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domenica 28 gennaio 2024

Digimon Next Adventure - Capitolo 58: Il tesoro del lago

I Digiprescelti e i loro Digimon avevano scoperto che l'elettricità che era immagazzinata negli alberi della Foresta Dynamo era stata prosciugata da Arukenimon, che l'aveva utilizzata per creare un ammasso vivente di pura energia. La situazione si dimostrò estremamente difficile, ma grazie all'aiuto di Coen e di Ghilliedhumon i nostri eroi furono in grado di cavarsela anche stavolta...sebbene qualcuno ci abbia rimesso.

Era una giornata come tutte le altre per i nostri eroi, che marciarono senza sosta verso la loro prossimo destinazione. Si trattava della Giungla Energetica, piena zeppa di Digimon di tipo Bestia e Dinosauro, l'ideale per mettere alla prova il proprio coraggio e la propria forza. Se siete deboli di cuore, vi conviene girarci alla larga se non volete svenire a causa di un ringhio o un ruggito. Potete anche piangere, se volete...ma così rischiereste di attirare l'attenzione dei predatori. Parlando di tristezza, c'era ancora qualcuno nel gruppo dei Takao che non ha ancora smesso di essere depresso. Perlomeno, non faceva troppo baccano...
Coen:...
Sunarizamon: Hui? Coen è ancora triste per il suo tablet?
Hui: Temo proprio di si. Sai bene che ha questa dipendenza...
Sunarizamon: Dovremmo cercare un modo per tirarlo su di morale...
Hui: E come? Abbiamo provato in tutti i modi possibili. Non c'è altra soluzione che trovare un nuovo tablet...
Deltamon: Rrrrr...aaaarrrrr!
Sunarizamon: Gulp! Già...e anche alla svelta! Deltamon sembra furibondo!
Hui: Non è abituato a camminare così tanto...e direi che non ha tutta l'intenzione di farlo.
Dingo: E allora? Che male c'è? Un po' d'aria gli fa bene! Sempre meglio che restare rinchiuso in quell'affare e...
Deltamon: Ti conviene fare silenzio se non vuoi finire divorato da una delle mie teste!
Testa Metallica di Deltamon: Buona idea! Ho giusto voglia di uno spuntino! Hihihihi!
Testa Scheletrica di Deltamon: Groooooooooaaaaarrrr!!!
Dingo: Vuoi combattere, compare? Per me va bene!
Gizamon: Stai lontano da Dingo, babbeo a 3 teste!
Johan: Basta! La volete smettere di litigare? Vi pare proprio il caso?
Il rimprovero di Johan fece sbollire gli animi, ma non il malumore di Coen e del suo Digimon. Entrambi sentivano la mancanza del tablet e senza di esso si sentivano perduti. Se quel fulmine non fosse apparso in quel momento per distruggere il dispositivo elettronico, qualcuno avrebbe ancora navigato su internet, mentre l'altro si sarebbe rilassato all'interno di esso.
Deltamon: Che seccatura!
Coen:...sigh.
Johan: Uff! Sentite, dovette farne una ragione: il tablet è ormai andato! Se proprio volete piangere ancora sul latte versato fatte pure, ma almeno cercate di non infastidirci troppo!
Liollmon: Non sei un po' troppo severo con loro, Johan?
Coen: Mi...mi dispiace, ragazzi. So bene che io e Deltamon vi stiamo assillando con le nostre ansie, ma non possiamo farci niente. Io...io ho bisogno del mio tablet. Io...io sento la necessita di navigare su internet.
Deltamon: E io ho bisogno del mio spazio...per pensare, meditare.
Dingo: Per mille canguri...siete proprio messi male voi 2! Sarebbe il caso di andare a comprare un nuovo tablet, prima che la situazione degeneri.
Johan: Andiamo...siamo seri! Dove pensi di trovare un negozio di elettronica a Digiworld?
???: Da nessuna parte, figliolo. Ma perché cercarne uno quando puoi consultarti con il sottoscritto?
Takao: E ora chi ha parlato?
Agumon: Un nuovo nemico?
???: Nessun nemico...solo un venditore ambulante che fa solo il suo lavoro!
I ragazzi si guardarono intorno per capire dove proveniva la voce, accorgendosi in seguito che la persona che aveva parlato con loro si trovava dietro un comune albero. Il misterioso individuo uscì dal suo nascondiglio per presentarsi educatamente, ma ciò non fece distogliere i sospetti su di lui. Aveva un aspetto strano, del tutto innocuo, ma chi può dire che non poteva nascondere qualche intento losco? Saranno stati i baffi a farlo sembrare così cattivo agli occhi dei Digiprescelti?
Ganemon: Buondì, figlioli! Sono Ganemon e passavano da queste parti per cercare qualche cliente abbastanza danaroso da comprare i miei prodotti. Volete dare un'occhiata? É merce sopraffina...almeno la maggior parte. Hahaha!
Johan: Ecco...non so se ne siamo interessanti in questo...
Takao: Parla per te! Io sono molto curioso!
Ganemon: E fai bene! La mia valigia può contenere di tutto...ma proprio tutto! Vedere per credere...
Flaaaaaaaassssshhhh!
Takao: Wow! Ma...che...cavolo...
Hui: Questo è assolutamente incredibile, ma anche impossibile! Come può una piccola valigia contenere tutto questo?
Forse perché era una valigia magica, Hui? A Digiworld tutto è possibile. Del resto, Ganemon non è solo un venditore ma anche un affarista che sembra avere la soluzione a tutti i problemi...in cambio del giusto pagamento, ovviamente. Volete sapere che merce vende? C'è solo l'imbarazzo delle scelta. C'era una crema protettiva a base di aloe digitale che costava 100 dollari americani, l'ideale per proteggersi dai raggi solari; se siete amanti della moda di certo non potete disprezzare un cappellino pieno di piume di Garudamon, solo per voi a soli 4000 lire italiane; poi non poteva mancare un antico elmo medievale che costava 32000 dobloni spagnoli, molto polveroso ma pur sempre affascinante; e per soli 20 franchi svizzeri ci si poteva comprare uno spazzolino multiuso o un cannocchiale in miniatura. Lo so cosa state pensando? Perché è la stessa domanda che si era fatto Coen in quel momento...
Coen: Signor Ganemon, per caso voi vendete anche...dispositivi elettronici?
Ganemon: Assolutamente si, ragazzo mio! Computer, telefoni, allarmi...non mi manca niente.
Coen: Nemmeno un tablet?
Ganemon: C'è l'ho! Qualcosa mi dice che lo vuoi comprare, dico bene?
Coen: Oh, si. Si, si, si, si, si, si!
Takao: Datti un contengo, amico!
Come avrebbe potuto? In quel momento, Coen si sentiva al settimo cielo...aveva finalmente trovato un nuovo tablet che potesse sostituire quello vecchio. Tuttavia, Deltamon non era del tutto convinto riguardo a questo affare. I furbastri e i disonesti esistono anche nel mondo digitale, ed è buona norma verificare i prodotti prima di comprarli. Il possente Digimon entrò nell'apparecchio per controllare che non sia difettoso o fasullo. Dopo qualche minuto...
FLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASSSSHHHH!!!
Coen: Allora? Funziona?
Deltamon: É di certo migliore del precedente...non sono mai entrato in un apparecchio più confortevole di questo.
Coen: Quindi...possiamo prenderlo?
Deltamon: Mi piacerebbe dirti di si, ma...con quali soldi pensi di comprarlo?
Coen: S-soldi?
Ganemon: Sono in tutto 500 sterline inglesi e 10000 yen, ma posso fare uno sconto del 20%. Il prezzo mi pare molto onesto, no?
Onesto o no, Coen era comunque disperato. Come poteva permettersi un nuovo tablet se non aveva il becco di un quatrino? Non poteva fare altro che disperarsi...
Coen: No...e adesso che faccio? Io non posso stare senza tablet! Uuuuuuhhh...
Deltamon: Su con la vita, Coen...siamo sulla stessa barca. Uff...
Takao: Dai, non ve la prendete...potete sopravvivere senza tablet.
Hui: Mmmmm...no, io non credo. Nel nostro viaggio abbiamo affrontato pericoli di ogni genere e ci sono stati casi in cui il tablet di Coen ci era stato d'aiuto nel momento del bisogno. Come quella volta in cui c'è la siamo dovuti vedere con la Brigata-D...
Johan: É impossibile dimenticare un esplosione del genere. Comunque, hai ragione, Hui...Coen e Deltamon non dovrebbero essere gli unici a sentirsi persi senza quell'affare. Però, resta il fatto che non abbiamo i soldi necessari per comprarne uno nuovo.
Ganemon: Mmmmm...senti, ragazzo. Desideri così tanto questo tablet?
Coen: Si, signore...farei qualunque cose per averlo. Qualunque...cosa!
Ganemon: Ma davvero? Hehe...forse possiamo trovare un accordo. Forza, seguitemi!
Coen: Eh, cosa?
Ganemon: Vuoi avere questo tablet o no?
Coen: Si, si...vengo!
Takao: Faremmo meglio a seguirli.
Johan: Gia, è il caso.
Liollmon: Però, la faccenda puzza...me lo sento.
Agumon: Sniff! Sniff! Io non sento niente.

Dopo mezz'ora a seguire Ganemon, i nostri eroi si erano ritrovati di fronte a un lago. Non era una comune massa d'acqua continentale come le altre, ma un luogo non ancora esplorato a fondo. Era il Lago dei Misteri, famoso per le sue leggende e le sue storie di fantasia. Ganemon, però, sentiva che doveva esserci un parte di verità. Ne era certo, perché...
Ganemon: In fondo a questo lago ci sta un tesoro. Potrebbe essere una diceria, ma sarebbe meglio controllare lo stesso.
Deltamon: Dovremo prima analizzare la zona con il tablet per sapere se è vero. Se c'è lo prestate solo per un attimo noi...
Ganemon: Alt! Gli accordi sono chiari: avrete il vostro tablet solamente in cambio del tesoro.
Aaron: C'era da aspettarselo da una piccola, avida moneta...tsk!
Ganemon: Sono avido, lo ammetto...ma almeno sono onesto, ed è questo che conta veramente negli affari.
Dingo: Be, il ragionamento non fa una piega...
Ganemon: Come certe banconote...Hahahaha!
Aaron: Wow...una battutona sui soldi. Ci mancava solo questo.
Ganemon: Ora piantiamola con le chiacchiere inutili...il tempo è denaro! Quei Digimon acquatici sarebbero perfetti per recuperare il tesoro, non trovate?
Pierre: Prima bisogna chiedergli il permesso, monsieur. Xiquemon, te la senti?
Xiquemon: Certo, non ti devi preoccupare. Sarà un recupero veloce e sicuro.
Dingo: Gizamon, è meglio se gli guardi le spalle.
Gizamon: Ricevuto, capo!
Senza perdere altro tempo, Xiquemon e Gizamon si tuffarono in acqua e cominciarono a nuotare velocemente per dirigersi verso il fondo del lago, dove molto probabilmente avrebbero trovato il fantomatico tesoro. I Digiprescelti e gli altri Digimon se ne stavano vicino alla riva del lago ad attendere pazientemente il ritorno dei loro amici, inconsapevoli del pericolo che sarebbe piombato su di loro.
Ogremon: Hahahahaha! Ci rincontriamo di nuovo, pesti! Era da un bel po' di tempo che aspettavo questo momento!
Takao: Hey! Ma quello è Ogremon!
Agumon: Grrrr! E ci sono anche i suoi tirapiedi!
Goblimon 1: Sorpresa!
Goblimon 2: É arrivata l'ora della vendetta!
Ogremon: Niente e nessuno potrà salvarvi dalla mia collera!
Ganemon: Nemmeno uno sconto su certi prodotti? Ahi-Ahi! Certo che le vostre clave sono parecchio sporche...da quanto tempo non le lavate?
Ogremon: Eh? E tu chi sei? E poi come potrei sapere una cosa del genere?
Goblimon 3: Ora che ci penso...è da un mese che sono così sudice, capo.
Ganemon: In questo caso, occorre subito un rimedio! Saponi al profumo di mela, pera, banana e tanti altri frutti! L'ideale per scacciare lo sporco più ostinato! Solo per voi a soli 2 dollari americani!
Goblimon 1: Wow! Mi sembra un buon prezzo! Voi che dite, ragazzi?
Goblimon 2: Io prendo un sapone alla banana!
Goblimon 4: Io lo voglio all'arancia!
Goblimon 3: C'è l'avete all'albicocca?
Aaron: Non ci posso credere.
Takao: Nemmeno io. Però, devi ammettere che vende davvero tanta bella roba...hehe.
Ogremon: Razza di tappi senza cervello! Siamo qui per combatterete, non per fare la spesa!
Aspettate...pensavate davvero che stessi parlando di Ogremon? Be, non posso dire che sia innocuo ma...no, non era lui la minaccia del giorno. L'onore sarebbe aspettato ad un altro Digimon ben più grosso e incattivito...siete sicuri di volerlo conoscere?

SSSSSSSSSSSSSSSSSRRRRRAAAAAAAAARRR!!!

Ogremon: E adesso che c'è?
Xiquemon: Urgh...
Gizamon: R-ragazzi...state attenti! In...f-fondo al lago...c'è...c'è...
Pierre: Xiquemon!
Dingo: Gizamon! Resisti, compare! Non abbandonarci!
Deltamon: Sono feriti gravemente, ma se la caveranno lo stesso. Chi può essere stato a ridurli così?
Agumon: Gulp! Temo proprio di saperlo...guarda lì!
Dai meandri più oscuri e antichi del lago uscirono fuori 8 figure serpentiformi che condividevano lo stesso corpo, ma anche il desiderio di distruggere qualsiasi intruso che osava entrare nel loro territorio. Le radici della sua creazione sono antiche e sebbene fosse un essere tale che infuriava in tutta la sua furia nell'antico mondo digitale, portando alcune aree alla devastazione, fu alla fine sigillato da un eroe che cercava di preservare l'armonia di Digiworld. Questa, cari lettori, si tratta della leggenda di Orochimon, una storia tutt'altro che falsa, anzi...era spaventosamente reale. E visto che ci siamo...consultiamo il Digivice.
Orochimon. Digimon Drago Demoniaco di Livello Evoluto. Tipo Virus. Questo essere possiede 8 teste ed è conosciuto per essere apparso in molte leggende. Il suo Respiro al Sakè è in grado di far ubriacare chiunque.
Goblimon 1: Capo...credo che siamo nei guai.
Ogremon: Bah! Babbeo! 8 teste non possono essere per forza migliori di una! Ora te lo dimostro!

BAAAAAAAAAAAMMMM!!!

Ogremon: AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!!
Goblimon: Capoooooooo!!!
Il povero Ogremon volò alto in cielo a causa del colpo di coda di Orochimon, mentre i Goblimon cercarono di correre più che poterono per raggiungerlo. Abbassare la guardia di fronte ad un nemico così potente era stato un gesto sconsiderato da parte del capo dei briganti, che non si era nemmeno degnato di Digievolversi in Rebellimon. I Digiprescelti, che non avevano seguito il suo esempio, avevano pensato bene di far Digievolvere immediatamente i loro Digimon per prepararli allo scontro. MetalGreymon e gli altri Digimon scagliarono i loro attacchi verso Orochimon, che riuscì ad evitarli per un pelo immergendosi in acqua. Dopo essere riemerso, il Digimon riuscì a colpire Brachiomon con il suo Respiro al Sakè, facendolo così ubriacare.
Brachiomon: Ohi-Ohi! Perché sono così in alto? Ooooh...voglio scendere! Hic!
Hui: Brachiomon, resisti!
Takao: Niente da fare, è proprio cotto!
Aaron: E che mi dici del tuo Digimon? Non mi pare che sia messo meglio.
MetalGreymon: Hooooo...mi sento così brillo! Hic! Penso proprio che mi farò...un pisolino. Zzzzzzzzzz...
Takao: Cosa? Mi prendi in giro?
Johan: Ragazzi, dobbiamo evitare il suo attacco se non vogliamo ubriacarci come loro!
I Ragazzi e i Digimon che ancora riuscirono a ragionare, corsero verso un enorme masso per usarlo come riparo provvisorio. Ganemon, che era rimasto indietro rispetto al gruppo, inciampò su un piccolo sasso, facendo così cadere la sua preziosa valigia. Il venditore si fermò per recuperarla, dando così ad Orochimon l'opportunità di divorarlo in un sol boccone. Ganemon si accorse troppo tardi del suo errore e si coprì d'istinto gli occhi dalla paura. In quel momento, però, fu salvato in extremis da Coen, che in quel momento si chiedeva del suo improvviso coraggio. Se avesse abbandonato Ganemon al suo destino avrebbe potuto prendere il tablet senza neanche pagarlo, ma così facendo sarebbe diventato un mostro peggiore di Orochimon. La vita di un essere vivente vale molto di più rispetto ad un dispositivo portatile, Coen lo sapeva...e non si sarebbe mai pentito della sua scelta, nemmeno nei momenti in cui avrebbe rimpianto il suo adorato tablet.
Coen: Ganemon, va tutto bene?
Ganemon: Tu...tu mi hai salvato, ragazzo! Non mi sarei aspettato niente del genere da te...
Coen: Se è per questo, neanch'io.
Aaron: Molto commovente...ma ora come la mettiamo con quel bestione? Qualcuno a un piano?
Hui: Mmmmm...sapete Orochimon mi ricorda tanto il mostro di un'antica leggenda giapponese: Yamata no Orochi.
Takao: Yamata no cosa? Non mi pare di aver mai sentito in vita mia un nome simile.
Hui: Yamato no Orochi, letteralmente "serpente a otto ramificazioni". Tu sei nato in Giappone, dovresti conoscere certi racconti. Comunque, la storia è questa: Orochi dominava la regione di Izumo, in Giappone, dove chiedeva in sacrificio delle vergini in cambio della promessa di non devastare i terreni. Dopo essere stato esiliato dal paradiso, Susanoo, dio del mare e delle tempeste, giunse nella regione dominata da Orochi, dove incontrò due genitori che gli riferirono che la loro figlia era la prossima predestinata al sacrificio alla malvagia creatura. Susanoo se ne innamoro e promise che avrebbe salvato la sua vita in cambio della possibilità di sposarla. I genitori acconsentirono al matrimonio, pur di avere salva la vita della loro bambina. In seguito, Susanoo ordinò che fossero raccolti otto barili di sakè, da disporre di fronte alla casa dove viveva la famiglia e si nascose in una foresta vicina. Quando Yamata no Orochi giunse di fronte alla casa di Kushinada trovò gli otto barili di sakè e non poté fare a meno di ubriacarsi, finché ogni testa cadde addormentata. Solo quando tutte le teste del mostro scivolarono in un sonno profondo, Susanoo abbandonò il suo nascondiglio e le recise, uccidendo il drago leggendario.
Aaron: Quindi, quale sarebbe il piano? Chiedere aiuto a Susanoo o tentare di far ubriacare Orochimon?
Johan: Direi che la seconda opzione sarebbe la più appropriata, vero?
Hui: Esattamente! Batteremo Orochimon al suo stesso gioco...e qualcosa mi dice che abbiamo tutto il sakè necessario per far funzionare il piano.
Ganemon: Perché guardate me? Non penserete mica di prendere il mio sakè senza pagarlo?
Aaron: Ti faccio notare che se non collabori rischiamo di essere digeriti da quel serpente troppo cresciuto...inoltre, non potrai più vendere merce ai Digimon bisognosi.
Ganemon: Ah, giusta osservazione. Oh, va bene! Però, ci faremmo bastare questa bottiglia! La testa centrale comanda su tutte le altre, ma non è in grado di saper reggere l'alcool. Vedrete, appena la berrà dormirà immediatamente come un bambino.
Aaron: Mi auguro che tu abbia ragione. É ora di prendere il volo, Hippogriffomon.
Hippogriffomon: Reggiti forte, Aaron!
Aaron montò sul suo Digimon, e insieme a lei volo verso la minaccia cercando di tenere ben stretto la bottiglia di sakè che aveva ricevuto da Ganemon. Orochimon scagliò una raffica di Respiri al Sakè concentrato, fiducioso che in questo modo avrebbe centrato in pieno il fastidioso bersaglio. Tuttavia, Hippogriffomon si rivelò troppo agile e veloce per lui, al tal punto che riuscì a disorientare il suo avversario girandogli attorno come una mosca. Aaron prese bene la mira e con un solo lancio riuscì a lanciare la bottiglia verso la bocca della testa centrale. Le altre teste sibilarono rumorosamente per cercare di tenere sveglio il loro capo, che inesorabilmente sprofondò nel lago insieme ai suoi sottoposti. La minaccia era stata sventata, ma c'era una domanda che bisognava porsi in quel momento: il tesoro esisteva davvero o no? Secondo quanto detto da Xiquemon e Gizamon, Orochimon stava solo proteggendo le sue provviste, che lui considerava più preziose di qualsiasi tesoro. Insomma, i nostri eroi non erano riusciti a guadagnare niente di prezioso da questa vicenda, vero? Be, non esattamente.
Coen: Cosa? Dici sul serio? Posso tenerlo?!
Ganemon: Certo che si, figliolo! Sei un ragazzo sveglio, saprai di certo come usarlo al meglio.
Coen: Grazie! Grazie! Grazie! Finalmente potrò navigare su internet!
Deltamon: E io potrò finalmente dormire comodo. Fatemi spazio!
FLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASSSSHHHH!!!
Coen: Però...perché me lo dai? Non siamo riusciti a prendere il tesoro.
Ganemon: Già, i patti erano quelli...ma vista la situazione, posso chiudere volentieri un occhio. Consideralo come un ringraziamento per avermi salvato. Però ti avviso: se le nostre strade si dovessero incrociare di nuovo, non aspettarti altri sconti! Detto questo, alzo i tacchi e vi saluto! 
Coen: Arrivederci, Ganemon. Grazie ancora per il regalo.
Aaron: Mi raccomando, cerca di averne molto cura, ok? La mia tolleranza ai piagnistei è sparita quasi del tutto.
Ma non lo è l'avventura dei nostri amici. Quali Digimon incontreranno lungo il cammino? Quali pericoli affronteranno? E prima o poi, Coen riuscirà a fare a meno del suo nuovo tablet? Seguiteci nella prossima avventura se volete scoprirlo...si parte!

domenica 21 gennaio 2024

Digimon Next Adventure - Capitolo 57: Pericolo, alta tensione!

Appena giunti nella Palude Melmosa, i nostri eroi se la sono dovuta vedere con un irascibile MoriShellmon, un pericoloso Digimon in grado di creare illusioni con la nebbia. Il mite Ghilliedhumon giunge in loro soccorso e li invita a casa sua per conoscerli meglio. Egli rivelò ai ragazzi la sua paura del mondo, credendolo solo un luogo pericoloso e per nulla sicuro. I Digiprescelti avevano cercato di convincerlo del contrario, ma il loro nuovo amico rimase irremovibile nel suo pensiero...forse niente e nessuno sarebbe riuscito a fargli cambiare idea.

I Digiprescelti, con passo lento e tranquillo, stavano attraversando una foresta tutt'altro che normale. Il cielo era attorniato da nubi temporalesche, mentre gli alberi e il resto delle piante sembravano emanare delle minuscole scintille. Bastava solo un tocco, anche un leggero sfioramento, per prendersi una scossa, che poteva risultare dolorosa per alcuni e piacevole per altri. Sapete, esistono molti Digimon in grado di generare elettricità e può capitare che abbiamo bisogno di riposare per ricaricare le energie. Se però non avevano così tanta voglia di aspettare, potevano assorbire l'energia dalle piante per ritornare carichi come prima, facendo attenzione a non prenderne troppa per non andare in cortocircuito. É una regola non scritta della Foresta Dynamo, ma tutti i Digimon che vi ci abitano sono obbligati a rispettarla. Oltretutto, il tempo sembra prendere vita all'improvviso, come se volesse ricordare ai residenti di quel luogo di non abusare mai di quel dono.

BOOOOOOOOOOMMMMM!!! RUUUUUUMMBBBLLLEEE!!!

Lalamon: Mamma mia, che paura! E io che pensavo di non aver paura dei tuoni e dei fulmini...
Hailey: In effetti, hanno qualcosa di assolutamente sovrumano...e pericoloso. Gulp! Se uno di quelli ci piombasse sulla testa...rischiamo di finire carbonizzati!
Xiquemon: Tranquilli, non è mai successo. Qui a Digiworld i lampi non vogliono stare con i piedi per terra...Hahaha!
Aaron: Che battuta originale...uff!
Rebecca: Io la trovo divertente e simpatica...hehe!
Aaron: Emmmm...tu dici? Non ci avevo fatto caso.
Salamon: Hihihi! É proprio cotto di lei!
Gladimon: Dici sul serio? Io avrei da ridire. La mia principessa meriterebbe di stare in compagnia con qualcuno un po' più...regale.
Salamon: Cosa vorresti dire? Credi che Aaron non sarebbe perfetto per lei? Ti conviene rimangiartelo altrimenti...

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMM!!! RUUUUUUUUUUUUUUUMMBBBLLLEEEEEEEE!!!

Gladimon: Non ho capito cos'hai appena detto, ma mi scuso lo stesso. Però, cerca di capire...in quanto cavaliere personale di Rebecca è mio preciso dovere proteggerla e assicurargli un buon futuro.
Salamon: Ah, quindi se si mettesse con Aaron rischierebbe il peggio, eh? Eh?
Gladimon: No, non ho detto questo!
Aaron: Cosa state confabulando voi 2?
Rebecca: C'è qualche problema?
Salamon e Gladimon: No, nessuno! Tutto nella norma!
Aaron: Con questo tempo non credo proprio. 
Rebecca: Dovresti vedere l'Inghilterra, casomai...non sai cosa aspettarti dal suo clima.
Aaron: Se mi capiterà l'occasione, ci andrò...a meno che non rimaniamo per sempre in questo pazzo mondo digitale.
Takao: Che non è poi tanto male! Basta solo stare attenti a dove mettere i piedi.
ZAAAAAAAAPPPP!!!
Takao: Ahio! Ho pestato un ramo!
Aaron: Basta solo stare attenti a dove mettere i piedi, eh?
Takao: Capita di sbagliare, no? Io imparo dai miei errori...proprio adesso, infatti, mi sono fermato appena in tempo per non sbattere contro questo albero elettrificato.
Agumon: Meno male! Se lo avessi toccato, ti saresti abbrustolito come un gustoso bacon. Mmmmmm...bacon gustoso! Quanto vorrei mangiarne un pezzo in questo momento!
Takao: Adesso non ti far venire strane idee! Non sono affatto commestibile! Eh? Hey, ragazzi! Non notate qualcosa di strano su questo albero? Sembra...diverso dagli altri.
Pierre: Fai attention! Non vorrai mica fulminarti?
Xiquemon: Credo che non ci sia pericolo...questo albero è privo di elettricità!
Lalamon: E non è l'unico...guardatevi intorno!
La maggior parte degli alberi che era nei paraggi era priva di energia elettrica. Qualcuno o qualcosa era riuscito a rubarla senza preavviso, ma era impensabile incolpare un abitante della zona. Dopotutto, se avessero assorbito troppa energia avrebbero rischiato di autodistruggersi. A ragion di logica, il colpevole poteva essere solo uno straniero dall'animo diabolico o magari un fenomeno digitale mai visto prima. Qualunque sia il motivo, bisognava fare subito qualcosa...
Johan: Ma cosa? Mmmmm...
Xiquemon: É preoccupante! Questi alberi dovrebbero possedere un energia quasi inesauribile...ma ora sembra che non sia più così! Nonostante non siano vitali per i Digimon della foresta, sono comunque molto importanti per loro...
Johan: Come se fossero qualcosa di sacro...logico. Conviene andare alla ricerca di indizi per capirci qualcosa...
Liollmon: Eh? Lo avete sentito anche voi?
Johan: Che cosa, Liollmon?
Liollmon: Sento qualcosa nelle vicinanze...da quella parte! State dietro di me!
Liollmon corse con prudenza verso un enorme cespuglio agitato...qualcuno si stava nascondendo per tendere un agguato ai nostri eroi? Se così fosse vero, non si sarebbe fatto scoprire di proposito. Il piccolo leoncino usò i suoi artigli per sbarazzarsi dei rami, potendo così scoprire chi si nascondeva dietro di essi. Si trattava di una specie di bozzolo, ma non aveva niente a che fare con la metamorfosi delle farfalle...casomai, ricordava la trappola di un aracnide. I nostri eroi non ci misero molto a capire che il colpevole era la loro vecchia nemica, Arukenimon.
Dingo: Volevi un indizio, compare? Eccotelo qua! Questa seta è opera di Arukenimon e qualcosa mi dice che ne sta combinando una delle sue!
Gizamon: Si, ma cosa? Cos'ha in mente di fare con tutta quella elettricità?
???: Umpf! Umpf! Umpf!
Johan: Emmm...forse sarebbe il caso di pensare prima a lui. Liollmon potresti...
Liollmon: Ricevuto!
Un altro colpo d'artigli da parte di Liollmon fu fondamentale per liberare il Digimon intrappolato nella tela del perfido ragno. Dall'aspetto dava l'idea di essere una creatura forte e veloce, dotata sia del potere del tuono e della velocità del fulmine. Eppure, faticava ha stare in piedi...
???: Ufff! Finalmente...non ne potevo più di stare intrappolato! Uff...
Takao: Hey, amico! Tutto bene? Non hai una bella cera...
???: Sto bene, grazie...ho solo bisogno di una ricarica. É già tanto che sono riuscito ad usare le mie ultime forze per attirare la vostra attenzione. Un momento...siete per caso degli umani?
Takao: In carne ed ossa! E tu sei...
Raidramon: Raidramon...in carne, ossa e dati. Uff...questa giornata ha proprio preso una piega assurda!
Dingo: Meglio se andiamo al sodo. Perché un ragno gigante sta assorbendo tutta l'elettricità della foresta? Sai dirci qualcosa di più a riguardo?
Raidramon: Ne so quanto voi. L'unica cosa che so è che ho provato a fermarla, ma lei è riuscita comunque a immobilizzarmi nonostante fossi più rapido di lei.
Hailey: In compenso è molto furba...noi la conosciamo molto bene.
Raidramon: Poi, in qualche modo, è riuscita a prosciugare tutta la mia energia, ed è fuggita chissà dove a combinare altri guai. Quasi tutti gli alberi della Foresta Dynamo sono stati prosciugati...bisogna fare subito qualcosa! Devo avvertire gli altri Digimon...urgh!
Rebecca: No, non ti devi sforzare tanto...lascia che ci pensiamo noi!
Johan: Ti garantiamo che ti puoi completamente fidare. Ora, però, andiamo a cercare un albero ancora carico...ci deve essere per forza. Non possono essere tutti scarichi...
Hui: Un momento! Perché dobbiamo andarli a cercare...
Coen: Se li possiamo caricare con i nostri Digimon?
Hui: Hey! Abbiamo avuto la stessa idea!
Coen: Davvero insolito. In ogni caso, pensateci...Liollmon e Gizamon sono in grado di Digievolversi rispettivamente in Liamon e MarinKimeramon.
Hui: Entrambi sono in grado di generare elettricità...quella che ci serve per salvare la foresta!
Johan: Giusto! Perché non ci abbiamo pensato prima? Sarà un lavoro lungo...ma qualcuno lo dovrà pur fare.
Dingo: Allora...rimbocchiamoci le maniche, gente! Prima partiamo e prima finiamo!
Gizamon: Ma se dobbiamo fare tutto noi Digimon!
Dingo: Ma chi è che vi aiuta a Digievolvere?
Gizamon: Ah...già.
Liollmon: Basta chiacchiere...è tempo di entrare in azione!

Liollmon Digievolve...Liamon!

Gizamon Warpdigievolve...MarinKimeramon!

Grazie ai loro poterti elettrici, Liamon e MarinKimeramon poterono ridare energia agli alberi della Foresta Dynamo, cercando nel frattempo di non stancarsi troppo a lavoro non compiuto, perché altrimenti sarebbero regrediti nelle loro forme più deboli. Tuttavia, il vero problema era un altro...e si stava preparando per la fase finale del piano.

Infatti, nascosta nel suo rifugio improvvisato, Arukenimon stava testando le potenzialità di uno strano marchingegno, che era riuscito a compare al mercato nero digitale ad un prezzo onesto...si fa per dire. Si trattava di una "calamita ruba fulmini", uno strumento in grado di assorbire l'elettricità da qualunque parte, sia negli oggetti che negli esseri viventi. Tuttavia, Arukenimon non voleva davvero depredare la Foresta Dynamo della sua energia...la solo presa in prestito e l'avrebbe restituita non appena avrebbe finito il suo grande progetto. Detto così sembra che io la stia ritraendo come una brava ragazza...ma non è così. Stava mettendo in atto un piano diabolico e infame, di quelli che se ne parlerà anche fra un secolo. Scopriamo di cosa si tratta...
Arukenimon: Kekeke...bene, bene. L'elettricità che ho raccolto basta e avanza per l'ultima fase del piano. Il capo sarà pure un grande genio, ma anch'io posso inventare l'impossibile...anzi, il possibile! Basta solo aumentare l'intensità...aggiungere un Black Gear e...

ZZZZZ...ZZZZZZZZZZ...ZZZZZZZZZZZZZZZZZ...ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZAAAAAAAAAAAAAPPPPPPPPPPPPPPP!!!!!!

Arukenimon: É...vivo. É vivo! É vivooo! Kekekekekekekekekeke!!!

BOOOOOOOOOOMMMMM!!! RUUUUUUMMBBBLLLEEE!!!

Arukenimon: KEEEEEEEEEEEE!!! Accidenti...sarebbe meglio scappare! Non voglio finire abbrustolita!
Arukenimon se le era data a gambe pur di non farsi fulminare dalla sua creazione...l'arma definitiva che annienterà una volta per tutte i Digiprescelti e i loro Digimon. Con il potere dell'elettricità dalla sua parte, le tenebre avrebbero fatto piombare nel caos la Foresta Dynamo molto fretta e niente le avrebbe fermate. Arukenimon ci sperava ed era sicura che tutto sarebbe filato liscio, almeno per questa volta. 

Nel frattempo, da qualche parte nella foresta, i nostri eroi stanno per scoprire che non tutti i tuoni si trovano in cielo.
???: Pistaaaaaaaaa!!! Si salvi chi può!!!
Agumon: Eh? E quelli chi sono?
RUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUMMMMMMMMMMMMMBBBBBBLLLLLLLEEEEE!!!
Takao: Non ne ho idea...ma conviene spostarsi!
Takao e i suoi amici, compresso l'ormai carico Raidramon, salirono di fretta e furia su un albero non ancora elettrificato per di non farsi travolgere da quella marea di sfere impazzite. Avevano gambe e braccia, un fulmine sulla testa e una gran voglia di scappare lontani dal pericolo...si vedeva molto chiaramente che erano molto nervosi. Johan pensò che quei Digimon erano sotto il controllo dei Black Gears e usò il suo Digivice per analizzarli, in modo tale da sapere come affrontarli...
Thunderballmon. Digimon Mutante di Livello Campione. Tipo Dati. Il suo piccolo corpo ha le proprietà di un magnete, ed è sempre rivestito di elettricità. Il suo Fulmine a Ciel Sereno è letteralmente...elettrizzante!
Johan: Thunderballmon, eh? Hey, voi! Perché state correndo? Qual'è il problema?
Thunderballmon: Non c'è tempo per parlare...bisogna correre!
Johan: Correre da cosa? No, aspettate....
Liollmon: Troppo tardi, se la sono filata. Erano troppo spaventati per parlare con noi.
Agumon: Gulp! E avevano tutte le regioni del mondo per farlo...guardate!
Agumon puntò il dito verso la direzione in cui Arukenimon si era nascosta per creare la sua mostruosità...un ammasso di tuoni e fulmini vivente. La sua comparsa fece indietreggiare le nubi e zittire i lampi. L'elettricità che era negli alberi fu assorbita velocemente dallo strano e mostruoso fenomeno, che diventava sempre più grande ogni volta che si nutriva. Ad ogni suo passo, emetteva delle scintille improvvise che erano talmente potenti da creare degli incendi in diverse zone. Pierre, Rebecca, Coen e i loro Digimon erano intimiditi di fronte a questa nuova avversità, come il resto dei loro amici...tuttavia, sentivano che c'era qualcosa di familiare in tutto questo. Un elemento naturale che prende vita solo per seminare distruzione...era già successo in una spiaggia dell'Isola di File o sbaglio?
Rebecca: Quando eravamo nell'Isola di File avevamo già affrontato un problema simile. Ve lo ricordate il vortice d'acqua?
Pierre: Come potremmo dimenticarlo, mademoiselle? La colpa era di un Black Gear...
Coen: Proprio come adesso. Il tablet ha individuato una forza oscura all'interno dell'ammasso elettrico...ma molto più potente dell'ultima volta.
Pierre: Parbleu...
Johan: Ragazzi, dobbiamo darci da fare prima che quella mostruosità distrugga la foresta! Se ognuno di noi fa la sua parte avremmo più chance per farcela...sono stato chiaro?
Johan prese in mano la situazione, decidendo con tono solenne ruoli da affidare ai suoi alleati: Sunarizamon, Gizamon e Xiquemon, Digievoluti rispettivamente in Brachiomon, MarinKimeramon e Huankunmon, si sarebbero occupati di estinguere le fiamme con i loro attacchi acquatici, in modo tale da evitare che gli alberi si trasformino in cenere; A Deltamon, Gladimon e i ragazzi era toccato il compito di aiutare i Digimon feriti o prosciugati della loro energia; Il resto dei Digimon Partner di livello Evoluto invece era occupato a combattere contro l'ammasso elettrico. Nonostante gli sforzi e il lavoro di squadra, i nostri eroi non furono in grado di fermare l'avanzata della minaccia...e pensare che bastava solo distruggere l'ingranaggio all'interno di esso. Evidentemente, l'energia elettrica accumulata era così intesa da riuscire a respingere gli attacchi dei Digimon, quindi era il caso di indebolirla in qualche modo. Hui, prendendo spunto da come l'ammasso si rafforzava ogni volta che assorbiva elettricità, penso bene di convincere alcuni Digimon elettrici a fare altrettanto. Tutti quanti, nessuno escluso, assorbirono tutta l'energia che riuscirono a contenere, cercando però di non andare in cortocircuito. Tuttavia, anche questo piano si rivelò inutile, in quanto l'ammasso era talmente pieno di elettricità da sembrare inesauribile. A questo punto, tutto era nelle mani della seconda mente del gruppo, Coen, che sembrava avesse trovato la soluzione al problema...
Coen: Ah, ora è tutto chiaro.
Deltamon: Sai come fermare l'ammasso?
Coen: Più che altro, ho capito che il Black Gear che lo alimenta non sta fermo in un punto...si muove continuamente ad una velocità estrema. Grazie al mio tablet potrei riuscire a calcolare i suoi movimenti e capire il momento giusto per attaccare. Se mi sbrigo c'è la potrei fare prima che sia troppo tar...

ZZZZZZZZZZZZZZZZAAAAAAAAAAAAAPPPPPPPPPPPPPPP!!!!!!

Deltamon: Attento, Coen!
Deltamon usò il suo corpo come scudo per proteggere il suo amico da un lampo generato dall'ammasso. Il Digimon tricefalo, sebbene era malridotto, riuscì a sopravvivere grazie alla sua forza di volontà, mentre Coen era senza un graffio, ma aveva comunque subito un danno grave...
Coen:...no.
Johan: Coen! Deltamon! State bene?
Deltamon: Urgh...sto bene. Ho subito di peggio in vita mia.
Coen: No, no, no...
Johan: Coen, si può sapere cosa ti prende?
Coen: No, no, no, no, no, no, no, no...
Takao: Quel fulmine ti ha forse scombinato gli ingranaggi nel cervello? Coen! Sveglia! Ma che gli prende?
Deltamon: Il suo tablet è andato distrutto, come potete vedere con i vostri occhi...e io non ho più una confort zone adeguata. Che seccatura!
Coen: No, no, no, no, no...perché?
Takao: Caspita...hai davvero una dipendenza da internet. Ora, però, ti devi dare una regolata! Non è il momento di pensare a queste cose!
Coen: No, no, no...perché? Perché? Perché?
Coen era troppo agitato per dare retta a Takao o rendersi conto che erano nel bel mezzo di un disastro. A causa di un fulmine aveva perso il suo svago preferito e anche la capacità di pensare in modo logico. Il ragazzo potrà aver imparato l'importanza di uscire spesso di casa per godersi meglio la vita, ma il suo attaccamento ad internet era ancora ancorato nella sua personalità. 
Deltamon: Lasciatelo stare. Ha bisogno di tempo per riprendersi. Comunque, devo dirvi una cosa importante...
Deltamon spiegò ai suoi amici cosa aveva scoperto Coen prima della distruzione del suo tablet. L'informazione si rivelò preziosa per gli eroi, ma c'era comunque un problema: come avrebbe fatto a centrare un ingranaggio che si muoveva a velocità sovrumana? Era una prova impossibile da superare senza il tablet di Coen. Come avrebbero potuto i Digiprescelti prevedere i movimenti del diabolico oggetto a occhio nudo? Be, di certo la vista di un umano può far ben poco in questa situazione...ma se si tratta di un Digimon in particolare?
Hui: Ci serve un Digimon dotato di una mira infallibile e riflessi rapidi.
Brachiomon: E dove lo troviamo? Neppure se mi alzasi su 2 gambe riuscirei a notarlo.
???: Non c'è bisogno che mi cerchiate...sono già qui.
I Digiprescelti e i Digimon si voltarono rapidi per capire chi aveva parlato dietro le loro spalle. Si stupirono nello scoprire che si trattava proprio di lui...
Takao: Ghilliedhumon? Sei proprio tu?
Ghilliedhumon: Dire di si. Conosci un'altro Digimon che assomiglia ad un cespuglio?
Johan: Sei davvero in grado di anticipare i movimenti del Black Gear?
Ghilliedhumon: Certo, ma i miei proiettili non sono abbastanza potenti da oltrepassare la barriera elettrica, a differenza degli attacchi dei vostri Digimon. 
MetalGreymon: Ci bastano i tuoi occhi, penseremmo noi a fare il resto! Avvertirci quando dobbiamo sparare, ok?
Ghilliedhumon: Va bene. 
MetalGreymon e gli altri Digimon rimasero in immobili, attendendo con pazienza il segnale per scagliare i loro attacchi. Ghilliedhumon doveva rimanere assolutamente concentrato per riuscire ad individuare lo sfuggevole ingranaggio, tutto il contrario dei ragazzi che non riuscivano a trattenere l'ansia di essere colpiti da un fulmine. L'ammasso elettrico era sempre più vicino...sempre più inesorabile e implacabile. Il tempo si stava stringendo, ma alla fine...
Ghilliedhumon: Fuoco!
I Digimon scagliarono i loro attacchi non appena udirono il segnale. L'esplosione fu così violenta da scuotere il cielo e la terra, ma cosa più importante fu in grado di annientare il Black Gear. La sua distruzione causò la scomparsa dell'ammasso e il ripristino della Foresta Dynamo, che in poco tempo si era riappropriata della sua energia. I Digimon elettrici emisero scintille di gioia sapendo che la loro casa non era andata perduta
Thunderballmon 2: Evvia! La Foresta Dynamo è salva!
Thunderballmon 1: Hip hip hurra per i Digiprescelti! Hip hip hurra! Hip hip hurra!
Aaron: Piano con quelle scintille, non voglio finire fulminato!
Dingo: Questo si che è sprizzare energia da tutti i pori! Hahaha!
Raidramon: É il nostro modo per dire "grazie"! Non vi saremo riconoscenti abbastanza per tutto quello che avete fatto.
Takao: Figuratevi, abbiamo fatto solo il nostro dovere!
Rebecca: In realtà, il merito è tutto di Ghilliedhumon. Se non fosse stato per lui, non c'è l'avremmo mai fatta.
Johan: Rebecca ha ragione...sei stato molto fondamentale, Ghilliedhumon. Ma perché sei qui? Ci hai forse seguito?
Ghilliedhumon: Be, in un certo senso...si. É stato il discorso di Coen a motivarmi a farlo. 
Coen: Anche a me piacerebbe stare tutto il giorno nella mia camera a giocare ai videogiochi, ma mi spaventerebbe l'idea se restassi segregato per sempre. 
Ghilliedhumon: Digiworld è così piena di pericoli, ma anche di meraviglie mai viste prima e vorrei vederle tutte. Non mi va più di stare rinchiuso tutta la vita nella palude...voglio cambiare vita. Magari, facendo un passo alla volta...oggi ho dovuto assaporare troppe emozioni.
Takao: Be, sono felice per te, amico! Ti auguro buona fortuna per i tuoi nuovi propositi!
Ghilliedhumon: Grazie infinite. Sopratutto a te, caro Coen...Coen?
Coen: No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no...perché? Perché?
Ghilliedhumon: Che gli prende?
Takao: Emmm...nulla di che. Sta dando i numeri perché il suo tablet è andato, letteralmente, a farsi friggere...
Coen: Il mio tablet...il mio adorato tablet. No, no, no...perché?
Ghilliedhumon: Come lo capisco...anch'io mi sentirei perso senza la mia "Bellota".
Aaron: Hai dato un nome al tuo fucile? Roba da matti.
Salamon: A me piace come idea! Potremmo trovare un nome al tuo Digivice, che ne pensi?
Aaron: Oh, mi pare un'idea splendida. Che ne dici se lo chiamiamo..."Fido"?
Salamon: Carino, però avrei pensato a qualcosa tipo...
Aaron: Ero sarcastico, se non te ne fossi accorta.
Un'altra minaccia era stata sventata dal coraggio dei Digiprescelti, sebbene avrebbero dovuto vedersela con la crisi di Coen. Come farà il ragazzo a sopravvivere senza tablet? Deltamon riuscirà ad abituarsi all'idea di non poter più entrare in un comodo dispositivo elettronico?
Testa Scheletrica di Deltamon: GROOOOOOOOOOOAAAAAAAARRRRRRRRRRR!!!
Testa Metallica di Deltamon: Hihihihi! Se non avessi la risata facile, piangerei in questo momento! Ed ora come faremmo senza tablet? Hihihihihihihi!
Testa Scheletrica di Deltamon: GRRRRRRRR!!! Roooooaaaaarrrr!!!
Deltamon: Fate silenzio! Non metteteci anche voi! Argh!
Coen: Il mio tablet...no, no, no. Ma perché?
Sarebbe meglio finirla qui. Forse nel prossimo capitolo si calmeranno...spero.

giovedì 4 gennaio 2024

Digimon Next Adventure - Capitolo 56: Lo sfuggevole Ghilliedhumon

I Digiprescelti e i loro Digimon erano diretti ad Oasis City per placcare la loro sete, scoprendo in seguito che la sorgente dell'oasi era quasi prosciugata. Dopo aver tentato inutilmente di cercare l'acqua scavando, i nostri decisero alla fine di seguire il piano di Ponchomon: ballare per evocare la pioggia. Contro ogni previsione, l'idea aveva funzionato e i nostri eroi poterono dissetarsi prima di ricominciare il loro viaggio.

Takao, Agumon e i loro amici si erano lasciati alle spalle il rovente deserto per dirigersi verso la Palude Melmosa, un luogo ben ombreggiato e tranquillo. L'acqua, sebbene sia verde e un po' appiccicosa, era comunque potabile per chiunque, sia per Digimon che per gli esseri umani. Il clima della zona ha permesso ai Digimon acquatici di prosperare, divenendo col tempo più numerosi dei Digimon Pianta e Insetto. Tra tutte le creature digitali che abitano la palude, però, bisogna stare molto attenti a MoriShellmon. Questo gigantesco mollusco, infatti, possiede un'indole aggressiva e attaccherà chiunque avesse il coraggio di profanare il suo territorio. I nostri eroi non dovevano fare altro che muoversi con estrema cautela, seguendo attentamente le indicazioni della loro guida.
Xiquemon: In questa zona non sono presenti MoriShellmon, possiamo proseguire.
Pierre: Magnifique! Però...urgh! Tutta questa umidità non fa bene al mio ciuffo...e rischio anche di sporcarmi i vestiti!
Xiquemon: Se riusciamo ad accelerare il passo, forse riusciremo ad uscire da questo posto in men che non si dica. Abbi pazienza, Pierre.
Pierre: Pardonne-moi, mon ami. É la prima volta che visito una palude e non mi ero mai immaginato che possa essere così bagnata.
Dingo: Dei molluschi troppo cresciuti si aggirano da queste parti e tu ti preoccupi di bagnarti? Stiamo messi bene!
Pierre: Mi permetto di dissentire. Se ci bagniamo poi ci ammaliamo e non potremmo essere in grado di viaggiare. Ed è stata una fortune se Takao non è peggiorato.
Takao: E si! Sono più sano di un pesce e il raffreddore mi è quasi passato...sniff!
Gizamon: Non è stato prudente ballare sotto la pioggia...non sei mica un Digimon acquatico come il sottoscritto.
Agumon: Ti devi riscaldare, Takao. Con una Baby Meteora posso accendere il fuoco necessario per...
Xiquemon: No, non farlo! Non è saggio appiccare il fuoco da queste parti, potresti attirare un MoriShellmon! 
Takao: Davvero? Che seccatura! Be, pazienza. In fondo, è meglio essere raffreddati che essere divorati da...daaaaaaa...aaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAA...
Agumon: Ho ho! Sta arrivando!
Takao: AAAAAAAAAAA...AAAAATTTTTTTTTTTCCCCCCIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!
Dingo: Hey! Attento a dove starnutisci!
Takao: Scusa...sniff! Non lo fatto apposto.

RRRRRRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRR!!!!

Takao: Gulp! Cos'è stato?!
Dingo: Ah, non ne idea...però, so che è colpa tua!
Dall'acqua della palude uscì fuori qualcosa di davvero mostruoso, che somigliava ad un sacco ad una piccola montagna verde piena di punte. In realtà, si trattava di un enorme conchiglia a spirale, che fungeva da casa alla bestia che si trovava all'interno di essa. I nostri amici aveva capito 2 cose in quel momento: erano entrati nel territorio di un MoriShellmon...ed ora erano nei guai.
MoriShellmon: RRRRAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRR!!! Chi osa disturbare il mio sonno di bellezza?!
Dingo: Sonno di bellezza? Ti ci vorrebbe il letargo, caso mai. 
Johan: I nostri Digimon non sono in grado di lottare con tutta questa melma appiccicosa sotto i piedi...sarebbe meglio scappare!
MoriShellmon: Oh no! Nessuno mette piede nel mio territorio senza pagarne le conseguenze! Nebbia Paludosa!
Agumon: Takao, cosa sta succedendo? La palude sembra...viva!
Takao: Non ne ho idea, Agumon! Che razza di tecnica ha usato? 
Dalla bocca del Digimon uscì fuori una nebbia densa e avvolgente, grazie al quale riuscì a bloccare i Digiprescelti e i loro Digimon in un incubo illusorio. Alberi parlanti, mostri alati, creature degli abissi...nessuno di loro era reale, eppure erano abbastanza convincenti da confondere e disorientare Takao e gli altri. I loro Digimon provarono a fare qualcosa, ma purtroppo i loro attacchi non furono in grado di danneggiare in alcun modo quelle immagini terrificanti.
Takao: Non ci sto capendo nulla! Qui ci vuole il Digivice...
MoriShellmon. Digimon Mollusco di Livello Campione. Tipo Dati. Questo Digimon abita solo nelle paludi e può diventare aggressivo se si entra nel suo territorio. La sua Nebbia Paludosa è in grado di creare illusioni.
Takao: Questo spiega tutto questo...ma come ne usciamo vivi?
Johan: Lasciate fare a me, forse con la diplomazia riesco a farlo ragionare.
Liollmon: Non sarebbe meglio combattere?
Johan: Siamo entrati nel suo territorio, è comprensibile che sia di cattivo umore.
Liollmon: Ma ciò non giustifica il fatto che ci voglia uccidere!
Johan: Lasciatemi provare, ok?
Liollmon: Uff...d'accordo! ("Credevo che avesse imparato la lezione, l'ultima volta...")
Johan: Emmmm...signor MoriShellmon? Siamo veramente dispiaciuti che abbiamo messo piede nella vostra casa senza permesso. Per cortesia può far sparire la nebbia? Così c'è ne andiamo via subito e non la disturbiamo più.
MoriShellmon, che era troppo arrabbiato per prestare ascolto alle parole di Johan, carico frontalmente il ragazzo per divorarlo, ma all'improvviso...
BAAAAAAAAAAAAAAAAAAMMMM!
Si udì uno sparo in mezzo alla vegetazione. I presenti rimasero immobili, come se quel proiettile fosse destinato ad uno di loro. Tuttavia, il cecchino, chiunque fosse, non voleva colpire niente che fosse in grado di muoversi...a parte il ramo di un albero che si scuoteva a causa del disordine. Il ramo cascò sulla testa di MoriShellmon, il quale crollò per terra stordito e dolorante. Non c'è da sorprendersi se questa creatura preferisca passare la sua vita dentro il suo guscio, piuttosto che esporre il suo fragile corpo ai nemici.
MoriShellmon: Ohi! Ohi! Oooooohi...
Dingo: Ora te ne puoi ritornare a nanna, compare! In quanto a te, che razza di idea era quella di discutere con questo tipo?
Johan: Lo ammetto...non è stato un piano molto ingegnoso. Però...
Johan non riuscì a finire la frase, perché la sua attenzione si spostò verso un cespuglio. Attraverso di esso riuscì a scorgere uno strano bagliore...degli occhi gialli. Johan e gli altri sì misero in posizione, preoccupati di affrontare un'altro avversario, forse ben più pericoloso di MoriShellmon. Il Digimon dentro il cespuglio rimase immobile e impassibile, come se stesse studiando il comportamento e le reazioni dei Digiprescelti e degli altri Digimon. In seguito, fece uscire la sua mano per fare segno ai ragazzi di seguirlo.
Takao: Voi che dite? Ci possiamo fidare?
Agumon: Preferisci rimanere un'altro minuto di più con lui?
MoriShellmon: Ooooooooooooohi...
Takao: Ok, siamo tutti d'accordo! Seguiamolo!
I nostri eroi seguirono il misterioso soccorritore, che li guidò verso un sentiero stretto e sicuro, dove i predatori non avevano il coraggio di attraversare a causa dei rovi. Fortunatamente, nessuno di loro si ferì durante il cammino, giungendo così davanti al rifugio senza neanche un graffio. La quercia-casa, così viene chiamata, era un luogo un po' disordinato, pieno di foglie di ogni grandezza e cortecce fuori posto. Solo una creatura della natura sarebbe in grado di dormirci, specie se vuole evitare compagnie sgradite.
Pierre: Parbleu! Che macello da queste parti!
Dingo: A me non dispiace...si sta bene. E poi ho visto case peggiori in vita mia.
Johan: Aspettate! Non vedo più il Digimon che ci ha aiutati...dov'è sarà finito? 
Dingo: É come se si fosse volatilizzato nel nulla...però, ha giudicare dai suoi passi lenti, non credo che sia andato molto lontano.
???: Infatti sono sopra di voi.
Takao: Oh, capperi! EEEEEETTTTTTCCCCCIIIIIIUUUUUU!!!
???: Ti prego, non starnutire di nuovo.
Takao: Sniff...scusa. Ma...ma tu chi sei?
???: Solo un Digimon che vuole vivere tranquillo in questa palude. Di questi tempi, è facile imbattersi in mostri feroci e in ospiti inattesi. Datemi un secondo, scendo subito.
Il misterioso Digimon fece un leggero balzo e atterrò per terra propria al centro del rifugio. Il suo aspetto era insolito...ricordava un cespuglio con le gambe dotato di 3 corna. La sua arma era una specie di fucile arboricolo, dove al suo interno abitavano 2 strani pennuti, forse non dei veri Digimon ma comunque delle creature nate nel mondo digitale. Un Digimon del genere è per lo più sconosciuto a Digiworld, perché preferisce nascondersi in mezzo alla vegetazione per sfuggire ai nemici e ai curiosi. Sebbene sia generalmente calmo, può diventare pericoloso con chiunque minacciasse la sua casa o la palude in generale. Tuttavia, se siete amici della natura, Ghilliedhumon non vi sparerà...almeno per il momento, forse. Vi basta sapere che è un tipo imprevedibile.
Ghilliedhumon: Io sono Ghilliedhumon, molto piacere. Ero passato per caso da quelle parti per cercare delle bacche, ma non mi sarei mai aspettato di incontrare degli essere umani.
Takao: Già, chi l'avrebbe detto? Sniff!
Johan: Ghilliedhumon, ti ringraziamo per averci aiutati.
Takao: Già, il tuo aiuto è stato provvidenziale.
Ghilliedhumon: Non c'è bisogno che mi ringraziate. Ve lo detto, ero lì per caso...e poi avevo i miei dubbi se salvarvi o meno.
Takao: Cosa vorresti?
Ghilliedhumon: Oh, nulla di che...era solo un mio pensiero. Sarebbe il caso di conoscerci un po' meglio, non vi pare? Prego, accomodatevi sul cespuglio di foglie...vi garantisco che è molto comodo.
Takao: Se lo dici tu...
I Digiprescelti raccontarono a Ghilliedhumon il motivo del perché erano giunti a Digiworld, raccontando per filo e per segno i dettagli della loro missione. Ghilliedhumon rimase perplesso e interessato dalla loro storia, al tal punto che stava quasi per fidarsi di loro. Egli, infatti, era una creatura schiva che faceva fatica a fidarsi degli estranei, sdegnando perfino l'idea di stringere amicizia con i Digimon che vivevano nella palude. Era un misantropo, su questo non c'erano dubbi, ma almeno non era cattivo ed era in grado di fare la cosa giusta al momento opportuno.
Rebecca: Però...deve essere dura vivere da solo. Non ti andrebbe di socializzare con qualcuno? Nella palude non possono esserci solo Digimon ostili.
Ghilliedhumon: Questo lo so, ma...non ne ho voglia. Sono nato e cresciuto con l'idea che il mondo digitale è un posto pericoloso per i Digimon come me. Come ha detto Dingo prima, non sono un grande corridore...basta guardare le mie gambe tozze e buffe. L'unica cosa che posso fare è mimetizzarmi con l'ambiente circostante e aspettare che il pericolo sia passato. Se uscissi dalla palude sarei esposto a molti pericoli...e io non voglio morire in modo violento. Oltretutto, mi domando...perché vi ho aiutato? Chi mi dice che non siete cattivi?
Agumon: Non lo siamo per niente!
Takao: Giusto! Noi non cerchiamo guai! E comunque, non dovresti avere paura di tutto: ci sono un sacco di cose interessanti da vedere a Digiworld.
Xiquemon: Concordo! Perfino il mondo umano è pieno di sorprese.
Rebecca: Certo, i rischi non possono di certo mancare...ma cosa otterresti a stare chiuso in casa? 
Ghilliedhumon: Mmmmm...
Coen: Io ti capisco, Ghilliedhumon...fino ad un certo punto. Anche a me piacerebbe stare tutto il giorno nella mia camera a giocare ai videogiochi, ma mi spaventerebbe l'idea se restassi segregato per sempre. Sai, il mio obiettivo nella vita era...scoprire un mondo nuovo. Ricominciare da capo diventando una persona diversa da adesso. Ora che sono a Digiworld, posso finalmente realizzare il mio sogno...anche se una parte di me ne è piuttosto contrariata.
Takao: Non ci avevi mai raccontato di questo...
Coen: E mai mi sarei aspettato di rivelarlo in giro.
Di solito, Coen è abbastanza riservato e incline a non rivelare niente della sua vita privata. Tuttavia, sentiva il dovere di far capire al Digimon i suoi sbagli. Sapeva bene che Ghilliedhumon rappresentava il riflesso di ciò che sarebbe stato se fosse rimasto nel mondo reale, chiuso nella sua stanza senza avere la voglia di uscire. Grazie all'esperienze vissute nel mondo digitale, Coen era riuscito a guadagnare un po' di fiducia in se stesso e ad apprezzare le molte sorprese della vita. Ghilliedhumon, però, rimase fermo nelle sue convinzioni...
Ghilliedhumon: Io sto bene dove sono, questo lo dovete accettare. Non posso abbandonare la mia casa, non vivrei molto se fossi lontano da essa...
Dingo: E allora? Tanto vale vivere meno ma bene, piuttosto che vivere a lungo e male!
Ghilliedhumon: Basta. Non potete decidere per me. Mi dispiace, ma tra qualche ora dovete andarvene via da qui.
Gizamon: Temo che lo hai irritato, capo.
Dingo: Già, così sembra...
Coen: Oh, Ghilliedhumon...

Qualche ora dopo essersi allontanati dalla Palude Melmosa...
Agumon: Che tipo strano quel Ghilliedhumon!
Takao: Già, strano e molto triste. É terribile avere paura del mondo in questo modo...
Johan: É vero, ma è la sua scelta e bisogna rispettarla. Forse...alcuni Digimon necessitano di vivere così.
Coen:...
Deltamon: Va tutto bene, Coen?
Coen: Si...credo di si. E solo che...
Deltamon: Lo so. Sei preoccupato per Ghilliedhumon, dico bene? É meglio se non ci pensi...abbiamo altro a cui pensare.
Coen: Forse hai ragione...Uh?
Deltamon: Cosa c'è, adesso?
Coen: Niente...credevo di aver visto qualcosa laggiù. Me lo sarò immaginato...
Invece no. In quel momento, un'ombra misteriosa stava seguendo i Digiprescelti, cercando di seguirli da lontano con passo lento e felpato. Cosa vorrà da loro? Che intenzioni avrà in mente? Probabilmente ne sapremo di più la prossima volta...