesso, se non fossero così indaffarati. In ogni caso, questo pensiero fu rincuorante per il ragazzo; in fondo, nel mondo reale esistono un sacco di modi per non sentirsi così distanti...magari fosse stato così con il mondo digitale.
Takao: ZZZZZZZZZZZ... ("Agumon...mi chiedo cosa tu stia facendo in questo momento. Scommetto che ti stai riempiendo lo stomaco con dell'ottima carne abbrustolita. Si, immagino che te la stai godendo...hehehe! Meglio così, non voglio che tu soffra sentendo la mia mancanza. Anch'io dovrei pensare ad altro, invece di piangermi a dosso.")
Ma sarebbe stato in grado di andare avanti con la sua vita? Sarebbe riuscito a non pensare mai più al suo adorato Digimon? Bisognava dare tempo al tempo per saperlo, anche se ciò significasse aspettare a lungo.

Infatti, 2 mesi dopo, la vita aveva ripreso il suo corso. Tutto era ritornato alla quotidiana normalità per Takao, che come al solito voleva godersi le sue giornate al massimo dell'entusiasmo. Niente compiti di scuola o lavori casalinghi, ma solo una bella partita a calcio con i suoi amici, Taro e Shiro.
Shiro: Che partita da ragazzi!
Taro: Strabiliante, direi! Gli avversari erano quasi riusciti a metterci con le spalle al muro, ma il nostro capitano è riuscito a ribaltare le sorti con il suo calcio leggendario!
Takao: Stavolta non mi sono trattenuto, amici!
Shiro: Quando mai l'avresti fatto? Sappiamo bene che sei una testa calda!
Taro: Eh già! Hahaha!
Takao: Comunque, che ne dite di giocare ai videogiochi a casa mia?
Taro: Mi piacerebbe, ma oggi ho già preso un impegno, facciamo un'altra volta, ok?
Shiro: Anch'io sono indaffarato, mi spiace.
Takao: Come volete. Alla prossima partita!
Taro e Shiro: Ciao ciao!
Ritornare a casa dopo aver giocato così tanto, era sicuramente la ricompensa migliore che si potesse desiderare. Se Takao fosse stato davvero fortunato, appena rientrato a casa, avrebbe fiutato l'odore della merenda preparata da sua madre e allora si che stava una pacchia. Invece, non appena varcò la soglia della sua dimora, non riuscì a percepire nessun odore, né a vedere uno dei suoi genitori. In quel momento, il ragazzo si ricordò che quel giorno suo padre doveva lavorare fino a tardi, mentre sua madre era andata a vedere un amica che non vedeva da un sacco di tempo, portandosi dietro Kenzo.
Takao: Da solo in casa...tutto solo.
Takao si guardò in giro con aria pensierosa, per poi andare in cucina a prendere degli snack da portare in camera sua. In realtà, non aveva così tanto appetito, non il quel momento, almeno.
Takao:...
Il suo sguardo sembrava perso nel vuoto, come se stesse pensando a qualcosa di molto importante...qualcosa che non può togliersi dalla testa o dal cuore. Erano passati 2 mesi, ma proprio non riusciva a dimenticarlo...
Takao: Agumon, dove sei? Dovevamo rincontrarci uno di questi giorni, ricordi? 
A quel punto, i ricordi cominciarono a scorrergli davanti come un fiume tempestoso, che con una sola goccia bagnò il suo viso; stava cominciando a piangere, a rimembrare l'inizio...

Takao: Hey! B-b-b-b-buono bello! N-n-n-on ti avvicinare...io...non ho un buon sapore! S-s-stammi lontano! Argh! Non mi mangiare, ti prego!
Agumon: Eh? Mangiarti? Io non mangio nessuno.
Takao: Gulp! D-davvero?
Agumon: Però...ho un certo languirono. É da molte ore che non mangio...
Takao: Io...aspetta. Ho una barretta di cioccolato, spero ti possa bastare.

Agumon: Come ti chiami?
Takao: Oh, io sono Takao Yoshida...chiamami Takao. Tu invece come ti chiami?
Agumon: Io sono Agumon...piacere!
Takao: Sai, non avevo mai visto un dinosauro parlante prima d'ora...a parte in qualche cartone animato. Hahaha!
Agumon: Non sono un dinosauro...sono un Digimon!

Takao: Io non ti lascerò solo! Siamo finiti in questo guaio insieme...e ne usciremo fuori insieme!
Agumon: Takao...
Takao: Andrà tutto bene...abbi fiducia.
Agumon: Takao...io...Urgh! Si! Hai ragione! Andrà tutto bene...c'è la faremmo! Io...ti prometto che vincerò! 

Takao: Agumon! Va tutto bene?
Agumon: Si, sto bene...sono solo un po' stanco. Cavolo...ho voglia di un panino.

...e la fine di una meravigliosa avventura, vissuta e assaporata insieme al migliore dei compagni.

Agumon: Takao? Tu credi che un giorno ci rivedremo? Finche stiamo insieme, andrà tutto bene...ma se stiamo lontani, che faremo?
Takao: Non staremo separati a lungo, amico mio. Io credo, anzi...sono sicuro che vivremo altre avventure insieme. Non so come, non so quando, ma...succederà. Fino ad allora, aspetteremo.
Agumon: Non vedo l'ora che arrivi quel giorno. Arrivederci, Takao.
Takao: Arrivederci, Agumon.

Takao: Il nostro non era un addio, Agumon...lo dicevo sul serio. Devi credermi! Devi credermi...
Takao, in preda alla frustrazione, si inginocchiò, cominciando a versare lacrime sempre più amare. Che motivo aveva di vivere nel mondo reale senza il adorato Digimon? Come poteva continuare a godersi la vita senza Agumon? Anche se appartenevano a 2 mondi diversi, niente poteva cancellare il ricordo della loro amicizia. Neanche il destino poteva infrangere il loro legame, niente poteva farlo. Dopo un po', Takao si riprese; piangere gli aveva fatto bene, ma ora aveva un certo appetito...
Takao: Va be, una patatina mi tirerà su di morale. Ma, aspetta...dove le avrò messe?
Takao aveva appoggiato il pacchetto di patatine sul suo letto, ne era certo. Non potevano essersi volatilizzate o sparite per magia, a meno che...qualcuno non le abbia rubate. Questo era impossibile, non c'era nessuno a casa a parte lui. Se qualcuno fosse entrato in camera sua, lo avrebbe di certo notato, non era poi così stolto...
Takao: Vorrà dire che prenderò altro in cucina
Detto questo, il ragazzo lasciò la sua stanza per dirigersi nell'altra stanza. A metà strada, però, udì all'improvviso uno strano rumore che lo mise subito in allarme...
CRUNCH! CRUNCH! CRUNCH! CRUNCH! CRUNCH! CRUNCH!
Qualcuno era entrato in casa sua e non se ne era accorto. Nonostante l'iniziale spavento, Takao era deciso a fermare l'intruso con qualsiasi mezzo possibile. Perciò prese in mano il vaso preferito di sua madre, si avvicinò di soppiatto verso la porta della cucina e, nel momento in cui il malfattore lasciò la stanza, proprio nell'istante in cui si stava avvicinando...

CRAAAAAAAAAAASSSSSSSHHHHHH!!!

Davvero un bel colpo! Di certo, avrebbe stesso qualsiasi ladro...o quasi?
Agumon: Ahio! Takao, ma che ti è preso?!
Takao: Ma che...Agumon?
Agumon: Si, sono io. Sorpresa! 
Takao: S-sei qui.
Agumon: Già. Scusa se non ti ho avvertito prima, ma avevo una gran fame. 
Takao: Agumon...
Agumon: Mentre eri indaffarato a pensare, era andato in giro a cercare la dispensa, ma poi mi hai colpito con quel vaso e...
Un abbracciò...bastò un abbraccio per salutare il suo Digimon. Takao non poteva ancora crederci, eppure riusciva a toccarlo e a sentire la sua voce. Era davvero lui, il solo ed unico Agumon al mondo con l'Anticorpo X. Lui era il suo migliore amico...e gli amici veri non si abbandonando mai. Il mondo reale e quello digitale non erano poi così distanti, a quanto pare.
Takao: Mi sei mancato, Agumon!
Agumon: Mai quanto me, Takao!
Takao: Come mai sei qui? Come accidenti hai fatto ad entrare nel mondo reale?
Agumon: E una lunga storia, te lo spiegherò dopo...ora dobbiamo raggiungere gli altri.
Takao: Gli altri? Vorresti dire che...
Agumon: Esatto! Hehehe!
Un legame che non può essere spezzato, una nuova avventura all'orizzonte e un futuro ancora da scrivere. Quali altre sorprese aveva in serbo Digiworld? Di qualunque cosa si trattasse, i Digiprescelti l'avrebbero affrontata senza paura insieme ai loro Digimon. Finche stavano insieme, andava tutto bene...questo era il loro motto, la loro ragione di vita.

No, non abbiamo ancora finito. C'è ancora altro da raccontare...abbiate un po' di pazienza.

mercoledì 12 novembre 2025

Digimon Next Adventure - Capitolo 116: L'ultima vittoria

ChaosPiedmon, il nuovo Signore del Caos, si era rivelato un nemico temibile, ben peggiore rispetto ai precedenti. Dopo aver sconfitto 9 Digimon di livello Mega e distrutto i Digivice dei ragazzi, il malefico pagliaccio usò la sua tecnica più pericolosa, la Cancellazione, per sbarazzarsi degli eroi una volta per tutte. Sembrava ormai la fine per Takao e i suoi amici, finché non udirono una voce ultraterrena che lì spronò a combattere per il bene di Digiworld e del loro mondo. Con la fiducia ritrovata, i nostri eroi ottennero dei nuovi Digivice per far Digievolvere un'ultima volta i loro Digimon. Tra non molto sapremo chi vincerà e chi cadrà.

Bene e male, luce e oscurità, ordine e caos...una lotta eterna che non può in alcun modo cessare di esistere. I conflitti fanno parte dell'intera esistenza, è un ciclo che non si può frenare ne tantomeno deragliare. Alla fine, in un modo o nell'altro, qualunque sia la posta in gioco, qualunque sia il motivo, le 2 parti dovranno sempre scontrarsi per plasmare il loro destino. Esso non è una questione di probabilità, ma di scelta; non è qualcosa da aspettare, ma da realizzare...proprio in questo momento.
ChaosPiedmon: Questa storia finisce adesso!
Takao: Si, una volta per tutte!
Il raggio di luce generato dalla volontà dei 9 Digimon si scontrò con la nube di puro caos di ChaosPiedmon, dando così vita ad una prova di forza leggendaria. Era una situazione di stallo, una battaglia di volontà in cui nessuno poteva permettersi di indietreggiare e dove ogni singolo sforzo poteva fare la differenza. 
WarGreymon: Resistete! Ci siamo quasi...
ChaosPiedmon: Oh, io non credo proprio! Non esiste che riusciate a superarmi! Io sono caos, puro e semplice caos! Sono l'alfa e l'omega! Io...sono...invincibile! HOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO!!!
WarGreymon: Tu...sei da solo, ChaosPiedmon. Noi, invece, siamo insieme, uniti come una cosa sola...e ti sconfiggeremmo! Tu...non puoi...vincere! RAAAAAAAAAAAAAAARRRR!!!
Insieme ai suoi compagni, WarGreymon aumentò l'intensità del suo raggio luminoso, riuscendo così a dissipare l'attacco del pagliaccio, il quale cercò disperatamente di combattere l'inevitabile. Un ultimo sforzo per decidere le sorti tutti...era bastato questo per decretare la sua fine.
ChaosPiedmon: No...non può finire così! Dopo tutta la fatica che ho fatto per giungere fin qui, non posso sparire! Non posso perdere! No...no! 

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOooooooooooooooo...




Oh...

Oh, povero me.

Quindi è così che finisce, vero?

Ho perso. Mi era stata donata una seconda possibilità, una chance per dimostrare il mio valore...ma ho fallito miseramente.

Analogman, Piedmon, ChaosPiedmon...non importa chi decido di essere, non potrò mai cambiare il mio destino.

O forse si? Decisamente prima, ma...ormai è troppo tardi.

Hoho...be, pazienza. Di fronte alla sconfitta, tanto vale ridersela amaramente.

Ma ora mi chiedo...adesso che farò? Come passerò il mio tempo nell'eternità? Belle domande, si...

Oh be, ho tutto il tempo per pensarci...hohohoho!

Addio, Digiprescelti...il destino dei 2 mondi è nelle vostre mani, abbiatene cura.







Bianco. Dopo quell'esplosione ci fu il bianco, un silenzio assoluto. Si trattava del nulla, un piacevole nulla, un posto dove non si udiva violenza ma solo un inquietante quiete, un incubo sordo cieco dal quale nessuno vorrebbe viverci. In quel momento, Takao temeva di aver perso sia la vista che l'udito per colpa della battaglia, fino a quando non riuscì a sentire qualcosa: le voci dei suoi amici. 
Takao...
Takao!
Si, erano proprio loro, non c'era alcun dubbio a riguardo...e poteva riuscire anche a vederli, seppur non così nitidamente. Dopo un po', le immagini divennero più chiare...
Johan: Takao! Va tutto bene?
Dingo: Svegliati, compare! Non farci preoccupare! Sei più rintronato di un koala!
Takao: Urgh! Sono sveglio! Sono sveglio!
Hailey: Meno male, temevamo il peggio...
Takao scosse la testa e si diede un piccolo schiaffo sulla guancia per darsi una svegliata. In seguito, diede un'attenta occhiata ai suoi amici, cercando di capire se anche loro stessero bene.
Takao: E voi come state?
Aaron: Confusi, stanchi e seccati, ma per il resto tutto bene.
Hui: La collisione di quei 2 attacchi è stata terribile, quasi me la facevo sotto. 
Dingo: E non ti sei nemmeno portato le mutante di ricambio...hahaha!
Takao: Hehe! Bella questa, Dingo! 
Pierre: Be, non è il genere di comicità che mi piace, mon ami, però...
Takao: Aspetta un minuto! Qui manca ancora qualcuno...dov'è finito Agumon?
Non appena il ragazzo fece questa domanda, fu poi colto di sorpresa da una misterioso assalitore...bisogna forse preoccuparsi? Io non credo proprio.
Agumon: Takaoooooo!
Il piccolo dinosauro si tuffò fra le braccia del suo amico, come un cucciolo che saluta gioiosamente il suo adorato padrone. L'impatto fece rotolare violentemente la coppia, che quasi rischiava di scontrarsi con gli altri Digiprescelti. Anche gli altri Digimon accorsero per riabbracciare i loro compagni umani. 
Takao: Hahaha! Agumon, ma che combini?
Agumon: Sono solo felice di vederti, Takao! Abbiamo vinto!
Liollmon: Avete visto che roba? ChaosPiedmon non ha avuto alcuna possibilità contro il nostro ultimo attacco!
Johan: Siete stati grandiosi, ragazzi!
Coen: Mmmmm...che siano stati i nuovi Digivice a rendere più potenti i nostri Digimon? 
Deltamon: Io non avrei dubbi a riguardo.
Rebecca: E se fossero solo un tramite? Secondo me, quella luce proveniva dai nostri cuori.
Deltamon: Be, di fronte a questa ipotesi sdolcinata, non posso di certo impormi.
Aaron: Neppure io...hehe.
Aaron ammicco alla ragazza, dando al suo Digimon l'opportunità di prenderlo un po'in giro...
Salamon: Hehe...adesso fate puci puci?
Aaron: Sta zitta, Salamon.
Pierre: Perché no? Un po' di romanticismo non guasta mai, mon ami...hohoh!
Dingo: Andiamo, fate volare i bacetti!
Gizamon: Bacio! Bacio! Bacio! Bacio!
Aaron: Ma piantatela!
Gladimon: Insomma, un minimo di riguardo per 2 giovani innamorati!
Aaron: Così peggiori le cose, scatoletta ambulante.
Gladimon: Cavaliere, prego.
Gli eroi, ubriachi di gioia, cominciarono a ridere a crepapelle, come mai prima d'ora. Perfino Aaron, all'inizio molto infastidito, dovette arrendersi a quelle risate così contagiose. Da quanto tempo non si divertivano così? Forse dal giorno in cui scoppiò la guerra su Digiworld o quando Deltamon si era Megadigievoluto in un forma corrotta di Millenniumon. Non erano ricordi piacevoli e mai sarebbero riusciti a cancellarli dalla loro memoria. Ma tutto questo apparteneva al passato, non era più il loro presente...e non sarebbe mai stato il loro futuro. Le profezie avevano detto il vero: i Digiprescelti avevano salvato Digiworld.
Sunarizamon: Quindi...abbiamo davvero vinto? É davvero finita?
Lalamon: Credo proprio di si! Ora bisogna festeggiare!
Xiquemon: Si, ma...con cosa? Siamo nel bel mezzo di uno spazio completamente bianco, come faremo ad uscirne?
Agumon: Tranquillo, qualcosa ci faremo venire in mente. Abbiamo appena sconfitto le forze del caos, cos'altro potrebbe capitarci?
Xiquemon: Ogni volta che sentiamo questa frase, succede sempre qualcosa di brutto, sai?
???: Questo è vero, ma non stavolta.
Gli eroi smisero di ridere quando udirono quella voce eterea. Guardare in ogni angolo della dimensione sconosciuta non serviva a niente, era come se l'essere misterioso fosse vicino a loro, ma allo stesso tempo più lontano. Forse...era proprio quella dimensione a parlare? Non era poi una teoria così insensata.
Johan: Chi sei tu? Ti prego, fatti vedere!
???: Così sia. É arrivato il momento di rivelarmi a voi.
Ad un tratto, il corpo di Takao cominciò a brillare più del sole e da esso uscì fuori una nuvola di dati, i quali si erano poi raggruppati per dare vita a qualcosa. Aveva una forma perfettamente ovale e sul suo guscio era stampato uno simbolo: delle ali dorati. Takao ci mise subito a capire cosa stava succedendo, ma nel momento in cui lo stava rivelando agli altri...

FLAAAAAAAAAAAAAAAAASSSSSSSHHH!!!

...il Digiuovo si schiuse rivelando al suo interno il nascituro. All'inizio si presentò come un Digimon di livello Primario, per poi tramutarsi in fretta in un livello Primo stadio, Intermedio, Campione, Evoluto e infine Mega, la sua forma finale. Takao e i suoi amici avevano gli occhi spalancati dallo stupore nel vedere che era nata una creatura potentissima, dotata di ali più dorate dell'oro e con poteri che vanno al di là di ogni immaginazione. Queste furono le sue prime parole...
???: Digiprescelti, in questo momento non riesco a trovare le parole più adatte per esprimere la mia gratitudine. Insieme ai vostri Digimon siete riusciti a fermare ChaosPiedmon, l'ennesima incarnazione del caos, oltre ad aver riportato la pace nel mondo digitale. Grazie, grazie per tutto ciò che avete fatto...grazie per avermi riportato in vita.
Takao: Nessun problema...Anubismon. É questo il tuo nome, no?
Anubismon: Esatto, ragazzo. Sono l'essere che dona la vita e la rinascita ai Digimon.
Coen: Nonché fratello di Plutomon.
Aaron: Qualcuno avrà preso di più dalla madre.
Anubismon: Madre, padre, genitori...questi concetti sono sconosciuti a noi Digimon. 
Aaron: Capisco. In un certo senso, nascete già orfani. Comunque, perché ti fai vedere proprio adesso?
Anubismon: Non avevo ancora recuperato le mie forze, non ero pronto per rinascere, ma vivendo nel corpo del vostro amico ho potuto vedere il grande legame che vi unisce. Questo legame, questa forza, mi ha nutrito e mi ha permesso di schiudermi dal mio Digiuovo.
Aaron: Certo, mi pare una spiegazione sensata...insomma.
Nel frattempo, Hui prese in mano il suo nuovo Digivice; voleva essere il primo a testare l'analizzatore digitale.
Anubismon. Digimon Uomo Divino di Livello Mega. Tipo Antivirus. É il giudice di Digiworld ed ha il potere di far rinascere i Digimon. La sua mossa speciale è la Piramide del Potere, con la quale imprigiona i nemici.
Mentre Hui stava leggendo le informazioni con grande interesse, Rebecca si avvicinò al potente Digimon per chiedergli un grosso favore.
Rebecca: Anubismon, ti supplico...potresti riportare in vita i Digimon che sono morti per mano di Piedmon e dei suoi alleati?
Anubismon: Certo, posso farlo.
Rebecca: E, se possibile, potresti resuscitare anche quelli che sono morti per altre cause? Anche loro meritano un'altra possibilità.
Anubismon: Tutti la meritano, nessuno escluso.
Detto questo, Anubismon chiuse gli occhi e alzò il braccio destro verso al cielo. Dal palmo della sua mano generò un'onda accecante che fece tremare l'intera dimensione; l'ondata era così potente da raggiungere perfino Digiworld. Gli eroi volsero lo sguardo verso gli schermi olografici ancora attivi, ansiosi di sapere se il Digimon con la testa di sciacallo fosse riuscito nel suo intento. Tutto ciò che videro era il mondo dei Digimon avvolto in un telo di luce, dal quale sbucarono fuori un numero incalcolabile di Digiuova. Così come Anubismon, anche i Digimon al loro interno erano rinati completamente cresciuti e desiderosi di riabbracciare i propri cari dopo molto tempo. I pirati appartenenti alla ciurma di CaptainHookmon erano appena tornati dal regno dei morti e già avevano cominciato a far festa ubriacandosi come disperati insieme al capitano e al quartiermastro Hookmon; Ranamon, essendo la più raffinata, preferì prendere le distanze, ma era felice di rivedere di nuovo i suoi scalmanati compagni di mare. Poi c'era Seahomon, che non aveva problemi ad esternare i suoi sentimenti e a piangere in modo così assordante; bisognava capirlo, era felice di rivedere, dopo moltissimo tempo, i suoi amati sovrani. A proposito di amore, i sovrani del Regno degli Scacchi avevano festeggiato la vittoria del bene con una sbaciucchiata; Jijimon e Babamon avevano seguito il loro esempio senza alcuna vergogna...non male per una coppia di anziani. I più moderati, invece, preferirono restarsene solennemente in silenzio, per godersi un vero attimo di pace e per riflettere su alcune domande...
DarkKnightmon: E adesso che si fa? Potremo mai vivere in un mondo senza conflitti? Io, DarkKnightmon, sono nato e cresciuto per seguire una sola via: combattere. Vivere in pace e armonia non fa per me.
Tuwarmon: Senza considerare che non avremo più clienti a cui offrire i nostri servigi...in cambio di "qualche" spicciolo, ovviamente.
MetalGarurumon: Allora perché avete deciso di aiutarci? Lavorare per Piedmon non era più conveniente? O forse, in fondo, anche voi desiderate il meglio per Digiworld?
DarkKnightmon: Non mi sono pentito della mia scelta, Sergente Maggiore, è una sfida che posso affrontare senza timore. In fondo, mi serviva un periodo di riposo.
MetalGarurumon: Se ti può consolare, Cavaliere Nero, non credo che questa pace durerà in eterno...probabilmente dovremmo affrontare altri problemi in futuro.
HiAndromon: Nel frattempo, ci impegneremo a costruire il nostro presente e lasciarci il passato alle spalle...dico bene, Caporale MegaGargomon?
MegaGargomon:...
Tuwarmon: Però, loquace il vostro amico.
I presenti risero con moderazione a questa battuta. Ad tratto, MetalGarurumon alzò lo sguardo verso il cielo pensando ai Digiprescelti e ai loro Digimon...
MetalGarurumon: ("Ottimo lavoro, soldati...avete svolto il vostro dovere con successo. Vi siete meritati la medaglia al valore e la nostra eterna gratitudine...grazie davvero.")
I nostri eroi non erano in grado di leggere i pensieri dei Digimon che avevano salvato, ma sapevano che erano grati per ciò che avevano fatto, tutti loro. Lacrime simili a diamanti scorrevano sui loro visi, non di tristezza ma di gioia e fierezza. C'è l'avevano fatta. Erano sopravvissuti all'inferno e avevano sofferto tanto, ma erano riusciti a completare la loro missione, a compiere il loro glorioso destino.
Agumon: Sniff! Abbiamo vinto, Takao! Sniff...c'è l'abbiamo fatta! Però, dimmi...perché stiamo piangendo?
Takao: Non lo so, ma in questo momento ho una gran voglia di darti un abbraccio! Vieni qui!
Aaron: Ragazzi, odio dovervi rovinare il vostro momento baci e abbracci, ma vorrei farvi notare che Minotarumon e Arukenimon sono ancora a piede libero.
Coen: É vero! Come abbiamo potuto scordarcene? Anche senza il loro capo che li guidi, sono lo stesso molto pericolosi.
Johan: Di sicuro vorranno vendicarsi...
Dingo: Io non me ne preoccuperei troppo, compari.
L'avventuriero, con un gesto relativamente flemmatico, indicò uno degli schermi olografici, il quale trasmetteva in diretta una scenetta a dir poco divertente. Dark Trailmon era stato neutralizzato da una rete elettromagnetica, costringendo i suoi passeggeri ad un fuga precipitosa e disordinata. Minotarumon scivolò su una buccia di banana e schiacciò con il suo corpo Arukenimon, la quale cominciò a sbraitare istericamente verso il suo odiato compagno. Si, lo so, è da non crederci, ma era successo davvero. La resistenza accerchiò il diabolico duo per evitare che scappasse di nuovo.
Deputymon: In ginocchio, furfanti...con le mani in alto!
Halsemon: Non provate a fare scherzi!
Arukenimon: GRRRRRRR!!! É tutta colpa tua, idiota!
Minotarumon: Che centro io? Prenditela con la buccia di banana!
Arukenimon: Ma chi è così maleducato da lasciare sporcizia in giro?!
MetalEtemon: Lo ammetto, è un brutto vizio, ma almeno è servito a qualcosa...hahaha!
KingEtemon: Hehehe! Tu non ti smentisci mai, fratellino!
Anche gli eroi risero di gusto, ma ad un tratto un dubbio affiorò nei loro pensieri...
Hui: Anche i Digimon cattivi sono rinati?
Solo Anubismon poteva rispondere a questa domanda.
Anubismon: Certo, ma a differenza di quelli buoni, ricominceranno il loro ciclo vitale come cuccioli senza alcun ricordo della loro vita precedente. É il castigo che si sono guadagnati per essersi schierati con il male.
Rebecca: Forse è meglio così...
Coen: E Piedmon? Anche lui ritornerà? Può un essere umano trasformato in un Digimon rinascere in un Digiuovo?
Anubismon: Questo dipenderà da me, ma sarebbe meglio che rimanga nel limbo per un po' di tempo a riflettere sui suoi errori.
Rebecca: É una punizione ben meritata, ma...non posso fare a meno di provare pena per lui.
Dingo: Stai scherzando, dolcezza? Ti sei dimenticato i crimini che ha commesso quello stupido pagliaccio?
Aaron: Nessuno la farà, credimi...ma io non prenderei in giro una persona che sta vivendo un destino così.
Dingo: Ok, te lo concedo. Comunque...ora che si fa?
Anubismon: Adesso è tempo che torniate a vivere le vostre vite di sempre, Digiprescelti.
Takao: Si, è comprensibile. Aspetta...cosa?
Anubismon: Avete compiuto il vostro dovere, siete liberi di tornare nel vostro mondo. In fondo, sapevate che questo giorno sarebbe dovuto arrivare.
Già, avrebbero dovuto immaginarlo, ma fu comunque uno shock per Takao e gli altri Digiprescelti. Probabilmente avevano vissuto a Digiworld per quasi 10 mesi, forse quasi un anno, e col tempo si erano affezionati a quella dimensione digitale così assurda e meravigliosa. Insieme ai loro Digimon avevano vissuto una miriade di avventure, assaporato gioie e dolori in egual misura, imparato a sopravvivere e crescere fino a diventare persone migliori. Ora, però, era giuntò il momento di ritornare a casa...e di salutare per l'ultima volta i loro compagni. Agumon e gli altri Digimon non potevano correre il rischio di vivere in un mondo che li avrebbe sicuramente temuti, senza considerare il fatto che avrebbero messo in difficoltà anche i loro amici umani. Separarsi era doloroso, ma era necessario per entrambe le parti.
Anubismon: L'equilibrio deve essere preservato, lo capite? Umani e Digimon che coesistono nella stessa realtà...non siamo ancora pronti per questo. Vi concedo qualche minuto, sfruttatelo bene.
Così aveva proferito Anubismon. Da una parte c'erano i Digiprescelti, dall'altra c'erano i loro Digimon...ed entrambi si stavano preparando a dirsi addio con le lacrime che gli scendevano dagli occhi.

Johan: Dunque, è giunto...è giunto il momento di salutarci.
Liollmon: Così pare.
Johan: É giusto che sia così, però...però...è dura salutarsi in questo modo, dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme. 
Liollmon: É stato bello finché è durato.
Johan: Già. Liollmon, ti ringrazio per essermi stato amico.
Liollmon: Lo stesso vale anche per me, Johan. Ti prometto che ricomincerò ad allenarmi più intensamente, così sarò abbastanza forte per proteggere chi ne ha più bisogno e non avrai motivo per preoccuparti.
Johan: Ci conto.

Sunarizamon: Hui...
Hui: Sunarizamon...i-io...sniff! Io...io non s-sono a-ancora pronto per q-q-questo. Sniff! Sniff!
Sunarizamon: Neanch'io...sniff! Ma d-d-d-dobbiamo accettare la r-realtà.
Hui: N-non so se c-c-ci riuscirò!
Sunarizamon: S-sei più forte di quanto credi, Hui, io lo so. Non piangere...sii forte! In cambio cercherò di b-balbettare di m-meno, a partire da domani. 
Hui: Non mi ha mai dato fastidio il tuo modo di parlare, mi piaci così come sei. C-comunque, va bene...cercherò di sorridere, almeno per il momento. 
Sunarizamon: Oh, Hui, amico mio...Bhuhuhuhu!

Hailey: Bwah! AHA! HA! HA! HA! Sigh...
Lalamon: BWAAAAAAAAAA!!! HA! HA! Sob! Hailey...
Hailey: Lalamon...mi m-mancherai così tanto!
Lalamon: A-anche tu mi m-m-mancherai...sob! S-saluta la tua f-f-famiglia da parte mia, va bene? Sigh...
Hailey: Lo farò senz'altro. Sigh...BWAAAAAAA!!!
Lalamon: Ti prego, Hailey, c-così farai p-p-piangere anche me...Bwah! AHA!

Pierre: Gli addii sono un dolce ricordo, su questo siamo d'accordo. Ti ricorderò sempre nel profondo del mio cuore, col solo intento di combattere le avversità con vigore.
Xiquemon: É meravigliosa, Pierre.
Pierre: Merci beaucoup, mon ami. Se proprio dobbiamo dirci addio, facciamolo in modo poetico.
Xiquemon: Ti do ragione, mio fedele compagno...ciò che siamo è il vero guadagno. Che te ne pare?
Pierre: Semplicemente magnifique...davvero.

Gizamon: Be, Dingo, siamo giunti alla fine del viaggio. É stato bello avventuroso, eh?
Dingo: Per mille canguri, puoi dirlo forte, compare! Al confronto, l'Outback australiano risulterà noioso. Ti ricordi quella volta in cui mi chiedesti se potevi indossare il mio cappello e io ti ho detto di no?
Gizamon: Emmm...si. Cosa centra?
Dingo: Be, ora adesso è tutto tuo. Tienilo, così ti ricorderai del tuo caro amico Dingo.
Gizamon: Ma...ma io non posso accettarlo! É il tuo cappello preferito!
Dingo: Il mio unico cappello preferito. Non preoccuparti, me ne procurerò uno nuovo.
Gizamon: Oh, capo...

Coen: Dingo ha regalato l'oggetto a cui tieni di più al suo Digimon...che coincidenza.
Deltamon: Che intendi dire, Coen?
Coen: Be, ecco...penso che questa non mi serva più.
Deltamon: Vuoi darmi la tua maschera? Lo sai che è troppo piccola per le mie teste, ma grazie lo stesso.
Testa Metallica di Deltamon: Hihihihihi...la conserveremo con molta cura.
Testa Scheletrica di Deltamon: Groar...
Coen: Prendi anche il mio tablet, se vuoi. Per quel che ne so, è l'unico posto dove tu riesca a dormire bene.
Deltamon: Posso farne a meno, non preoccuparti. A Digiworld i tablet non mancano di certo, nonostante il prezzo elevato.
Coen: Ma la nostra amicizia vale molto di più, vero?
Deltamon: Sempre.

Salamon: Sob! Sob! Sniff!
Aaron: Su, su...piangi pure. In questo momento, hai bisogno di sfogarti.
Salamon: Ma io non v-v-voglio piangere! Sniff!
Aaron: Ed io non volevo sorridere, ma mi hai aiutato lo stesso a farlo. Permettimi di ricambiare il favore.
Salamon: Sniff! Grazie, Aaron, ti voglio bene.
Aaron: Anch'io, Salamon.

Gladimon: Principessa, Rebecca, io...da dove posso cominciare?
Rebecca: Qualunque cosa decida il tuo cuore.
Gladimon: D'accordo, come preferisci. Dal giorno in cui sono diventato cavaliere, avevo giurato di porre la ma vita al servizio di qualcosa di ben più grande di me stesso. Non l'avevo ancora trovato, fino al giorno in cui ti incontrai e mi insegnassi che esistono cose ben più grandi dell'onore. Purtroppo, il fato mi impone di rompere questo giuramento. Rebecca, ti supplico, perdonami.
Rebecca: Non ho motivo per rimproverarti. Gladimon, io ti voglio bene...dovunque andrai, ovunque sarai, starai sempre nel mio cuore.
Gladimon: Rebecca...sniff! Chiedo il permesso di abbracciarti...sob!
Rebecca: Hehe! Vieni qui, sciocco!

Takao: Agumon, io...sigh! Scusami, non sono molto bravo con i discorsi tristi...
Agumon: Neppure io, Takao. Cavolo, tutta questa tristezza mi ha fatto venire una gran fame!
Takao: Non posso credere che tu pensi al cibo proprio in questo momento!
Agumon: Ma Takao, salvare il mondo richiede molte calorie! A te non ti verrebbe un languorino al mio posto?
Takao: Ora che ci penso...mi sta venendo fame pure a me.
Agumon: Pfffff...hahahaha! Ne diciamo di stupidaggini!
Takao: Hehehehehe! Puoi dirlo forte, Agumon! Hehehe!
Agumon: Hahahahaha! Ci siamo divertenti insieme, vero?
Takao: Si, davvero.
Agumon: Takao? Tu credi che un giorno ci rivedremo? Finche stiamo insieme, andrà tutto bene...ma se stiamo lontani, che faremo?
Takao: Non staremo separati a lungo, amico mio. Io credo, anzi...sono sicuro che vivremo altre avventure insieme. Non so come, non so quando, ma...succederà. Fino ad allora, aspetteremo.
Agumon: Non vedo l'ora che arrivi quel giorno. Arrivederci, Takao.
Takao: Arrivederci, Agumon.
Arrivederci, Digiworld. É tempo che i nostri eroi ritornino da dove sono venuti...a partire da adesso.

FLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASSSHHH!!!















Takao:...eh? Cosa? Cos'è successo? Dove mi trovo?
Takao si svegliò in piedi, completamente frastornato ma ancora capace di ragionare. Era successo tutto all'improvviso, così senza alcun preavviso, ma non poteva dimenticare quella luce sovrannaturale che lo aveva inghiottito. Si guardò intorno come un cucciolo smarrito, cercando di mettere insieme i pezzi come meglio poteva. La testa gli esplodeva, pensare troppo gli faceva male.
Takao: Uh...("Che giravolta! Svegliati, Takao...rimettiti in sesto!)
Il ragazzo, confuso com'era, rischiava di scivolare, ma fortunatamente riuscì ad aggrapparsi in tempo a qualcosa: un cartello pubblicitario del "Ninja's Palace", una nuova catena di fast food appena aperti; Takao ci era stato una volta, si mangiava bene, sebbene i frullati non erano proprio un granché. Poi spostò la sua attenzione verso una vecchia casa, che sembrava sul punto di crollare da un momento all'altro; ogni volta che faceva quella strada, non poteva fare a meno di osservarla con gran curiosità e chiedersi quando l'avrebbero demolita. E quel cane che passeggiava tranquillo lungo la strada? Non era di certo un randagio, Takao sapeva bene che apparteneva al suo vicino. Fu a quel punto che gli si accesse la lampadina...
Takao: Questa è Kita-ku, il mio quartiere. Sono...sono ritornato a casa!

Continua...

domenica 19 ottobre 2025

Digimon Next Adventure - Capitolo 115: Finché siamo insieme...

Digiworld era piombato nel caos assoluto: cambiamenti di clima improvvisi, territori sull'orlo del disastro e l'equilibrio naturale ormai alterato gravemente. Nel frattempo, Piedmon aveva assorbito dentro di sé la fonte per trasformandosi in ChaosPiedmon, il nuovo Signore del Caos, sconfiggendo con estrema facilità WarGreymon e gli altri Digimon di livello Mega. Come se ciò non bastasse, il malefico giullare era riuscito a rubare i Digivice dei Digiprescelti, con il solo intento di distruggerli davanti ai loro occhi. Se la situazione prima era disperata, ora era senza speranza.

Caos.

Il caos è ovunque...riesco a sentirlo. Riesco a vederlo e anche a toccarlo.

É proprio come secoli fa, anzi no...è peggio. Di questo passo, l'intera esistenza verrà stravolta e allora non ci sarà niente che si potrebbe fare per rimettere le cose a posto.

E ora...cos'altro c'è? 

No...oh, no. La luce dei Digiprescelti si sta spegnendo, sono sul punto di arrendersi. Non possono farlo, devono continuare a lottare...e a sperare.

Forse...forse anch'io ho una parte da recitare in questa storia. 

Il mio intervento può decidere il destino di molti, ma...potrò ritornare?

Potrò...rinascere?






Come si riconosce a prima vista un Digiprescelto? Dal Digivice che porta sempre con sé, naturalmente. Abbreviazione di Digital Device (cioè "Dispositivo Digitale"), è un dispositivo la cui funzione principale è permettere la Digievoluzione dei Digimon compagni, ma questo lo sapete già. Sta di fatto che questi oggetti sono molto preziosi, senza di essi i nostri eroi non sarebbero mai riusciti a superare le varie avversità che avevano incontrato lungo il cammino. Al loro stato attuale, infatti, i Digimon dei ragazzi non possono fare molto, sebbene 3 di loro riescano a rimanere nella loro forma di livello Campione molto più a lungo. Digievolversi in forme più potenti era diventato essenziale, soprattutto in questa parte della storia in cui il cattivo sarebbe riuscito ad assaporare la tanto agognata vittoria. Sconfiggere 9 Digimon di livello Mega tutto da solo era un'impresa lodevole, ma per un genio del male valeva meno di niente in confronto al terribile scherzo che aveva messo in atto. 

BOOOOOOOOOOMMMM!!!

Infilare una bomba dentro un cappello? Nessuno ci era mai riuscito finora. Probabilmente sarebbe stato un numero di magia divertente se ChaosPiedmon non avesse ridotto a pezzi i Digivice dei ragazzi. Ovviamente, Takao e i suoi amici non la presero molto bene, ma era la prima volta in assoluto che si sentivano distrutti, privi di speranza e determinazione. Dopotutto, come avrebbero salvato il loro mondo e Digiworld senza quei prodigiosi dispositivi? Come avrebbero aiutato i loro Digimon a Digievolvere ancora? C'era ancora qualcosa che potevano fare per risolvere la situazione? 
Takao: No...no. Non è possibile.
Takao se ne stava lì, in ginocchio davanti al punto dove era avvenuta l'esplosione, con un espressione di pura incredulità e disperazione dipinta nel volto. Dietro di lui c'erano i suoi amici, anche loro costernati da ciò che era appena successo. Quell'esplosione, quel terribile scoppio, gli aveva portato i loro Digivice, la loro ancora di salvezza...l'unica arma che avevano a loro disposizione per combattere il caos.
Rebecca: É terribile...i Digivice sono...
Dingo: Andati. Per mille canguri...
Pierre: Parbleu...siamo davvero nei guai, mes amis.
Hailey: E ora che faremo?
Johan: Io...io non lo so. Non doveva succedere!
Aaron: Sono tante le cose che non dovevano succede! Dannazione...
Hui: Ragazzi, cerchiamo di non perdere la calma! Anche i Digivice sono fatti di dati, proprio come i Digimon, giusto? Coen potrebbe usare il suo tablet per ricostruirli e...
Coen: Questo mi è impossibile, mi spiace.
Hui: Ma...Coen...
Coen: Hui, ti prego, non insistere. Non c'è nulla che posso fare...
Takao: Ma cosa diamine dici? E allora come ti spieghi con Trailmon? Se sei riuscito a modificare il suo programma, saresti in grado anche di ridarci i nostri Digivice! Ti prego, Coen, devi almeno provar...
Coen: Mi piacerebbe, ma non posso! Durante il nostro viaggio avevo già provato a studiarli per comprendere il loro funzionamento, ma invano. É una tecnologia troppo complessa, manco fossi un vero meccanico sarei in grado di aggiustarli. Mi dispiace, amici, vorrei poter far qualcosa, ma...ma...
Rebecca: Non c'è bisogno che ti giustifichi, Coen. Sappiamo che avresti fatto il possibile per essere d'aiuto.
Perfino i Digimon dei ragazzi erano in preda al più nero sconforto...lo stesso sentimento che aveva afflitto Apokarimon, la creatura nata dai dati dei Digimon che non riuscivano ad evolversi in un mondo così brutale e ingiusto.
Gizamon: Ragazzi, vi supplico...ditemi che questo è solo un brutto sogno.
Xiquemon: No, è la cruda realtà...e noi non stiamo affatto dormendo.
Lalamon: Oh no...senza i Digivice non potremo Digievolverci!
Sunarizamon: É la f-fine...siamo s-s-s-s-spacciati.
Liollmon: Zitto! Non devi dirlo neanche per scherzo!
Salamon: E ora che facciamo?
Gladimon: Io...io non ne ho idea.
Deltamon:...
Agumon: Cavolo, ragazzi...sono questi momenti che mi fanno passare l'appetito.
Liollmon: Sul serio, Agumon?
Nel frattempo, i cattivi se la stavano ridendo di gusto...
Minotarumon: Huhuhuhuhuhuhuhu!!! Ben vi sta, moscerini! Cosa imparate a prendervela sempre con noi!
Arukenimon: Kekekekekekekekekekeke!!! Ah, che soddisfazione vedere quelle espressioni così disperate! Una vera goduria!
Minotarumon: Ho un'idea: andiamo lì e gli diamo un sacco di botte!
Arukenimon: Io preferisco divorare i loro cervelli! Slurp!
Minotarumon: Schiacciarli è meglio!
Arukenimon: Fatti da parte, bovino troppo cresciuto!
Minotarumon: Non mi puoi dare ordini, faccia d'insetto!
ChaosPiedmon: Silenzio! Silenzio. Minotarumon, Arukenimon...basta litigare. Non spetta a voi il compito più importante...quello è un mio diritto. In quanto artefice del caos, è mio dovere infliggere il colpo di grazia agli eroi di questa storia, lo capite?
Arukenimon: Emmmm...c-certo, capo!
Minotarumon: N-nessun problema...hehe!
ChaosPiedmon: Ottimo. Bene, allora possiamo cominciare, ma prima...una piccola dedica ai caduti. Possiate riposare in pace Takao Yoshida, Agumon, Johan Schröder, Liollmon, Pierre Lenoir, Xiquemon, Coen Alleen, Deltamon, Hailey Youngson, Lalamon, Scott "Dingo" Jones, Gizamon, Rebecca Heartville, Gladimon, Aaron Saarinen, Salamon, Hui Li e Sunarizamon. Mi mancate così tanto...sniff!
Aaron: Siamo ancora vivi, idiota!
ChaosPiedmon: Hohoho! Non per molto.
Quelle parole non avrebbero presagito nulla di buono, sopratutto dette da un individuo del genere. Improvvisamente, i nostri eroi percepirono qualcosa sotto i loro piedi. Anzi, se proprio dobbiamo dirla tutta, non sentirono proprio nulla. Con il nodo alla gola e il pensiero che le cose potessero peggiorare, Takao e i suoi amici abbassarono lo sguardo per capire cosa stava succedendo...per poi scoprire con assoluto orrore che i loro piedi erano scomparsi. Tra non molto sarebbe capitato anche alle loro gambe e al resto del loro corpo...e non c'era soluzione a riguardo. Essere cancellati dall'esistenza...un destino peggiore della morte.
Hailey: Eeeeeek! Aiuto! Che ci sta succedendo?!
Dingo: Non lo so, ma in questo momento mi sento come un foglio di carta tritato da un tritacarte! 
Takao: Questo non va bene! Piedmon, che ci stai facendo?
ChaosPiedmon: Oh, nulla di che, sto solo scomponendo i vostri corpi in dati digitali grazie alla mia tecnica più potente: Cancellazione. Nome dozzinale, certo, ma fa capire subito il suo scopo. Tra non molto raggiungerete il mondo dei dati e farete parte di un programma, per tutta l'eternità...hohohohoho!
Coen: Il mondo dei dati?
Takao: Non ci ho capito molto, ma...siamo nei guai, vero?
Hui: Ovviamente si, Takao! Come faremo a fuggire da quel luogo?
ChaosPiedmon: Spiacente, non ne ho idea, ma anche se lo sapessi non ve lo rivelerei. Hohoho! Ci siamo divertiti molto insieme, ma è tempo di dirci addio.
Minotarumon: Ciao ciao!
Arukenimon: Sarà un vero piacere non rivedervi più.
Mentre i cattivi osservarono compiaciuti l'orribile scena, la Cancellazione aveva già scomposto la parte inferiore dei nostri amici. Il bacino era diventato solo un ricordo e lo stesso sarebbe toccato al resto del corpo. I Digiprescelti e i loro Digimon non avevano altre alternative che agitarsi in preda alla paura, la quale si trasformò rapidamente in una triste rassegnazione.
Dingo: Be, compari...credo che sia giunta la fine. Non avrei mai pensato di morire spezzettato in mille pezzi di dati. Forse sbranato da un animale, ma non così.
Hui: Piedmon non ha specificato se moriremo o no durante il processo...ma che importanza ha in questo momento?
Takao: Quindi...non c'è soluzione? É davvero la fine?
Takao porse questa domanda a tutti i suoi amici. Nessuno rispose, stavano tutti in silenzio ad accettare il loro fato, ripensando a tutti i momenti, belli o brutti, che avevano vissuto assieme durante la loro avventura. E che dire dei Digimon che avevano incontrato lungo il cammino? Sentivano di averli delusi riempiendoli di false speranze. Li avevano assicurati che sarebbe andato tutto bene, avevano promesso che avrebbero salvato Digiworld, ma così non era stato. I nostri eroi non erano di certo invincibili, infatti avevano perso alcuni combattimenti, ma questa battaglia, la loro battaglia...rappresentava una grave sconfitta. Era la fine...la fine di tutto. Il mondo digitale e quello umano erano perduti, il caos aveva trionfato, il male si era dimostrato superiore al bene e questa storia...non è ancora conclusa.

FLAAAAAAAAAAAAAAAAAAASSSSHHH!!!

Quando ogni speranza sembrava perduta, quando gli animi erano ormai infranti, una luce si palesò in quella mostruosa dimensione di assoluto vuoto. Una luce potente, un bagliore accecante, un chiarore in grado di spazzare le via le tenebre...che sia un miracolo nato dai desideri? Oppure una punizione da infliggere agli antagonisti? Essi non erano in grado di sopportare la presenza di quella misteriosa entità o qualunque altra cosa fosse...
Minotarumon: Argh! I miei occhi! Non ci vedo! Non ci vedo!
Arukenimon: C-c-che sta succedendo, capo? Cos'è questa luce?
ChaosPiedmon:...
Il giullare non disse nulla, rimase in silenzio con aria sbalordita. Per quanto non volesse sembrare sorpreso, era più che evidente che non si aspettava niente di simile. Anche Takao e i suoi amici non si sarebbero mai aspettati qualcosa del genere...
Takao: Eh? Ma cosa...cosa diamine è successo?
Johan: Non ne ho idea, ma sembra che abbia arrestato il processo di Cancellazione.
Takao: É vero, siamo salvi! Cioè, stiamo senza le gambe, ma stiamo bene!
Coen: Tutto ciò non ha senso.
Rebecca: Non deve per forza averlo...è un miracolo.
Aaron: Un miracolo. Si, deve esserlo per forza.
Miracolo...ChaosPiedmon si rifiutò a credere che lo fosse. Doveva per forza esserci una spiegazione a questo fenomeno e, guarda caso, aveva già in mente una valida teoria...
ChaosPiedmon: Non esiste nessun miracolo, solo la luce e la speranza che cercano con tutte le forze di prevalere sul caos. Ammirevole, ma del tutto inutile. I poteri di Rebecca e Aaron sono sorprendenti, ma non sono invincibili. La speranza è l'ultima a morire, ma alla fine perisce...proprio come la luce, la cosiddetta "salvezza". Rispetto la vostra tenacia, ma dovette rendervi conto che non potete fare più nulla per fermarmi.
Rebecca: Ma...io non ho fatto niente. Questa non è la mia luce.
Aaron: E neanche la mia, pagliaccio.
ChaosPiedmon, nonostante il sorriso stampato sul suo volto, cominciò a spazientirsi...e ad avere timore, per la prima volta.
ChaosPiedmon: Oh, davvero? E allora, ditemi a chi appartiene, almeno.

A me!

Al sol udire di quella voce, la luce si fece più intensa e possente. Gli occhi dei malvagi bruciarono alla sola vista di quel prodigio; ChaosPiedmon riuscì a coprirsi gli occhi abbastanza in fretta, ma ne era comunque frustrato. Stava accadendo qualcosa che non era riuscito a prevedere e non poteva sopportarlo, eppure riusciva a mantenere quel sorriso odioso.
ChaosPiedmon: Hoho...sono stato preso alla sprovvista, lo devo riconoscere. Tuttavia, ci vuole ben altro per sorprendermi. Dunque, chi ha parlato? Si faccia avanti chi ha osato sfidare il Signore del Caos!
???: Signore del Caos? É così che ti fai chiamare? In effetti, è un titolo che ti sei proprio guadagnato. Tutto il dolore che hai causato, tutta la distruzione che hai creato...sono degni di un vero mostro. Solamente Apokarimon proverebbe rispetto per una creatura come te.
ChaosPiedmon: Non mi sorprenderebbe. Dopotutto, sono il suo successore.
???: L'umano malvagio trasformato in un Digimon...ti conosco troppo bene, Piedmon.
ChaosPiedmon: ChaosPiedmon, prego...è questa la mia nuova identità.
???: Ma il tuo animo rimane sempre lo stesso.
ChaosPiedmon: Ci conosciamo? La tua voce mi suona familiare...dove lo già sentita?
Fu in quel momento che il nuovo Signore del Caos cominciò ad avvertire una spiacevole sensazione: l'inquietudine. Conosceva bene quella voce, l'aveva già sentita una volta...ma a chi poteva appartenere? La memoria non gli era d'aiuto, proprio non riusciva a ricordare...
ChaosPiedmon:... ("Per quanto mi sforzi, non riesco proprio a capire chi sia.")
Takao, che nel frattempo era rimasto in disparte come i suoi amici, si fece avanti per parlare con la voce misteriosa...
Takao: Tu...tu chi sei? Sei stato tu a salvarci?
???: In questo momento, il mio nome non ha importanza e per quanto riguarda la vostra situazione, non siete ancora salvi. Non sono abbastanza potente per neutralizzare la Cancellazione, ma almeno posso rallentarla.
Takao: Ti ringraziamo, chiunque tu sia, anche se...speravamo in qualcosa di meglio. Insomma, guardaci: siamo la metà degli eroi che eravamo...in entrambi i sensi. Abbiamo fallito...
???: Non è ancora detta l'ultima parola...siete ancora in tempo per sconfiggere il vostro nemico più grande.
Takao: Ma Piedmon è diventato troppo potente, i nostri Digimon non possono vincere contro di lui. Noi ci abbiamo provato, ma...ma...
???: Ma?
Takao: Vorremo tanto poter far qualcosa, davvero.
???: Potete ancora vincere, basta solo crederci.
Takao: Ci abbiamo creduto, ma non è servito a nulla. Cos'altro dovremmo fare?
???: Ascoltare. Riuscite a sentire queste voci?
Gli eroi fecero del loro meglio per scrutare con le orecchie, ma per quanto si sforzassero non riuscirono proprio a sentire alcunché. L'unico suono presente era quello del silenzio...un silenzio agghiacciante e spaventoso. Ad un tratto, però, riuscirono ad udire qualcosa...
Rebecca: Io credo di sentire qualcosa...
Aaron: Anch'io.
Pierre: Sono queste le voci? Sembrano quasi dei bisbigli...
Johan: É tutto molto confuso.
???: Questo perché non state ascoltando con il cuore. Chiudete gli occhi e provateci.
I Digiprescelti e i loro Digimon obbedirono senza obiettare, quasi come se fossero stati intimiditi a farlo. Ancora una volta c'era solo il silenzio...ma solo per poco. Pian piano le voci si fecero sempre più comprensibili...e familiari. Alla fine, Takao e gli altri capirono che si trattavano dei Digimon che avevano conosciuto durante il loro lungo viaggio. Amici, alleati, rivali, vecchi nemici...erano tutti lì per sostenere i loro salvatori, gli eroi che avrebbero posto fine al regno di terrore di Piedmon. 
Jijimon: Ragazzi miei, non mollate! Siete più forti di ChaosPiedmon, potete vincere!
Babamon: Non ho più l'età per gridare a squarciagola, ma...non arrendetevi! Crediamo in voi!
Leomon: Siete spaventati, vi capisco...ma anche il vostro avversario sta vacillando. Dovete continuare a lottare!
Ogremon: Dannati mocciosi, che state combinando? Prima mi fate fare la figura del fesso e ora osate perdere contro quel pagliaccio? Datevi da fare, altrimenti vi do una bella lezione!
Goblimon: Ben detto, capo! Forza, Digiprescelti!
CaptainHookmon: Avanti, ciurma! Il caos è una marea terribile, ma solo voi potete riuscire a cavalcarla!
Hookmon: Avete sentito il capitano? Prendete il timone e tracciate la vostra rotta!
Ranamon: Dingo, Gizamon e anche voi ragazzi...non arrendetevi!
Seahomon: Neptunemon e AncientMermaimon devono avere giustizia! Vi supplico, dovete vincere!
HiAndromon: Îl Sergente Maggiore MetalGarurumon è caduto per un bene superiore. Vi prego, fate in modo che la sua morte non sia stata vana.
Wizardmon: I Digimon di Witchlery hanno fiducia in voi, non potete deluderli.
Phantomon: Non dovete avere paura, avete ancora una possibilità.
Wisemon: Esiste un detto importante: "Cadi 7 volte, rialzati 8". Ma in questo caso sarebbe: "Cadi 8 volte, rialzati 9". Capite cosa voglio dire, vero?
Witchmon: Non mollate! Forza e coraggio!
Monzaemon: Insieme potete farcela!
Datamon: I dati dicono che avete il 0% di probabilità di vincere, ma io credo che sia un errore di calcolo. Si, deve essere per forza così.
Centarumon: Il destino si può cambiare, io lo so.
Caturamon: La vostra storia non è ancora stata scritta, ma non finirà con la vostra sconfitta, dovete credermi.
Locomon: Siete voi i più forti, nessuno vi può deragliare!
ShogunGekomon: Digiprescelti, vi ordino all'istante di vincere, altrimenti...
KingSukamon: Altrimenti, saremo nei guai fino al collo!
BlackKingNumemon: Così è stato deciso! Dovete aiutarci!
Digitamamon: Rara! Rara! Raraaaaron! Ramici!
Gravimon: Non potete perdere...non potete fallire.
DarkKnightmon: Combattere o scappare? Sta a voi decidere...e spero possiate fare la scelta giusta.
Tuwarmon: Non osate arrendervi, eh?
Oblivimon: QERDVHBJHHBDVBFHJCHBGVGFVBFYVBRF&RB!!!
Gran Generale Vademon: Il Pianeta Marte crede in voi, terrestri!
Marsmon: La vostra fiamma non può estinguersi per così poco...dateci dentro!
Baromon: Date ascolto al mio signore, lui non mente mai.
Clockmon: ChaosPiedmon ha le ore contate!
MetalEtemon: Abbiamo qui una maglietta autografata dei Fratelli Etemon, un vero pezzo da collezione! Se sistemerete le cose, sarà tutta vostra.
KingEtemon: Vi prego...salvateci!
Ganemon: Il mio denaro conto su...cioè, noi contiamo su di voi! É quello che volevo dire.
QueenChessmon: Giovane Pierre, mi hai insegnato cosa sia il vero amore, l'unica cosa in grado di fermare le forze del caos!
KingChessmon: Assolutamente vero! Resisti, giovanotto!
Tapirmon: Dai! Dai! Coraggio, non mollate! Ce la potete fare!
Grande Cherrymon: Digiworld ritornerà ad essere pacifica come un volta...e sarà solo grazie a voi, ne sono certo.
TyrantKabuterimon: Se potete sconfiggere me, riuscirete a fare lo stesso con ChaosPiedmon.
Kongoumon: Certo che si!
Ghilliedhumon: Mi avete insegnato come essere coraggiosi, non esiste che vi arrendiate proprio adesso.
Ponchomon: Forza, amigos! Cha-cha-cha! Cha-cha-cha! Cha-cha-cha!
Frigimon: Non esiste tormenta che non possiate affrontare!
Raidramon: Ne fulmine che vi possa spaventare!
Volcdramon: Roooaaarrr!!!
Bokomon: Non ho bisogno di una profezia per sapere che salverete il nostro mondo, ragazzi!
Musyamon: ChaosPiedmon non ha onore, non potete perdere contro un simile Digimon!
Orcamon: Digiprescelti, siete tutti noi!
Grizzlymon: Grooar!
Takao, Agumon e gli altri erano commossi, quasi senza parole...
Takao: Incredibile...tutti i Digimon che abbiamo incontrato ci stanno incoraggiando in questo brutto momento. Li senti pure tu, Agumon?
Agumon: Certo, Takao. Ci sono proprio tutti, perfino Grizzlymon.
Takao: Il primo Digimon che abbiamo combattuto, già. Chi l'avrebbe detto che era buono?
Agumon: Aveva cominciato lui, che altro potevamo fare? Parlargli?
Takao: Hehe...immagino di no. Hey, Agumon...
Agumon: Si, Takao?
Takao: Stiamo perdendo questa battaglia, ma io non voglio arrendermi...e tu?
Agumon: Nemmeno io! Tutti i nostri amici contano su di noi, dobbiamo almeno provarci!
Takao: No, noi non ci proveremo...ci riusciremo! Il nostro motto è sempre lo stesso: Finché siamo insieme...
Agumon: Andrà tutto bene! Però, noi 2 da soli non siamo abbastanza...abbiamo bisogno di una mano in più.
Takao: Giusto! Avete sentito, ragazzi? Io e Agumon non abbiamo intenzione di arrenderci e voi?
Gli altri Digiprescelti e i loro Digimon si scambiarono una rapida occhiata, che a prima vista sembrava perplessa e indecisa...per poi trasformarsi in uno sguardo d'intesa pieno di risolutezza. Sapevano cosa dovevano fare e lo affermarono nel miglior modo possibile...
Tutti: No, per niente!
Johan: Non è ancora detto l'ultima parola!
Dingo: Puoi scommetterci, compare! Cosa stiamo aspettando?
Coen: Vale la pena riprovare, giusto?
Hui: Giusto! É l'ora della rivincita! 
Hailey: Sono con voi, amici!
Pierre: Non dimenticatevi di me!
Rebecca: Neanch'io fuggirò di fronte al caos!
Aaron: Non senza di me, principessa.
Salamon: Anche noi Digimon dobbiamo darci da fare!
Gizamon: Ci siamo avviliti abbastanza, direi che è il momento del contrattacco!
Liollmon: É ora di far sentire il nostro ruggito! Roar!
Sunarizamon: Diamoci dentro! Sono stufo di avere paura e di...b-b-b-balbettare!
Lalamon: É già un miglioramento! Hehehe! Comunque, è arrivato il momento di fare sul serio!
Gladimon: Trionferemo come eroi o moriremo come cavalieri provandoci!
Xiquemon: Vinceremo di sicuro, non dubitare!
Deltamon: Be, direi che siamo tutti d'accordo, no?
Takao: Tu che ne dici, Agumon? Sei pronto?
Agumon: Come sempre!

FLAAAAAAAAAAAAAAAAASSSSHHH!!!

Minotarumon: Argh! Un'altra luce! Mi sta accecando!
Arukenimon: La cosa sta diventando davvero fastidiosa!
ChaosPiedmon: Mmmm...("Troppo fastidiosa.")
Per volere di un'entità superiore e indescrivibile, qualcosa di sorprendente si manifestò dinanzi ai nostri eroi. Un miracolo nato dai desideri...questo serviva per plasmare dentro la luce la salvezza. I ragazzi non riuscivano a capire che cosa sia, ma ricordava quasi un lettore portatile, ma era impensabile che lo fosse. No, era qualcos'altro...qualcosa che avevano già visto e utilizzato una miriade di volte.
Hailey: E...e questi cosa sono?
Hui: Sembrano dei...
In quel momento, gli oggetti persero la loro brillantezza, rivelando così il loro aspetto. I nostri eroi ne furono felicemente sorpresi...
Dingo: Per...mille...canguri!
Pierre: Non ci possono credere neppure io, mon ami!
Coen: Questi sono...e se fossero...
Johan: Dei nuovi Digivice! Pazzesco!
Rebecca: Questo è un miracolo.
Aaron: Il più grande finora, principessa.
Hui: Sono simili a quelli vecchi, ma presumo che abbiano qualche nuova funzione...
Takao: Ma com'è possibile? É forse opera tua, voce misteriosa?
???: In parte si. Senza la vostra luce non sarei mai riuscito a creare i nuovi Digivice e salvarvi dalla Cancellazione. Ora non avete più nulla da temere.
Hailey: É vero...le nostre gambe sono ritornate! Oh, quanto mi siete mancate!
Pierre: E più abbiamo ottenuto dei Digivice assolutamente magnifique!
Dingo: Si, non sono niente male, ma io preferivo quelli vecchi. Sapete com'è, le cose vintage hanno il loro fascino.
Aaron: Ti lamenterai più tardi, ora abbiamo un lavoro da concludere.
Takao: Prendere a calci, Piedmon, ovviamente! Grazie ancora, voce misteriosa...faremo tesoro dei doni che ci hai fatto!
Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! Clap!
Un applauso lento e costante fece zittire i presenti. A prima vista poteva sembrare che ChaosPiedmon fosse riuscito a mantenere la calma, ad essere indifferente da ciò che era appena successo. Quei mocciosi erano riusciti a sopravvivere alla Cancellazione e in più avevano ottenuto dei Digivice nuovi di zecca...tutto ciò non era riuscito a prevederlo. Non aveva preparato nessun piano per impedire l'avverarsi di questi eventi, ormai quel che era fatto era fatto. Dapprima ne fu infastidito...e in men che non si dica, una rabbia silenziosa prese il sopravvento. 
ChaosPiedmon:...
Minotarumon: Emmm...capo, tutto bene?
ChaosPiedmon: Ho...hoho...hohoho! HOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO!!!
Arukenimon: C-capo?
ChaosPiedmon: Ho...non lo trovate divertente? Quand'ero solo un patetico umano, non me ne andava bene una: da bambino i miei compagni di classe mi prendevano in giro perché ero intellettualmente superiore a loro, eppure non sono mai riuscito a rendere fiero mio padre...ero meno intelligente di mio fratello, colui che ha ereditato l'azienda di famiglia. Poi cos'altro? Ah, già non sono mai riuscito a conquistare l'amore della mia vita...si può essere più patetici di così? E, ovviamente, non possiamo dimenticare che ero diventato uno zimbello sul luogo di lavoro, solo perché ero riuscito a vedere la verità...la pura verità. Perché nessuno riesce a vederla? Non rispondente...non voglio sentire volare una mosca. E, come se ciò non bastasse, i Digiprescelti, quelle piccole pesti, i miei arcinemici...sono riusciti, ancora una volta, ad uscirne vivi e vegeti solamente grazie alla loro determinazione. A tutto c'è un limite, no? Quindi...perché non fatte i bravi e vi arrendete? Non posso permettermi di perdere, lo volete capire? Il mondo digitale e il mondo umano sono imperfetti, bisogna ricostruirli da capo, non importa se qualcuno soffre o muore.
Takao: Ti sbagli, Piedmon! Il nostro mondo e quello dei Digimon non si toccano! Anche se non sono perfetti, non meritano di avere come re del mondo uno psicopatico come te! Mi dispiace che nella tua vita precedente ti siano capitati un sacco di problemi, ma questo non ci impedirà di combatterti! Questa battaglia deve giungere al termine...e non sarà il caos il prevalere!
ChaosPiedmon: Ah, ne siete certi? Be, staremo a vedere. Il tempo dei giochi è finito, bambini miei...ora si fa sul serio! Consideratevi dei privilegiati...nessuno mi aveva innervosito così tanto prima d'ora!
Il corpo di ChaosPiedmon venne avvolto da un'aura oscura, il che poteva solo significare solo una cosa: stava per caricare il prossimo attacco, un colpo che avrebbe molto probabilmente eliminato sia i Digiprescelti e i loro Digimon che la dimensione in cui si trovarono. Minotarumon e Arukenimon lo sapevano, ma dove potevano ripararsi? L'unica alternativa era scappare...
Minotarumon: Ho ho! Qui conviene tagliare la corda!
Arukenimon: E di fretta! Dark Trailmon, vieni qui!
Dark Trailmon:...
Dark Trailmon apparve dal nulla per soccorrere i 2 Digimon, per poi ripartire in fretta chissà dove per evitare di essere coinvolto dall'esplosione, che proprio in quel momento stava già avvenendo.
ChaosPiedmon: Questa è la fine, Digiprescelti! Non potete sopravvivere alla furia del caos!
Agumon: Non finché ci saremmo noi a proteggerli! HYYYAAAAAAAAAAHHHHH!!!
Agumon e gli altri Digimon volarono intrepidi verso l'esplosione, senza alcuna traccia di paura e timore. Proprio in quel momento, i Digivice scagliarono i loro raggi di luce verso i rispettivi bersagli, permettendogli così di cambiare immediatamente forma. Carichi di quel potere, gli eroici Digimon scagliarono senza esitazione una raggio di luce ancor più grande e distruttivo, l'unica tecnica in grado di far impallidire di paura il folle clown. Allora era forse vero che il caos non era poi così invincibile?
WarGreymon: Non puoi sconfiggerci, ChaosPiedmon! Quando combattiamo insieme, niente e nessuno ci può fermare! 
ChaosPiedmon: Stai vaneggiando, sciocco! Io sono l'essenza stessa del caos, il sovrano assoluto, il giudice dei 2 mondi...come pensate di battermi?! Rispondi!
WarGreymon: Ci basta essere ciò che siamo, essere fedeli alla propria natura, come...il coraggio!
BanchoLeomon: L'amicizia!
Xiangpengmon: L'amore!
Millenniummon: RRRRRRRR...la saggezza!
Ceresmon: La purezza!
Regalecusmon: La sincerità!
Crusadermon: La speranza!
Valdurmon: La luce!
ElDoradimon: E la bontà!
ChaosPiedmon: Tsk! Non basterà per fermarmi! Questa storia finisce adesso!
La battaglia finale era finalmente cominciata, stavolta per davvero...volete sapere l'esito di questo scontro fra ideali e verità? Cercare di pazientare ancora un po', va bene? Dopotutto...l'avventura è quasi giunta al termine.

Continua...