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giovedì 4 gennaio 2024

Digimon Next Adventure - Capitolo 56: Lo sfuggevole Ghilliedhumon

I Digiprescelti e i loro Digimon erano diretti ad Oasis City per placcare la loro sete, scoprendo in seguito che la sorgente dell'oasi era quasi prosciugata. Dopo aver tentato inutilmente di cercare l'acqua scavando, i nostri decisero alla fine di seguire il piano di Ponchomon: ballare per evocare la pioggia. Contro ogni previsione, l'idea aveva funzionato e i nostri eroi poterono dissetarsi prima di ricominciare il loro viaggio.

Takao, Agumon e i loro amici si erano lasciati alle spalle il rovente deserto per dirigersi verso la Palude Melmosa, un luogo ben ombreggiato e tranquillo. L'acqua, sebbene sia verde e un po' appiccicosa, era comunque potabile per chiunque, sia per Digimon che per gli esseri umani. Il clima della zona ha permesso ai Digimon acquatici di prosperare, divenendo col tempo più numerosi dei Digimon Pianta e Insetto. Tra tutte le creature digitali che abitano la palude, però, bisogna stare molto attenti a MoriShellmon. Questo gigantesco mollusco, infatti, possiede un'indole aggressiva e attaccherà chiunque avesse il coraggio di profanare il suo territorio. I nostri eroi non dovevano fare altro che muoversi con estrema cautela, seguendo attentamente le indicazioni della loro guida.
Xiquemon: In questa zona non sono presenti MoriShellmon, possiamo proseguire.
Pierre: Magnifique! Però...urgh! Tutta questa umidità non fa bene al mio ciuffo...e rischio anche di sporcarmi i vestiti!
Xiquemon: Se riusciamo ad accelerare il passo, forse riusciremo ad uscire da questo posto in men che non si dica. Abbi pazienza, Pierre.
Pierre: Pardonne-moi, mon ami. É la prima volta che visito una palude e non mi ero mai immaginato che possa essere così bagnata.
Dingo: Dei molluschi troppo cresciuti si aggirano da queste parti e tu ti preoccupi di bagnarti? Stiamo messi bene!
Pierre: Mi permetto di dissentire. Se ci bagniamo poi ci ammaliamo e non potremmo essere in grado di viaggiare. Ed è stata una fortune se Takao non è peggiorato.
Takao: E si! Sono più sano di un pesce e il raffreddore mi è quasi passato...sniff!
Gizamon: Non è stato prudente ballare sotto la pioggia...non sei mica un Digimon acquatico come il sottoscritto.
Agumon: Ti devi riscaldare, Takao. Con una Baby Meteora posso accendere il fuoco necessario per...
Xiquemon: No, non farlo! Non è saggio appiccare il fuoco da queste parti, potresti attirare un MoriShellmon! 
Takao: Davvero? Che seccatura! Be, pazienza. In fondo, è meglio essere raffreddati che essere divorati da...daaaaaaa...aaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAA...
Agumon: Ho ho! Sta arrivando!
Takao: AAAAAAAAAAA...AAAAATTTTTTTTTTTCCCCCCIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!
Dingo: Hey! Attento a dove starnutisci!
Takao: Scusa...sniff! Non lo fatto apposto.

RRRRRRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRR!!!!

Takao: Gulp! Cos'è stato?!
Dingo: Ah, non ne idea...però, so che è colpa tua!
Dall'acqua della palude uscì fuori qualcosa di davvero mostruoso, che somigliava ad un sacco ad una piccola montagna verde piena di punte. In realtà, si trattava di un enorme conchiglia a spirale, che fungeva da casa alla bestia che si trovava all'interno di essa. I nostri amici aveva capito 2 cose in quel momento: erano entrati nel territorio di un MoriShellmon...ed ora erano nei guai.
MoriShellmon: RRRRAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRR!!! Chi osa disturbare il mio sonno di bellezza?!
Dingo: Sonno di bellezza? Ti ci vorrebbe il letargo, caso mai. 
Johan: I nostri Digimon non sono in grado di lottare con tutta questa melma appiccicosa sotto i piedi...sarebbe meglio scappare!
MoriShellmon: Oh no! Nessuno mette piede nel mio territorio senza pagarne le conseguenze! Nebbia Paludosa!
Agumon: Takao, cosa sta succedendo? La palude sembra...viva!
Takao: Non ne ho idea, Agumon! Che razza di tecnica ha usato? 
Dalla bocca del Digimon uscì fuori una nebbia densa e avvolgente, grazie al quale riuscì a bloccare i Digiprescelti e i loro Digimon in un incubo illusorio. Alberi parlanti, mostri alati, creature degli abissi...nessuno di loro era reale, eppure erano abbastanza convincenti da confondere e disorientare Takao e gli altri. I loro Digimon provarono a fare qualcosa, ma purtroppo i loro attacchi non furono in grado di danneggiare in alcun modo quelle immagini terrificanti.
Takao: Non ci sto capendo nulla! Qui ci vuole il Digivice...
MoriShellmon. Digimon Mollusco di Livello Campione. Tipo Dati. Questo Digimon abita solo nelle paludi e può diventare aggressivo se si entra nel suo territorio. La sua Nebbia Paludosa è in grado di creare illusioni.
Takao: Questo spiega tutto questo...ma come ne usciamo vivi?
Johan: Lasciate fare a me, forse con la diplomazia riesco a farlo ragionare.
Liollmon: Non sarebbe meglio combattere?
Johan: Siamo entrati nel suo territorio, è comprensibile che sia di cattivo umore.
Liollmon: Ma ciò non giustifica il fatto che ci voglia uccidere!
Johan: Lasciatemi provare, ok?
Liollmon: Uff...d'accordo! ("Credevo che avesse imparato la lezione, l'ultima volta...")
Johan: Emmmm...signor MoriShellmon? Siamo veramente dispiaciuti che abbiamo messo piede nella vostra casa senza permesso. Per cortesia può far sparire la nebbia? Così c'è ne andiamo via subito e non la disturbiamo più.
MoriShellmon, che era troppo arrabbiato per prestare ascolto alle parole di Johan, carico frontalmente il ragazzo per divorarlo, ma all'improvviso...
BAAAAAAAAAAAAAAAAAAMMMM!
Si udì uno sparo in mezzo alla vegetazione. I presenti rimasero immobili, come se quel proiettile fosse destinato ad uno di loro. Tuttavia, il cecchino, chiunque fosse, non voleva colpire niente che fosse in grado di muoversi...a parte il ramo di un albero che si scuoteva a causa del disordine. Il ramo cascò sulla testa di MoriShellmon, il quale crollò per terra stordito e dolorante. Non c'è da sorprendersi se questa creatura preferisca passare la sua vita dentro il suo guscio, piuttosto che esporre il suo fragile corpo ai nemici.
MoriShellmon: Ohi! Ohi! Oooooohi...
Dingo: Ora te ne puoi ritornare a nanna, compare! In quanto a te, che razza di idea era quella di discutere con questo tipo?
Johan: Lo ammetto...non è stato un piano molto ingegnoso. Però...
Johan non riuscì a finire la frase, perché la sua attenzione si spostò verso un cespuglio. Attraverso di esso riuscì a scorgere uno strano bagliore...degli occhi gialli. Johan e gli altri sì misero in posizione, preoccupati di affrontare un'altro avversario, forse ben più pericoloso di MoriShellmon. Il Digimon dentro il cespuglio rimase immobile e impassibile, come se stesse studiando il comportamento e le reazioni dei Digiprescelti e degli altri Digimon. In seguito, fece uscire la sua mano per fare segno ai ragazzi di seguirlo.
Takao: Voi che dite? Ci possiamo fidare?
Agumon: Preferisci rimanere un'altro minuto di più con lui?
MoriShellmon: Ooooooooooooohi...
Takao: Ok, siamo tutti d'accordo! Seguiamolo!
I nostri eroi seguirono il misterioso soccorritore, che li guidò verso un sentiero stretto e sicuro, dove i predatori non avevano il coraggio di attraversare a causa dei rovi. Fortunatamente, nessuno di loro si ferì durante il cammino, giungendo così davanti al rifugio senza neanche un graffio. La quercia-casa, così viene chiamata, era un luogo un po' disordinato, pieno di foglie di ogni grandezza e cortecce fuori posto. Solo una creatura della natura sarebbe in grado di dormirci, specie se vuole evitare compagnie sgradite.
Pierre: Parbleu! Che macello da queste parti!
Dingo: A me non dispiace...si sta bene. E poi ho visto case peggiori in vita mia.
Johan: Aspettate! Non vedo più il Digimon che ci ha aiutati...dov'è sarà finito? 
Dingo: É come se si fosse volatilizzato nel nulla...però, ha giudicare dai suoi passi lenti, non credo che sia andato molto lontano.
???: Infatti sono sopra di voi.
Takao: Oh, capperi! EEEEEETTTTTTCCCCCIIIIIIUUUUUU!!!
???: Ti prego, non starnutire di nuovo.
Takao: Sniff...scusa. Ma...ma tu chi sei?
???: Solo un Digimon che vuole vivere tranquillo in questa palude. Di questi tempi, è facile imbattersi in mostri feroci e in ospiti inattesi. Datemi un secondo, scendo subito.
Il misterioso Digimon fece un leggero balzo e atterrò per terra propria al centro del rifugio. Il suo aspetto era insolito...ricordava un cespuglio con le gambe dotato di 3 corna. La sua arma era una specie di fucile arboricolo, dove al suo interno abitavano 2 strani pennuti, forse non dei veri Digimon ma comunque delle creature nate nel mondo digitale. Un Digimon del genere è per lo più sconosciuto a Digiworld, perché preferisce nascondersi in mezzo alla vegetazione per sfuggire ai nemici e ai curiosi. Sebbene sia generalmente calmo, può diventare pericoloso con chiunque minacciasse la sua casa o la palude in generale. Tuttavia, se siete amici della natura, Ghilliedhumon non vi sparerà...almeno per il momento, forse. Vi basta sapere che è un tipo imprevedibile.
Ghilliedhumon: Io sono Ghilliedhumon, molto piacere. Ero passato per caso da quelle parti per cercare delle bacche, ma non mi sarei mai aspettato di incontrare degli essere umani.
Takao: Già, chi l'avrebbe detto? Sniff!
Johan: Ghilliedhumon, ti ringraziamo per averci aiutati.
Takao: Già, il tuo aiuto è stato provvidenziale.
Ghilliedhumon: Non c'è bisogno che mi ringraziate. Ve lo detto, ero lì per caso...e poi avevo i miei dubbi se salvarvi o meno.
Takao: Cosa vorresti?
Ghilliedhumon: Oh, nulla di che...era solo un mio pensiero. Sarebbe il caso di conoscerci un po' meglio, non vi pare? Prego, accomodatevi sul cespuglio di foglie...vi garantisco che è molto comodo.
Takao: Se lo dici tu...
I Digiprescelti raccontarono a Ghilliedhumon il motivo del perché erano giunti a Digiworld, raccontando per filo e per segno i dettagli della loro missione. Ghilliedhumon rimase perplesso e interessato dalla loro storia, al tal punto che stava quasi per fidarsi di loro. Egli, infatti, era una creatura schiva che faceva fatica a fidarsi degli estranei, sdegnando perfino l'idea di stringere amicizia con i Digimon che vivevano nella palude. Era un misantropo, su questo non c'erano dubbi, ma almeno non era cattivo ed era in grado di fare la cosa giusta al momento opportuno.
Rebecca: Però...deve essere dura vivere da solo. Non ti andrebbe di socializzare con qualcuno? Nella palude non possono esserci solo Digimon ostili.
Ghilliedhumon: Questo lo so, ma...non ne ho voglia. Sono nato e cresciuto con l'idea che il mondo digitale è un posto pericoloso per i Digimon come me. Come ha detto Dingo prima, non sono un grande corridore...basta guardare le mie gambe tozze e buffe. L'unica cosa che posso fare è mimetizzarmi con l'ambiente circostante e aspettare che il pericolo sia passato. Se uscissi dalla palude sarei esposto a molti pericoli...e io non voglio morire in modo violento. Oltretutto, mi domando...perché vi ho aiutato? Chi mi dice che non siete cattivi?
Agumon: Non lo siamo per niente!
Takao: Giusto! Noi non cerchiamo guai! E comunque, non dovresti avere paura di tutto: ci sono un sacco di cose interessanti da vedere a Digiworld.
Xiquemon: Concordo! Perfino il mondo umano è pieno di sorprese.
Rebecca: Certo, i rischi non possono di certo mancare...ma cosa otterresti a stare chiuso in casa? 
Ghilliedhumon: Mmmmm...
Coen: Io ti capisco, Ghilliedhumon...fino ad un certo punto. Anche a me piacerebbe stare tutto il giorno nella mia camera a giocare ai videogiochi, ma mi spaventerebbe l'idea se restassi segregato per sempre. Sai, il mio obiettivo nella vita era...scoprire un mondo nuovo. Ricominciare da capo diventando una persona diversa da adesso. Ora che sono a Digiworld, posso finalmente realizzare il mio sogno...anche se una parte di me ne è piuttosto contrariata.
Takao: Non ci avevi mai raccontato di questo...
Coen: E mai mi sarei aspettato di rivelarlo in giro.
Di solito, Coen è abbastanza riservato e incline a non rivelare niente della sua vita privata. Tuttavia, sentiva il dovere di far capire al Digimon i suoi sbagli. Sapeva bene che Ghilliedhumon rappresentava il riflesso di ciò che sarebbe stato se fosse rimasto nel mondo reale, chiuso nella sua stanza senza avere la voglia di uscire. Grazie all'esperienze vissute nel mondo digitale, Coen era riuscito a guadagnare un po' di fiducia in se stesso e ad apprezzare le molte sorprese della vita. Ghilliedhumon, però, rimase fermo nelle sue convinzioni...
Ghilliedhumon: Io sto bene dove sono, questo lo dovete accettare. Non posso abbandonare la mia casa, non vivrei molto se fossi lontano da essa...
Dingo: E allora? Tanto vale vivere meno ma bene, piuttosto che vivere a lungo e male!
Ghilliedhumon: Basta. Non potete decidere per me. Mi dispiace, ma tra qualche ora dovete andarvene via da qui.
Gizamon: Temo che lo hai irritato, capo.
Dingo: Già, così sembra...
Coen: Oh, Ghilliedhumon...

Qualche ora dopo essersi allontanati dalla Palude Melmosa...
Agumon: Che tipo strano quel Ghilliedhumon!
Takao: Già, strano e molto triste. É terribile avere paura del mondo in questo modo...
Johan: É vero, ma è la sua scelta e bisogna rispettarla. Forse...alcuni Digimon necessitano di vivere così.
Coen:...
Deltamon: Va tutto bene, Coen?
Coen: Si...credo di si. E solo che...
Deltamon: Lo so. Sei preoccupato per Ghilliedhumon, dico bene? É meglio se non ci pensi...abbiamo altro a cui pensare.
Coen: Forse hai ragione...Uh?
Deltamon: Cosa c'è, adesso?
Coen: Niente...credevo di aver visto qualcosa laggiù. Me lo sarò immaginato...
Invece no. In quel momento, un'ombra misteriosa stava seguendo i Digiprescelti, cercando di seguirli da lontano con passo lento e felpato. Cosa vorrà da loro? Che intenzioni avrà in mente? Probabilmente ne sapremo di più la prossima volta...

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