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lunedì 27 gennaio 2025

Digimon Next Adventure - Capitolo 100: Digimon Marziani

I nostri eroi si erano imbattuti nella stazione temporologica, un satellite artificiale con l'aspetto di un orologio a cucù dove vengono catalogati gli orari del mondo umano e di quello digitale. Lì avevano ritrovato i loro amici, Johan e Liollmon, e avevano fatto la conoscenza di Clockmon, il custode del satellite, che li aveva informati sulla paralisi del mondo reale. Fu un vero shock per i Digiprescelti, ma era una ragione in più per loro per cercare al più presto una soluzione...qualunque essa fosse.

Quanto tempo è durato il viaggio spaziale dei nostri eroi? Facendo bene i conti, probabilmente, ma non vorrei sbagliarmi...mezzo mese. In quel periodo di tempo, i Digiprescelti e i loro amici Digimon avevano visto con i loro occhi meraviglie e orrori inimmaginabili, alcuni dei quali erano in grado di mozzare il fiato e ampliare l'immaginazione. E non dobbiamo dimenticare i vari Digimon che avevano incontrato lungo il viaggio, creature sorprendenti che avevano imparato ad adattarsi in un ambiente cosmico. Un'avventura del genere non poteva considerarsi noiosa, ma era impensabile che potesse durare ancora a lungo...specie se a Digiworld il male aveva diffuso le sue radici dappertutto. Ormai esistevano solo 2 regole: sottomissione o distruzione. Cadere vittima delle tenebre o morire combattendo una guerra impossibile da vincere? Cos'era peggiore? Francamente non so la risposta...e non voglio saperla. In ogni caso, il mondo digitale era piombato nel caos e aveva bisogno dei suoi eroi alla svelta. Be, si...magari senza esagerare.

Bonk!

ShootingStarmon: Ouch! Hey! Amico, guarda dove voli!
Oblivimon: HDYCFVFUHJIUGYHIUFNRBVD!
Immagino possiate dedurre cosa abbia detto Oblivimon a quel Digimon, ma per ogni evenienza posso tradurvi la frase: "Perdonami, vado un po' di fretta...addio!". Era giustificato, doveva trovare alla svelta Coen e Deltamon, e riportarli insieme ai loro amici a Digiworld in vista per la battaglia finale contro Piedmon. Se si fosse sbrigato sarebbe riuscito ad arrivarci in un mese, sperando che la situazione non si fosse aggravata nel frattempo. Oltretutto, bisognava anche essere invisibili oltre che veloci...
MetalGarurumon: Quella botta non ci voleva...speriamo che il sistema di occultamento funzioni ancora. Mmmmm...pare tutto nella norma. Per il momento non corriamo rischi.
Johan: A meno che non ci multano per eccesso di velocità. Quel che ho detto può sembrare folle, ma ormai dobbiamo aspettarci di tutto da questa dimensione digitale.
Dingo: Tranquillo, compare...non ti prenderò in giro. In effetti, i Meteormon mi avevano avvertito che in alcuni sistemi vigila la polizia stellare.
Hailey: La polizia stellare? Chissà perché sono sorpresa...
MetalGarurumon: Se dovessimo incontrare uno di questi poliziotti dello spazio, lasciate parlare me. Non possono arrestarci se c'è in gioco il destino di Digiworld.
Johan: Speriamo bene. Non posso fare a meno di essere preoccupato per i nostri amici: Jijimon, Babamon, Locomon e tutti gli altri.
Liollmon: Chissà come stanno...
Takao: Io invece sto pensando a Piedmon e alla sua brutta faccia beffarda. Scommetto che in questo momento se la sta ridendo insieme ai suoi scagnozzi! Grrrrr...quanto mi fa rabbia! Ci vedo rosso!
Agumon: Anch'io! Guardate quel pianeta...è rosso come un pomodoro super succulento. Slurp!
Gizamon: Perché devi sempre vedere la vita in termini di cibo, Agumon?
Takao: Che razza di pianeta sarebbe?
Hui: Non dirmi che non hai mai sentito parlare di Marte, Takao!
Takao: Emmmm...non sono portato per la gastronomia.
Hui: Si dice astronomia!
Qui ci vuole un piccolo ripasso. Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra. Chiamato "pianeta rosso" per via del suo colore caratteristico causato dalla grande quantità di ossido di ferro che lo ricopre, Marte prende il nome dall'omonima divinità della mitologia romana, mentre la sua versione digitale viene chiamato così in onore di Marsmon. Numerose sono state le missioni verso Marte intraprese da diversi paesi per studiarne la geologia, l'atmosfera e la superficie, con circa metà delle missioni che sono risultate degli insuccessi costituiti da perdite e da vari inconvenienti tecnici. Al giorno d'oggi si è scoperto che sotto la superficie marziana sono nascoste vaste riserve di acqua liquida, la quale, probabilmente, ospita al suo interno dei microorganismi, ma dimostrarlo è pressoché impossibile. Attualmente non ci sono ancora prove che la vita sia effettivamente esistita sul pianeta rosso, ma se nel mondo reale potremmo non saperlo mai...almeno nel mondo dei Digimon ogni dubbio non è mai esistito. Infatti, non appena Oblivimon si era avvicinato all'atmosfera...
BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP!
Hailey: Cos'è questo rumore?
MetalGarurumon: Stiamo ricevendo una chiamata dal pianeta.
Hui: Devono possedere una tecnologia avanzatissima se sono riusciti ad individuarci.
Sunarizamon: Oh no! S-s-siamo spacciati! Che c-c-cosa f-f-facciamo?
MetalGarurumon: Innanzitutto, spegniamo il sistema di occultamento, ormai non ci serve più, e secondo...sarebbe il caso di rispondere alla chiamata. Non penso che gli abitanti di Marte siano ostili, ma è meglio essere cauti.
Aaron: Quindi è giusto che parlate voi...lo sappiamo, signore.
Il Sergente Maggiore rispose alla chiamata con il cuore carico di tensione, augurandosi nel frattempo che le cose non avrebbero preso una bruta piega. Oblivimon creò al suo interno uno schermo oleografico, per far vedere ai suoi amici che aspetto avevano gli abitanti di Marte. Il loro aspetto, com'era prevedibile, era decisamente alieno: corpi rosa ed esili, diversi tentacoli al posto delle gambe, dei busti inesistenti che fanno anche da collo alla lunghe teste, sormontate da dei cervelli viola di dimensioni notevoli. In effetti, erano un tantinello inquietanti, addirittura poco rassicuranti. Johan ebbe giustamente dei dubbi a riguardo, così prese in mano il Digivice per analizzare quegli strani Digimon. 
Vademon. Digimon Alieno di Livello Evoluto. Tipo Virus. Proviene dallo spazio, ma alcune voci dicono che sia nato dal seme di una pianta. Con il suo Bacio Volante è in grado di scatenare la furia del cosmo.
Hailey: Un Digimon alieno nato dal seme di una pianta? Questo mi ricorda un film che avevo visto per caso in un bar del Colorado. Come si chiamava? "L'invasione degli...ultracosi"? 
Hui: C'è lo dirai la prossima volta...ora non è il momento.
Vademon1: BZZZZZ...Parla il Centro Spaziale di Marte. I nostri sensori hanno rivelato la presenza del vostro mezzo di trasporto vicino al nostro pianeta.
MetalGarurumon: Qui è il Sergente Maggiore MetalGarurumon insieme al suo plotone. Spero possiate perdonare la nostra segretezza, ma abbiamo le nostre ragioni per nasconderci. Non vogliamo crearvi guai, siamo qui solo per prelevare un umano e il suo Digimon. Chiediamo il permesso di atterrare.
Vademon1: Permesso accordato.
Vademon2: Tanto sapevamo già del vostro arrivo.
MetalGarurumon: Davvero? Come fate a saperlo?
Vademon2: Dirigetevi al centro della città...lì incontrerete il Gran Generale Vademon. Vi spiegherà tutto lui. Passo e chiudo.
Aaron: Be, hai sentito, amico? É ora di atterrare.
Oblivimon: BHVGBGJSDHMBHFKNFMGFHBFGIU!
Oblivimon atterrò al centro della città, il luogo dove risiedevano vari Digimon extraterrestri. In realtà, gli abitanti di Marte erano originari di Digiworld, come tutti i Digimon, ma avevano deciso di trasferirsi su un altro pianeta per costruire una propria civiltà. Ognuno seguiva il proprio ruolo nella società, con i Vademon al vertice del potere. La loro intelligenza superiore e il loro particolare carisma li rendeva dei leader competenti, sebbene non al livello del Gran Generale Vademon, che era riconoscibile dal berretto da generale.
Gran Generale Vademon: Salute a voi, terrestri. Benvenuti sul pianeta Marte, la nostra meravigliosa casa. Io sono il Gran Generale Vademon, il numero 1 della mia specie, nonché unico leader di maggior importanza.
MetalGarurumon: Molto piacere. Spero possiate perdonarci se non ci presentiamo, ma mi pare di capire che sapete già abbastanza sul nostro conto.
Gran Generale Vademon: Non sbagliate, Sergente Maggiore MetalGarurumon: noi sappiamo ogni cosa su di voi...ed è da un sacco di tempo che vi stiamo cercando.
Il Gran Generale Vademon disse quella frase con un tono piuttosto minaccioso. Se non fosse stato per Rebecca, che in quel momento aveva letto la sua aura, sarebbe stato scambiato per un nemico o peggio per un alleato di Piedmon. Comunque, c'era un'altra persona che poteva testimoniare la sua innocenza...indovinate chi.
Coen: Ragazzi, siete qui, finalmente.
Rebecca: Coen! Eccoti qui!
Hui: Da quanto tempo non ci vedevamo, eh?
Coen: Anche troppo...in questo periodo sono stato molto in ansia.
Takao: Qui ci vuole un bel abbraccio di gruppo! Tutti addosso a Coen!
Un semplice gesto per dimostrare quanto sia grande e forte il legame che unisce i nostri eroi. Se consideriamo il fatto che erano stati separati per quasi un mese, era commovente vederli di nuovo insieme. Tuttavia, mancava ancora qualcuno all'appello...
Dingo: Hahaha! La banda è al completo! Ormai nulla può più fermarci, soci!
Gizamon: Aspetta un minuto, capo...manca ancora Deltamon!
Agumon: É vero! L'ultima volta che lo abbiamo visto era nel Continente di Web, a Digiworld, poi c'è stata quell'esplosione...siamo sicuri che sia ancora vivo?
Lalamon: Agumon...ssssssh! Un minimo di tatto!
Coen: Oh, è tutto a posto...non c'è motivo di preoccuparsi.
Johan: Sicuro di stare bene, Coen? Non deve essere stato facile vedere il tuo Digimon in quello stato, sopratutto quando...be...
Coen: Evitiamo di parlarne, ok?
Gran Generale Vademon: Per vostra informazione, il vostro amico Deltamon è ancora vivo.
Tutti: COSA?!
Per molto tempo, i nostri eroi avevano creduto che il loro compagno fosse stato distrutto dall'esplosione ultradimensionale, siccome aveva assunto una forma che era vulnerabile ai poteri della luce. Erano comprensibilmente sollevati di sapere che i loro dubbi erano infondati.
Gladimon: Oh, quale immensa letizia! Il nostro gruppo è al completo, stavolta per davvero! Diteci messere...dove si nasconde il nostro valoroso amico a 3 teste?
Gran Generale Vademon: Diciamo che...al momento è impossibilitato a muoversi.
Xiquemon: Cosa vorreste dire? Così ci fate preoccupare...
Coen: Sigh...conviene che ci seguite. In questo momento Deltamon si trova al Centro Spaziale.
Gran Generale Vademon: Ne approfitteremo per farvi fare un giro dentro la struttura. Consideratevi dei privilegiati.
Il Centro Spaziale è la struttura dove vengono conservati gli UFO, il mezzo di trasporto principale dei Vademon, e le varie invenzioni che hanno rivoluzionato la storia del pianeta rosso. Prendiamo ad esempio la trivella gigante radiocomandata, perfetta per forare il suolo marziano e scovare acqua potabile dal sapore un po' insolito; l'antenna capta pensieri, utile per leggere la mente degli esseri viventi; la sciabola laser, un'arma in grado di tagliare quasi ogni cosa; uno scudo protettivo attorno a Marte, denominato RedGuard, installato per impedire future invasioni; il satellite spia cosmico, in grado di viaggiare in ogni angolo dell'universo senza esaurire in fretta la sua batteria. La lista è bella lunga...
Hui: Wow...non ho parole! Guardate tutte queste invenzioni, sembrano uscite da un film di fantascienza!
Hailey: Sono...spaziali! Hehe!
Johan: Quindi è grazie a quel satellite che avete saputo del nostro arrivo, giusto?
Coen: Con quello speravamo di trovarvi in meno di 2 mesi, ma a quanto pare ci avete preceduto. Dovete ammettere che è sorprendente.
Gran Generale Vademon: Dici bene, terrestre! La nostra tecnologia è la più avanzata dell'universo...ed è a vostra disposizione. Digiworld è il nostro pianeta d'origine, non possiamo lasciarla in mano a Piedmon.
Takao: Grandioso! Scommetto che quel pagliaccio non si aspetterà un'invasione aliena! Posso pilotare un UFO?
Gran Generale Vademon: I nostri veicoli sono progettati per esseri guidati solamente dai Vademon...e comunque, non è ancora il momento di intervenire. Abbiamo in comune un nemico astuto e imprevedibile, capace di ribaltare le sorti della guerra in vari modi...bisogna essere cauti.
Vademon1: In questo momento stiamo attendendo istruzioni da Jijimon, il capo delle resistenza.
Vademon2: La sua saggezza può esserci molto utile per la battaglia finale. Se solo non fosse così smemorato...
Vademon1: A proposito...il casco recupera memoria non è ancora stato ultimato? Potremmo curarlo con quello.
Vademon2: Non ancora, ma forse stiamo a buon punto...credo.
Nel frattempo, Lalamon si avvicinò a Coen per sussurragli nell'orecchio una domanda molto delicata...
Lalamon: Coen...pssssssss! I Vademon sanno che Deltamon è la reincarnazione di Apokarimon?
Coen: Certo.
Lalamon: Davvero?! Per loro non è un problema?
Coen: Be, all'inizio mi avevano accusato di essere un servitore del caos e volevano rinchiudermi in una prigione di Giove, ma poi hanno cambiato idea quando gli ho rivelato che Deltamon è il mio Digimon. 
Agumon: É stato davvero così facile convincerli?
Gran Generale Vademon: La macchina della verità non mente...questo ragazzo è riuscito a domare la personificazione del caos. Davvero sorprendente!
Dingo: Certo che ne avete di diavolerie, eh?
Vademon2: Eccoci arrivati alla stanza F-24.
Vademon1: Qui dentro troverete il vostro amico.
Takao e gli altri entrarono in una delle tante stanze del Centro Spaziale, credendo di rincontrare il loro amico tricefalo, ma non fu così. In quella stanza c'erano solo 3 Vademon e uno strano oggetto che stava levitando dentro una grossa cupola. Qualunque cosa fosse sembrava molto importante, siccome quei Digimon la stavano monitorando con molto cura. Sunarizamon, spinto dalla curiosità, si avvicinò per vederlo meglio. Sembrava una specie di cristallo e dentro di esso c'era qualcosa...di vivo. Era microscopico, inoffensivo...e insolito.
Sunarizamon: Che c-c-c-c-c-cos'è q-q-q-q-q-questo? É i-i-i-i-i-inquetante!
Gizamon: Eccome!
Hailey: Voi dite? Io lo trovo abbastanza carico.
Salamon: Si, è adorabile!
Aaron: Sul serio? Voi siete proprio matte.
Pierre: Be, un bijou assai originale, dico io!
Johan: Ragazzi, questo non è un animaletto domestico o un gioiello da collezione! É solo un...un...Coen, che cos'è?
Coen non ebbe il coraggio di rispondere, era troppo turbato. Dopo qualche secondo di silenzio, però, riuscì ad aprir bocca. Ciò che disse fece rabbrividire i suoi amici e strinse il suo cuore in una morsa.
Coen: Quello è...Deltamon. Ad essere più precisi, si tratta dell'anima di Millenniumon.
Tutti: COSA?!
Una rivelazione davvero shockante, non credete? Millenniumon, l'incarnazione del caos, uno dei Digimon più potenti in assoluto...si era rimpicciolito. Per saperne di più a riguardo, dovete aspettare ancora un po'...e qualcosa mi dice che ci saranno altre sorprese per i Digiprescelti.

Nel frattempo, nella stanza Z-1, uno dei luoghi più segreti di Marte, 2 Vademon stavano ultimando la loro ultima opera scientifica...
Vademon3: Bene, molto bene...alla fine c'è l'abbiamo fatta! Dopo molti anni di lavoro e sacrifici, siamo finalmente riusciti a creare l'arma definitiva! 
Vademon4: Il suo immenso potere sarà di grande aiuto per i Digiprescelti, ma conviene metterlo alla prova.
Vademon3: Giusto qualche test, poi sarà pronto per entrare in azione. Il suo scopo è uno solo: annientare le forze del caos. L'abbiamo costruito proprio per questo, no?
Vademon4: Speriamo che il nucleo numero 1521 non si distrugga come i precedenti...
Vademon3: Tranquillo, stavolta useremo un nucleo autentico.
Vademon4: Davvero? Dove te lo sei procurato?
Vademon3: In un mercato clandestino di Venere, ma non dirlo ad anima viva. Piuttosto...sarebbe il caso di avviare la nostra creazione. DM-X...attivati!

VRRRRRRRRRRRR...VRRRRRRRR!!! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! 

Vademon4: Ma...che succede? Sembra che sia andato in tilt.
Vademon3: Forse è solo un piccolo cortocircuito...sarebbe il caso di spegnerlo. DM-X...disattivati!

KRRRRRRR...KRRRRRRRRRRR!!! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP!

Vademon3: N-non funziona! Non risponde ai commandi! 
Vademon4: Dobbiamo fermarlo prima che...

VRRRRRRRR!!! KRRRRRRR!!! BZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ!!!

Vademon: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!

Continua...

martedì 21 gennaio 2025

Digimon Next Adventure - Capitolo 99: La stazione temporologica

I Digiprescelti avevano finalmente incontrato il potente Apollomon, che era stato trasformato in una bestia feroce a causa di un Black Gear incastrato nel petto. I Digimon dei ragazzi e il Sergente Maggiore avevano provato a rimuoverlo, ma furono facilmente sconfitti dal dio del sole. Dianamon arrivò in tempo a soccorrere gli eroi e a liberare Apollomon, riuscendo a convincere quest'ultimo a fondersi con lei, così che possano vivere per sempre insieme come un unico Digimon: GraceNovamon. Ora che il sole era ritornato luminoso, non restava altro da fare per i nostri eroi che ritrovare i loro amici dispersi e salvare Digiworld dalle forze del male.

Il mondo digitale notò come Digiworld aveva assistito a molti terribili eventi: l'ascesa di Apokarimon, la nascita di molti Digimon malvagi e l'arrivo di calamità inspiegabili...ma nessuna era più terrificante dell'oscuramento del sole. Riempire il cuore di Apollomon con odio e rabbia, affinché trasformasse la sua dimora in una stella nera e glaciale...era questo il piano di Piedmon. Una dimostrazione di potere per diffondere paura e disperazione, per poi sottomettere con la forza qualsiasi Digimon sulla sua strada. Tuttavia, non era realmente pazzo, o almeno non così stupido da non comprendere l'impatto del sole sulla vita e sul clima. Infatti, se la situazione fosse peggiorata, Piedmon avrebbe rimosso il Black Gear dal petto di Apollomon, salvando così il mondo che aveva bramato per moltissimo tempo...ma qualcuno lo aveva anticipato. Dopo quasi un mese nella totale oscura, il sole era ritornato a splendere. Lo si poteva vedere laggiù all'orizzonte, non era un illusione...era l'alba di un nuovo giorno. I Digimon furono felici di sentire il calore della luce sui loro corpi...perfino i cattivi non poterono fare a meno di esserne sollevati.
Minotarumon: Qualcuno ha riacceso il sole? Evviva! Non ne potevo più di questo gelo...BRRRRRR!!!
Arukenimon: Questa è una di quelle rare volte in cui sono d'accordo con te, sottospecie di mucca. Mi chiedo, però, come sia possibile...
Minotarumon: Mmmmmmmmmmmmmmmmmmm...argh! Pensare fa male!
Arukenimon: Con quel cervello che ti ritrovi, non mi sorprendo.
Minotarumon: Uh? Che strano...il mare ha smesso di arrabbiarsi. Ha bevuto per caso della camomilla?
Arukenimon: No, idiota...sono state le onde elettromagnetiche generate dalla luna ad aver causato i maremoti, ma ora si è ristabilizzata! A quanto pare Dianamon ha deciso di rompere il suo giuramento per salvare Apollomon...dovevamo prevederlo.
Piedmon: Hai proprio ragione, mia raccapricciante e fidata alleata...ma che importanza ha? Del resto, anch'io mi ero stancato della fredda notte eterna. Ad ogni modo, siete riusciti a catturare i ribelli?
Minotarumon: Certo, capo! Però, non abbiamo ancora deciso se corromperli o spiaccicarli...
Piedmon: Avete carta bianca, amici...fateci quello che volete.
Arukenimon: Anche divorare i loro cervelli?
Piedmon: Che cosa ho appena detto? Mmmmm...sarebbe meglio inviare in giro qualche Soundbirdmon. Sento che la resistenza non è stata neutralizzata del tutto.
Arukenimon: Ne siete certo? Ormai non c'è più nessuno a Digiworld che vi possa fermare.
Piedmon: Che posso dirti, mia cara? Sono un Digimon molto previdente. Ora andate, questo clown ha bisogno di un po' di tempo da solo.
Arukenimon: Volentieri...avevo giusto voglia di mangiarmi per pranzo un Deramon bello grosso! Kekekeke!
Minotarumon: Io invece mi eserciterò al "lancio del Digimon". Oggi è la volta buona che batto il mio record! Huhuhuhu!
Quando i suoi tirapiedi lasciarono la stanza, Piedmon commentò in questo modo...
Piedmon: Che razza di capo sarei se non lascio divertire i miei scagnozzi? Ora torniamo al lavoro, non posso perdere altro tempo. La mia "sorpresa" non è ancora ultimata e quando sarà il momento...Hohohoho! HOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO!!!
Un sinistro soliloquio, una folle risata e una terribile "sorpresa"...c'è tutto il necessario per una storia dell'orrore. Non so cos'abbia in mente di fare Piedmon, ma qualcosa mi dice che il peggio deve ancora arrivare...di nuovo.

Nel frattempo, al di là del cielo, oltre i confini del Sistema Solare, Takao e i suoi amici avevano ripreso il loro incredibile viaggio nello spazio, ma con qualche "piccola precauzione". Ormai era chiaro che Piedmon aveva occhi ed orecchie dappertutto nel mondo digitale, e se era davvero così previdente come sembrava, probabilmente avrebbe inviato delle sentinelle nel vuoto cosmico per evitare altri guai...a patto che riesca a vederli. Forse ve lo siete scordato, ma Oblivimon, il Digimon che aveva accettato di accompagnare i nostri eroi nel loro viaggio, aveva il potere di rendersi invisibile, evitando così di farsi notare da occhi indiscreti. 
Takao: Sei davvero incredibile, Oblivimon! Anche i Chamelemon possono diventare invisibili, ma tu sei l'unico ha fare le cose in grande!
Oblivimon: VDRVJFDDFGVBHFGYBFRBTHUTNY!
Takao: Ha per caso detto "grazie"?
Hui: Hehe...penso di si. Comunque, pensate sia davvero una buona idea tenere il sistema di occultamento accesso?
MetalGarurumon: Affermativo, soldato. Non voglio avere altre sorprese spiacevoli durante il viaggio.
Hui: Anch'io vorrei viaggiare tranquillo, signore...ma bisognerebbe considerare lo spreco di energia che ne deriva. Oblivimon non potrà nascondersi per sempre.
MetalGarurumon: Lo so...per questo ho attivato la modalità di risparmio energetico. Ci muoveremo meno silenziosamente, ma almeno saremmo invisibili per moltissimo tempo.
Takao: Aspetta...Oblivimon può attivare la modalità di risparmio energetico? Mi sembra assurdo!
Dingo: Mai quanto quella cosa laggiù, compare! Si può sapere cosa cavolo è?
Be, aveva tutta l'aria di essere un satellite artificiale dalla forma alquanto bizzarra. Sembrava una specie di orologio a cucù. Avete presente, quel dispositivo per misurare il tempo che segnala il passaggio delle ore con l'uscita del modello di un uccellino dalla cassa dell'orologio stesso, accompagnata da un suono che imita il caratteristico verso del cuculo? Credo che al giorno d'oggi siano considerati rari...e quel "satellite a cucù", se è cosi che bisognava considerarlo, lo era di sicuro. 
Dingo: Il tipo che la costruita deve avere qualche rotella fuori posto, per mille canguri!
Aaron: "Qualche rotella", Dingo? Io credo che abbia bisogno di farsi vedere da un meccanico.
Hui: Vuoi dire da uno psichiatra.
Aaron: Si, come ti pare, saputello.
MetalGarurumon: Basta discutere, truppa! Sapete benissimo perché siamo qui: recuperiamo i nostri compagni e filiamocela via di qui.
Aaron: Procedendo con cautela, presumo.
MetalGarurumon: Affermativo. Ora andiamo!
Senza ulteriori indugi e timori, i nostri eroi entrarono dentro lo strano satellite, mentre Oblivimon rimase fuori ad aspettarli pazientemente. Dopo aver varcato la soglia, si resero conto che il grosso apparecchio era suddiviso in varie stanze, ed ognuna di esse era piena di orologi, tutti diversi e di vario tipo. Alcuni erano appesi al muro o al soffitto, mentre la maggior parte era rimasta per terra ad accumulare polvere. I Digiprescelti e i loro amici Digimon rimasero a contemplare l'immenso disordine per qualche secondo, finché...
???: Takao? Agumon? Ragazzi, siete voi?
Agumon: Chi va là? Siete dei nemici?
???: Nemici? Se non fossi tuo amico, ti avrei già divorato.
Takao: Ma tu sei...Liollmon! E c'è anche Johan!
Johan: É proprio il caso di dire...che ne è passato di tempo, eh?
Liollmon: Ci siete mancati, ragazzi.
Takao corse di fretta per abbracciare affettuosamente Johan, anche Agumon fece la stessa cosa con Liollmon. Ovviamente, anche i loro amici erano molto felici di rivederli.
Rebecca: Che gioia rivedervi! Vi abbiamo cercato a lungo...
Lalamon: Non potete immaginare cos'abbiamo passato. Siamo sopravvissuti ai meteoriti, alle supernove, ai buchi neri...
Gizamon: E ai Digimon cattivi, quelli non mancano mai.
Salamon: E siamo riusciti a riaccendere il sole! Si!
Dingo: Insomma, vi siete persi un sacco di cose interessanti, compari. Perdonateci se siamo arrivati in ritardo.
Johan: Non importa. Einstein dice che il tempo è relativo, giusto? Forse non siete voi in ritardo, ma noi in anticipo.
Johan non era un tipo da battuta divertente, ma in quel momento voleva cogliere l'occasione per strappare qualche risata...o almeno a provarci. Non fu un grande successo...
Takao: Emmmm...cosa significa relativo?
Aaron: Da quando ti piace fare il comico?
Pierre: Excusez-moi, Johan...credo di non aver capito.
Almeno poteva contare su qualcuno dotato di intelletto.
Hui: Hahahahahahaha!
Takao: Sicuro di sentirti bene, Hui?
Hui: Ma dai, ragazzi! É del tutto logico! Sono davvero l'unico ad aver capito la battuta?
???: Hehehe! Non proprio, ragazzino! Se vuoi posso spiegarlo io ai tuoi amici.
Gli eroi si voltarono e videro davanti a loro un Digimon avvicinarsi, e indovinate un po'...aveva l'aspetto di un grosso orologio. L'unica caratteristica che lo rendeva meno ovvio agli occhi degli altri era il fantoccio attaccato alla cima del suo corpo robotico.
Johan: Ragazzi, lui è Clockmon, il custode della stazione temporologica.
Clockmon: Molto piacere. Johan mi ha parlato tanto di voi, ma non mi aspettavo di incontrarvi. Sapete, non ricevo molte visite.
Pierre: Ah, non ne dubito, mon ami.
Hailey: Una stazione temporologica? Cosa sarebbe?
Clockmon: Ve lo spiego subito.
Clockmon mostrò ai nostri eroi una stanza molto speciale, ben diversa dalle altre. Gli orologi appesi al muro erano disposti in ordine alfabetico e ognuno di loro era contraddistinto da una targhetta esplicativa, in cui era scritto il nome di un luogo, reale o digitale. Questi orologi, infatti, mostravano l'ora corrente di diversi paesi, isole, continenti e realtà alternative. Potete immaginare che erano un numero quasi incalcolabile. Vi faccio qualche esempio: in America sono solo le 17:00, ma sono le 23:00 in terra italiana; il primo è 6 ore indietro rispetto al secondo. Poi c'è il mondo digitale, il cui tempo scorre molto lentamente: un giorno a Digiworld corrisponde alla durata di un minuto sulla Terra. In altre dimensioni, invece, il tempo sembra essersi fermato o addirittura non essere mai esistito; L'Area Oscura era uno di quei "mondi senza tempo", come dimostravano le lancette ferme dell'orologio che lo rappresentava.
Rebecca: Quindi questo satellite sarebbe una specie di deposito in cui sono catalogati gli orari del mondo reale e digitale?
Clockmon: Esattamente, signorina! In quanto custode ho il compito di controllare che questi orologi funzionino correttamente e di aggiustarli quando si rompono. Non è un lavoro emozionante, lo so, ma qualcuno lo deve pur fare...e francamente, nessun Digimon è in grado di farlo meglio del sottoscritto. Non so se mi spiego, eh?
Aaron: Non vorrei criticare il vostro operato "signor modestia", ma non mi pare che quei orologi siano a posto.
Aaron indicò con gli occhi la sezione dedicata al mondo umano. Tutti gli orologi, che erano stati etichettati con i nomi delle nazioni del globo, non funzionavano. Nessun ticchettio, nessuna lancetta che si muoveva...solo un inquietante silenzio. Clockmon, con tono piuttosto serio, rettificò il ragazzo con questa frase sinistra...
Clockmon: Ho già controllato questi orologi, funzionano fin troppo bene...è il vostro mondo ad essere fermo.
I Digiprescelti rimasero confusi di fronte a questa affermazione, ma un brivido lungo la schiena lì avverti che era accaduto qualcosa di terribile al loro mondo. Ciò venne confermato da Johan, che riuscì a chiarire ogni dubbio...
Johan: So che può sembrare assurdo, ma credo che Clockmon dica la verità: la Terra è congelata nel tempo.
Takao: C-cosa...cosa vorresti dire, Johan?
Johan: Ancora non ci arrivi, Takao? Nel nostro mondo il tempo ha smesso di scorrere! Tutto quanto è immobile!
Questa rivelazione fece sussultare Takao e gli altri Digiprescelti, perfino i loro amici Digimon erano shockati. Nel loro viaggio avevano affrontano varie minacce e scoperto segreti incredibili, ma mai e poi mai avrebbero pensato che il loro mondo potesse essere danneggiato dalle forze del caos...non in questo modo. I loro volti erano deformati dalla paura e dell'incredulità, non ci potevano credere, eppure...
Takao: N-non stai dicendo sul serio...come puoi dimostrarlo?
Johan: Ho vissuto con Clockmon abbastanza a lungo da capire che prende molto sul serio il suo lavoro. Neanch'io volevo credergli, ma...
Hui: Ma è...è terribile!
Aaron: No...non può essere.
Rebecca: Il n-nostro mondo...
Hailey: Le nostre f-f-famiglie...
Pierre: Questo significa che la mia adorata Henriette, l'amour de ma vie...non può più muoversi? Credo che sto per svenire, mes amis...
Dingo: Per...mille...canguri! Siamo davvero fregati...
Takao e i suoi amici rimasero fermi lì, ammutoliti come disperati senza un briciolo di speranza. I loro Digimon cercarono di tirarli su di morale come potevano, pur sapendo che non sarebbe servito a molto. Perfino Clockmon provava pena per loro, ma cos'altro avrebbe potuto fare se non riparare orologi? Era davvero una bruttissima situazione, sicuramente difficile da digerire. Fortunatamente, il Sergente Maggiore MetalGarurumon riuscì a trovare le parole giuste per smuovere la sua truppa...
MetalGarurumon: In riga, soldati! Siete stati addestrati per vincere la guerra, non per piagnucolare come dei neonati! Ricomponetevi! Voi siete i Digiprescelti, accidenti! Insieme ai vostri Digimon avete affrontato qualsiasi sfida, nella buona o nella cattiva sorte. La vostra forza, il vostro legame...non conosce ostacoli, credetemi. Vi capisco, siete preoccupati...ma solo con la vostra determinazione riuscirete a salvare Digiworld e il vostro mondo. La vera guerra deve ancora cominciare, ma devo sapere sapere se siete pronti o no. Allora...cosa volete fare?
Takao, che in quel momento stava fissando il pavimento con la testa piena di pensieri, si fece avanti per parlare per primo. Dalla sua voce si poteva capire che era molto preoccupato e atterrito, ma si poteva notare un bagliore di risolutezza nei suoi occhi...
Takao: Be, è stato un duro colpo allo stomaco. Non penso che riusciremo a dormire sapendo che il nostro mondo e i nostri cari...siano immobili come statue. É raccapricciante. Proprio per questo...dobbiamo assolutamente trovare un modo per risolvere le cose. Non sarà facile, lo so, ma vale la pena tentare!
Johan: Speravo che lo dicesi, Takao. E voi, ragazzi...siete con noi?
Aaron: É forse una domanda da un milione di dollari? Potete contare su di me...a patto che non perdiamo altro tempo. Abbiamo 2 mondi da salvare, no?
Tutti: Giusto!
Grazie al discorso motivazionale del Sergente Maggiore, i nostri eroi erano riusciti a ritrovare la loro sicurezza. Non c'era tempo per disperarsi, bisognava trovare alla svelta una soluzione...doveva esserci per forza. Prima, però, c'era un'altra questione da risolvere...
Takao: Andiamo a riprenderci i nostri amici! Prossima fermata...be...ecco...ancora non lo so, ma conviene muoversi!
Johan: É ora di salutarci, Clockmon. Grazie ancora per averci ospitato.
Liollmon: Fai un fischio quando ti deciderai a farci visita, ok?
Clockmon: Appena riuscirò a riparare il mio teletrasporto lo farò. Non è mica come aggiustare un orologio, sapete?
Johan: Possiamo immaginarlo.
Il gruppo era quasi al completo, mancavano solo 3 membri...dov'erano finiti Coen, Deltamon e il Caporale MegaGargomon? E quale sarà la prossima destinazione dei nostri eroi? Non dovremmo aspettare molto tempo per saperlo, credetemi. Del resto, si sa...il viaggio continua. Si parte!

domenica 12 gennaio 2025

Digimon Next Adventure - Capitolo 98: Un'unica realtà

Dopo essere riusciti a fuggire da una supernova e da un buco nero nello stesso momento, i nostri eroi avevano deciso di atterrare sulla luna, dove rincontrarono, con evidente gioia di Aaron, la cara Rebecca e il prode Gladimon. In seguito, fecero la conoscenza di Dianamon, la dea della luna, la quale pregò i Digiprescelti di aiutare Apollomon, l'unico essere in grado di ridare energia al sole. Riusciranno Takao e i suoi amici a completare la missione?

Molti, moltissimi secoli fa, in un’epoca lontana che non potete neanche immaginare, 2 Digimon si conobbero per caso lungo la strada, divenendo immediatamente amici. I 2 Digimon avevano giocato, combattuto, riso e pianto insieme, vivendo quella grande avventura che era la vita. Un vita abbastanza semplice, ma piena di emozioni e di sentimenti mai provati prima. Fu un epoca felice, destinata a finire dopo l'avvento di Apokarimon, colui che aveva tentato di distruggere il mondo digitale e forse altri universi sconosciuti. Nonostante fosse stato sconfitto dal sacrificio dei 9 eroi leggendari, il signore del caos era riuscito lo stesso a lasciare una traccia permanente del suo potere, alterando l'equilibrio del cosmo in maniera irreversibile. Il sole smise di brillare, la luna scatenò la sua furia agitando gli oceani...e il caos dilagò come una malattia. Tutto sembrava perduto, finché non avvenne un miracolo. I 2 Digimon, spinti dal desiderio di salvare il loro mondo, riuscirono a raggiungere l'apice dei loro poteri tramutandosi nelle loro forme finali, per poi trasferirsi nei rispettivi corpi celesti. Il primo fece riottenere al sole la sua lucentezza, mentre la seconda dominò il potere distruttivo della luna, facendo così ritornare la pace sul mondo digitale. I 2 sovrani, capendo di avere in mano un grossa responsabilità, fecero un giuramento: per nessuna ragione al mondo non dovranno mai lasciare i loro regni, pur sapendo che non si sarebbero mai più rivisti. Un sacrificio necessario per garantire un futuro a tutti i Digimon. Questa è la storia di Apollomon e Dianamon, un fatto trasformato in mito per poi divenire realtà. Sarà anche così per i Digiprescelti? Solo il tempo ce lo dirà.

A proposito dei Digiprescelti...sarebbe il caso di continuare dove abbiamo interrotto. I nostri eroi, attraversando un portale magico creato da Dianamon, erano riusciti a raggiungere il sole di Digiworld, dove lì avevano incontrato il dio del sole in persona: Apollomon. E tanto per saperne di più a riguardo...mano al Digivice.
Apollomon. Digimon Uomo Divino di Livello Mega. Tipo Antivirus. É il dio del sole e in quanto tale è in grado di sprigionare un potere superiore ad un esplosione solare. Le sue Frecce di Apollo sono in grado di incenerire qualsiasi ostacolo.
Osservatelo bene e ditemi cosa vedete. Una chioma immensa, un'armatura robotica e un piccolo sole sospeso sopra la sua testa...se per voi non ha nulla a che fare la maestosità e la regalità, allora non abbiamo più niente da dirci. Inoltre, è bene tenere a mente, che Apollomon è uno dei Digimon più potenti in assoluto, un avversario implacabile che non conosce limiti quando si infuria...i nostri eroi l'avevano imparato a loro spese.

ROOOOOOOOOOOAAAAAAARRRRR!!!

WarGreymon: Urgh...è d-davvero potente!
Regalecusmon: Accidenti...stavo quasi per diventare una frittura di pesce!
MetalGarurumon: Mantenete le posizioni, soldati! Cercate di non attaccarlo frontalmente ed evitate le sue frecce! Giocate d'astuzia e non siate impulsivi!
Hailey: D'accordo, signore...ma qui ci servirebbe subito dell'acqua!
MetalGarurumon: Quel Digimon non è un semplice falò, ma l'incarnazione stessa del sole. L'acqua non è sufficiente per fermarlo...ci vuole un piano, adesso!
Hailey: Veramente l'acqua servirebbe di più a Lalamon!
Lalamon: Brucia! Brucia! Brucia! Brucia! Brucia! Brucia! Brucia! Brucia!
Tutti sanno che le piante non vanno d'accordo con il fuoco, ergo i Digimon Pianta sono decisamente svantaggiati contro le fiamme. Nonostante ciò, Lalamon cercò lo stesso di aiutare i suoi amici assumendo le sembianze di Ceresmon, cercando di combattere con tutte le sue forze...per poi essere sconfitta brutalmente da un'ondata solare. Bisogna riconoscere, però, che aveva dimostrato un gran bel fegato ad affrontare faccia a faccia un nemico che non poteva battere. Ovviamente i nostri eroi avevano pensato all'inizio di usare l'acqua per raffreddare i bollenti spiriti del dio del sole. La Forza Acquatica di Xiangpengmon unita alla Forza Oceanica di WarGreymon sarebbe stata sufficiente per mettere KO qualsiasi Digimon di fuoco...ma Apollomon non era come gli altri. Ricoprendosi di fiamme era riuscito a far evaporare l'acqua, rendendo così inefficaci gli attacchi acquatici dei suoi avversari. Il Sergente Maggiore, purtroppo, ci aveva visto giusto...l'acqua non li avrebbe salvati. 
Takao: Aspettate un secondo! Time out! Non sapevo che fossi in grado di creare acqua dal nulla, WarGreymon!
WarGreymon: Neanche io, Takao! Chissà perché non lo usata prima contro Marsmon.
Già, chissà perché? Molto probabilmente, questo piano si sarebbe rivelato più utile contro Marsmon, che aveva uno stile di combattimento e dei poteri simili a quelli di Apollomon. Tuttavia, il primo puntava tutto sulla forza bruta per battere gli avversari, mentre il secondo la sfruttava in maniera più tattica, riuscendo così a sbaragliare i suoi avversari in maniera brutale e intelligente. Anche se, il motivo di tanta inarrestabilità si potrebbe collegare al Black Gear incastonato nel suo petto. Gli ingranaggi neri, oltre a rendere cattivi i Digimon, possono anche potenziarli e in certi casi alterare le loro abilità. Il sole di Digiworld, essendo legato spiritualmente ad Apollomon, aveva assorbito l'aura malefica dell'ingranaggio, assumendo così quel terrificante colorito nero. Ad ogni modo, le cose non si erano messe bene per i nostri eroi...
Apollomon: Raggio Solare!

BOOOOOOOOOOOOOOOOOMMM!!!

Takao: WarGreymon! Sergente Maggiore! No!
Pierre: Parbleu! Che colpo!
Rebecca: State bene, amici?
Gladimon: N-non abbiate timore, principessa, stiamo bene...almeno per il momento.
I Digimon dei ragazzi erano ancora vivi, sebbene un po' bruciacchiati e regrediti nelle loro forme più deboli. Il Sergente Maggiore, invece, era stato in grado di mantenere la sua forma attuale, ma era troppo indebolito per continuare a lottare. Neppure Oblivimon, che aveva deciso di scendere in campo all'ultimo minuto, era riuscito a mettere in difficoltà il dio del sole. Erano stati abbastanza fortunati a resistere al Raggio Solare...ma di certo non lo sarebbero stati con il prossimo. In quel momento, infatti, Apollomon era sul punto di scagliare un secondo Raggio Solare, talmente potente che avrebbe potuto distruggere l'intero Sistema Solare digitale. Ormai nulla poteva fermarlo, finché...
???: Freccia di Artemide!
Apollomon: GROOOAAARRR?!
Era come sbucata dal nulla...come per magia. Takao l'aveva scambiata per una lancia, Aaron invece pensava fosse un fulmine, ma in realtà era un freccia. Era più rapida di un fulmine, più splendete di un'aurora boreale e più implacabile di una tempesta di neve. Quella freccia, infatti, era fatta di ghiaccio e si rivelò molto utile a neutralizzare Apollomon, almeno per qualche minuto. L'incarnazione del sole, essendo in grado di riscaldare l'ambiente circostante, sarebbe riuscito prima o poi ad uscire da quel blocco di ghiaccio...Dianamon lo sapeva molto bene.
Dianamon: Perdonami, Apollomon...non avevo altra scelta.
Rebecca: Dianamon?
Takao: Evviva! É arrivata la cavalleria!
Pierre: Meglio tardi che mai, mon ami! La situazione si è un po' troppo riscaldata...letteralmente.
Hui: Non so se dovremmo gioire, Pierre. Digiworld sarà afflitta dai maremoti se Dianamon non tornerà immediatamente sulla luna!
Aaron: Tanto peggio di così non può andare.
Dianamon: Non temete, Digiprescelti...Digiworld non sarà distrutta. So come fare per ristabilire l'ordine nel cosmo, ma prima devo aiutare Apollomon. Quell'ingranaggio incastonato nel suo petto...è lui la causa del problema, vero?
Hui: Si. Quello è un Black Gear, un marchingegno in grado di rendere cattivi i Digimon. Perfino un essere potente come Apollomon non è immune al suo potere.
Dianamon: Questo spiega tutto.
Nel frattempo, Apollomon si stava lentamente liberando dalla sua fredda prigionia...e non era affatto felice.
KRRRR...KRRRR...KRRRRR...CRASH!
Apollomon: GRRRRRRRR!!!
Agumon: Attenzione! Si è liberato!
Dianamon: Fatti avanti, Apollomon.
Apollomon corse impetuoso verso la dea della luna, che in quel momento si era messa in posizione difensiva. Il dio del sole cercò di colpirla con i suoi pugni infuocati, ma Dianamon riuscì ad evitare i suoi colpi con assoluta grazia, per poi stordirlo con un violento calcio alla testa. Era l'occasione giusta per concludere lo scontro con la sua tecnica speciale...
Dianamon: Lune Stregate!
Apollomon: Rooaarr...zzzzzzzzzzzzzzzz!
E fu così che Dianamon sconfisse Apollomon. Il possente signore del sole si era dimostrato un avversario temibile, quasi insuperabile per i nostri eroi, ma alla fine non fu in grado di resistere all'incantesimo delle Lune Stregate. Eppure, nonostante si fosse addormentato, riuscì lo stesso a rimanere in piedi. La sua forza di volontà era incredibile, forse superiore a quella di Takao, che non potè fare a meno di ammirarlo.
Takao: Wow! É rimasto in piedi, nonostante abbia perso. Apollomon, sei davvero incredibile!
MetalGarurumon: É un valido combattente, bisogna riconoscerlo.
Dianamon: Oh, lui è molto di più di questo.
Ora che Apollomon non era più in grado di difendersi, Dianamon era libera di distruggere senza problemi il Black Gear. Con l'ingranaggio ridotto ad un cumulo di polvere, il potente Digimon era ritornato quello di prima e il sole aveva finalmente riacquistato la sua luminosità. Nel frattempo, Oblivimon fece in tempo a far entrare i suoi amici dentro di lui e ad allontanarsi dalla stella ormai incandescente. Se avessero indugiato troppo, infatti, si sarebbero carbonizzati all'istante. Nessuno poteva sopravvivere in un luogo simile, tranne ovviamente Apollomon, in quanto padrone delle fiamme, e Dianamon, che era in grado di raffreddare l'aria circostante per proteggersi dal calore estremo. C'erano solo loro 2 e nessun altro. Dopo molti secoli, si erano finalmente incontrati...ma a quale prezzo? Dianamon aveva anteposto i suoi interessi all'equilibrio del cosmo, rompendo così il suo giuramento. Tuttavia, aveva affermato che c'era un modo per risolvere le cose...ma non aveva specificato che necessitava di Apollomon.
Apollomon: Urgh...cosa...cos'è successo? 
Dianamon: Shhhh...va tutto bene, Apollomon. Non sei più schiavo dell'oscurità.
Apollomon: D-dianamon? Che ci fai qui? Dovresti essere sulla luna! Sai bene che non dovresti allontanarti da essa! Abbiamo fatto un giuramento, ricordi?
Dianamon: Come potrei scordarmelo, dopo tutto questo tempo? Io...noi...non potevamo sottrarci da questo dovere. Però...ho dovuto farlo. Se non fossi intervenuta, Digiworld si sarebbe trasformato in un pianeta senza vita e senza luce.
Apollomon: Capisco. Quell'ingranaggio...aveva dentro di sé un potere terrificante, non riuscivo proprio a controllarlo. Hai fatto ciò che dovevi fare...perdonami se non lo capito prima.
Dianamon: Non ne hai motivo.
Apollomon: Oh, Dianamon...sono passati tanti secoli dall'ultima volta che ti ho visto.
Dianamon: Quasi un'eternità. Ricordo l'ultima cosa che mi hai detto prima di salutarci...
Apollomon: "Non piangere...siamo pur sempre un'unica realtà"...un modo come un'altro per dirti che saremmo stati insieme per sempre, nonostante la lunga distanza.
Dianamon: Era solo un dolce bugia, in fondo.
Apollomon: Già...è così. 
Dianamon: Tuttavia, non ti ho mai biasimato per questo.
Apollomon: Forse avresti dovuto, Dianamon. Ora, però, dovresti ritornare sulla luna. É stato bello rivederti dopo tutto questo tempo, davvero...ma ora dobbiamo separarci. Non possiamo sfuggire al nostro destino.
Dianamon: Ti sbagli, un modo c'è.
Apollomon: Non dirai sul serio, vero? Non sappiamo cosa ci potrebbe capitare.
Dianamon: Esiteremo ancora, ne sono certa. Io...non voglio più vivere senza di te, Apollomon. Noi...siamo un'unica realtà, ricordi?
Apollomon: Hai ragione, Dianamon...lo siamo. É tempo di cambiare il nostro destino...ora.
Apollomon avvicinò delicatamente il suo viso a quello di Dianamon e...ciò che accadde rimase inspiegabile. Nessuna profezia aveva predetto un evento simile. Di certo, il cosmo non sarebbe rimasto più lo stesso dopo questa vicenda.

Nel frattempo, all'interno di Oblivimon, i Digiprescelti erano impegnati a curare i loro Digimon. Se l'erano guadagnato, dopo la batosta che avevano preso.
Salamon: Ouch! Piano con quella pomata!
Aaron: Vedi di stare buona, Salamon...ho quasi finito. Come vanno le bruciature, Lalamon?
Lalamon: Sono quasi sparite, per fortuna.
Agumon: Io sono sano come un pesce...e ho voglia di mettere qualcosa sotto i denti! Ora!
Xiquemon: Sei sempre il solito, Agumon. Uff...lo devo ammettere: i viaggi spaziali sono molto più faticosi di quelli normali. Non è da me dire una cosa del genere, però...
MetalGarurumon: Animo, truppa! La missione è stata un successo, dovreste andarne fieri. Riposatevi adesso, perché domani daremo priorità al ritrovamento dei nostri compagni.
Hailey: Aspettate...e Dianamon? L'abbiamo lasciata!
Takao: Cavolo! Dobbiamo tornare indietro a salvarla!
MetalGarurumon: Restate calmi, soldati! Ormai non possiamo più avvicinarci al sole e comunque non è il caso di preoccuparsi. Dianamon è un Digimon molto potente, un po' di caldo non gli farà di certo male.
???: Dianamon non c'è più...e nemmeno Apollomon. Ora...ci sono io.
Takao: Nuovi guai in arrivo, ragazzi!
Agumon: Ma devo ancora digerire!
Un'ombra titanica era calata sui nostri poveri eroi...chi poteva essere? Un nuovo nemico? Un astuto avversario che aveva aspettato il momento giusto per rivelarsi? Che razza di Digimon poteva essere? Non si era mai visto niente del genere prima d'ora...e nemmeno sentito. Quella voce...era così strana. Sembrava di sentire 2 persone parlare all'unisono.
???: Non temete, Digiprescelti...non so qui per farvi del male.
Sunarizamon: Ah n-n-n-n-no?
Hui: Quelle voci...mi sembra di averle già sentite da qualche parte. Ah, si! Appartengono a Dianamon e Apollomon!
Takao: Cosa?! Ne sei certo?
Rebecca: Hui ha ragione...sono proprio identiche a loro.
???: Questo perché ci appartengono, Rebecca.
Rebecca: Come fai a sapere il mio nome?
Takao: Basta misteri per oggi...vogliamo sapere chi sei veramente!
L'impazientito ragazzo prese in mano il Digivice per analizzare lo strano Digimon e ciò che scoprì lo lasciò a bocca aperta.
GraceNovamon. Digimon Galassia di Livello Mega. Tipo Antivirus. Apollomon e Dianamon si sono fusi insieme per diventare una galassia vivente, dotata del potere di entrambi. Il suo attacco più potente è l'Eclissi Finale, con il quale è in grado di annichilire il nemico.
Takao: Che coooooosa?!
Dingo: Fatemi capire bene...Apollomon e Dianamon si sono uniti per diventare questo gigante? E perché mai?
GraceNovamon: Perché siamo e saremmo per sempre un'unica realtà. Non posso rivelarvi molto a riguardo, ma vorrei ringraziarvi dal profondo del mio cuore per aver cambiato il destino dei Digimon che mi hanno dato alla luce. Grazie infinite.
Takao: Emmm...non ci ho capito molto, ma prego.
Hui: E la luna e il sole? Senza la presenza di Apollomon e Dianamon, causeranno altri problemi!
GraceNovamon: Finché avrò vita, l'equilibrio del cosmo non sarà mai alterato, potete stare tranquilli. Ora vi devo salutare, ho altri compiti a cui pensare...Addio.
Hui: Aspetta...questo che cosa significa?

FLAAAAAAAAAAAASSSSSHHHH!!!

GraceNovamon sparì nella luce senza troppe cerimonie, lasciando i nostri eroi con molti dubbi: Dov'era andato a finire? Qual era il suo ruolo nell'universo, oltre a monitorare il sole e la luna? E perché Apollomon e Dianamon avevano deciso di vivere come un solo Digimon? Tante domande e nessuna risposta.

domenica 5 gennaio 2025

Digimon Next Adventure - Capitolo 97: Come la luna e il sole

I Digiprescelti erano partiti verso lo spazio per uno scopo ben preciso: ritrovare i loro compagni dispersi. Le prime ad essere state recuperate furono Hailey e Lalamon, che erano rimaste bloccate su un pianeta pieno di piante e frutti; a seguire c'erano Dingo e Gizamon, i quali avevano fatto amicizia con un gruppo di Meteormon amichevoli; e per finire, Oblivimon riuscì a salvare per miracolo Aaron, Pierre, Salamon e Xiquemon dalla furia di Regulusmon, un Digimon dall'indole maligna e territoriale. Mancano alcuni membri all'appello...dove saranno finiti?

Chi dice che lo spazio è un luogo tranquillo e silenzioso? Quell'immenso manto cosmico non è solo pieno di stelle luminose e pianeti di ogni genere, ma anche di minacce e sfide che richiedono uno sforzo disumano per superarle. Takao e i suoi amici l'avevo imparato sulla loro pelle, ma in qualche modo erano riusciti a cavarsela, come sempre del resto. Dopo essere sopravvissuti ad una pioggia di meteoriti o all'attacco di un mostro spaziale, chi poteva fermarli? Be, un sacco di altre cose, se proprio dobbiamo dirla tutta. Come una supernova, tanto per fare un esempio. Vi basta sapere che si tratta di un'esplosione stellare molto luminosa, in grado d causare una emissione di radiazioni che può per brevi periodi superare quella di una intera galassia. Le supernove possono essere innescate in due modi: o tramite la riaccensione improvvisa dei processi di fusione nucleare in una stella degenere o tramite il collasso del nucleo di una stella massiccia. Non esiste essere vivente che non sia in grado di meravigliarsi di fronte a questo fenomeno così distruttivo ma allo stesso tempo spettacolare. Tuttavia, non è consigliabile ammirarlo ad una distanza ravvicinata...si rischia una grave scottatura. Il caso, però, aveva voluto che Oblivimon passasse in una zona qualsiasi della galassia, proprio nel momento in cui una stella come le altre aveva finalmente terminato il suo ciclo vitale, mettendo così in pericolo la vita dei suoi passeggeri. Aaron non perse tempo ad esternare il suo caratteristico sarcasmo...
Aaron: Proprio un bel posto per abbronzarsi in fretta, eh? Dubito che una crema protettiva contro le radiazioni solari possa esserci d'aiuto.
Dingo: Qui nessuno ha voglia di abbronzarsi, compare! Hey, Oblivimon! Non potresti andare più veloce?
Oblivimon: BYDBINYJLIIJFHYRCWRWSQVTYUY!
Dingo: Lo devo prendere per un "ricevuto" o "ok, cercherò di fare del mio meglio"?
Il Sergente Maggiore mise in riga i 2 ragazzi alzando la voce in maniera risoluta...
MetalGarurumon: Non è il momento di scherzare, truppa! Qualcuno mi faccia subito una rapporto sulla situazione!
Quel qualcuno era Hui, in quanto era uno dei Digiprescelti più intelligenti, oltre ad essere l'unico a capire più o meno i meccanismi e le funzioni di Oblivimon.
Hui: A questa distanza non corriamo alcun pericolo e lo scudo energetico è in grado di proteggerci dalle radiazioni, signore. Tuttavia, se i miei calcoli sono corretti...Gulp! Vorrei tanto sbagliarmi, ma...
MetalGarurumon: Vieni al punto, soldato.
Hui: I resti di questa supernova, cioè il gas espulso nell'esplosione, faranno nascere delle nuove nebulose, mentre al centro si formerà...
Sunarizamon: U-u-un b-b-b-b-buco nero!
Hui: Esattamente.
Agumon: Vuol dire che siamo nei guai?
Aaron: Ah, tu credi?
Per vostra informazione, un buco nero è un corpo celeste con un campo gravitazionale così intenso che dal suo interno non può uscire nulla, nemmeno la luce. Cosa ci sia all'interno è un mistero, ma i nostri eroi, ovviamente, preferirono di più fuggire che scoprirlo in prima persona. Oblivimon volò più velocemente che poteva per non farsi risucchiare, ma purtroppo la forza attrattiva del buco nero si rivelò più grande della sua determinazione. Stavolta, i Digiprescelti e i loro amici Digimon erano finiti in un grosso guaio...
Sunarizamon: Aiuto! M-m-m-m-m-m-moriremo tutti!
Salamon: Aaron, ho paura!
Il piccolo Digimon saltò sulle braccia del suo compagno umano, il quale cercò di confortarla e tranquillizzarla come meglio poteva.
Aaron: Non temere, Salamon...troveremo una soluzione.
Gizamon: Si, ma quale?! Siamo con le spalle al muro!
In effetti, non c'era nulla all'interno di Oblivimon che li potesse salvare...a parte forse una misteriosa colonna sbucata dal pavimento. Sopra di essa c'era un pulsante rosso. I nostri eroi non ci misero molto a capire che quello era un pulsante per le emergenze e quella che stavano vivendo ora era sicuramente una delle più allarmanti. Era arrivato il momento di agire...e alla svelta!
Takao: Non so voi, ma io lo premo!
Agumon: Fallo Takao!
CLICK!
Premendo quel pulsante, Takao aveva avviato il propulsore d'emergenza che era all'interno del Digimon astronave. Oblivimon riuscì così ad allontanarsi dal buco nero con una spinta energetica, che si rivelò talmente potente da farlo partire alla velocità della luce, fino a farlo sparire nel buio stellare, lasciando dietro di sé solo un fragore disumano.

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMM!!!

Il suono si propagandò per tutta la galassia. Ormai in quell'immenso scenario c'era solo devastazione e rumore, ma non sarebbe durato per sempre...prima o poi, infatti, il silenzio sarebbe tornato. Tutto alla fine sarebbe ridiventato tranquillo, almeno fino a quando un'altra stella non avrebbe raggiunto il suo epilogo. É un ciclo che non finisce mai, un fenomeno in grado di intimorire e interessare qualsiasi anima curiosa. L'avevo già detto, no? L'universo è pieno di meraviglie e pericoli, ma anche di domande semplici e irrisolte. Siamo davvero soli nell'universo? E dove sono finiti i nostri valorosi amici? La risposta a quest'ultima domanda...l'avremmo tra un attimo.

C'era un motivo preciso del perché il pulsante che era all'interno di Oblivimon andava premuto solo per le emergenze: era un prototipo non ancora testato, che aveva causato nel frattempo un leggero danno ai motori. Non era nulla di irreparabile, ma era necessario sostare sul prossimo pianeta affinché Oblivimon potesse attivare l'autoriparazione. Guardando l'immagine olografica, Sunarizamon riuscì a notare un pianeta nelle vicinanze, uno completamente pallido con un suolo desertico formato da vaste pianure, enormi crateri e catene montuose...o così sembrava. Cioè, la descrizione era esatta, ma era sbagliato considerarlo un pianeta, come affermava Hui.
Sunarizamon: Non è un pianeta? Cosa dovrebbe essere allora?
Hui: Un satellite, che domande! Oltretutto, è uno dei più conosciuti che ci sia.
Pierre: Io la definirei...poétique, mon ami! Ammirarla da vicino è molto meglio che osservarla dalla Terra da chissà quanti kilomètres.
Hui: 384403 km, per la precisione.
Dingo: Per mille canguri spaziali! Che cifra assurda!
Agumon: Secondo voi, è davvero fatta di formaggio? Slurp!
Aaron: Questa diceria è più reale dei lupi mannari, credimi.
Agumon: Wow! Allora, cosa stiamo aspettando? Atterriamo, forza! Non vedo l'ora di assaggiarne un pezzo!
Salamon: Non sei molto bravo a capire il sarcasmo, eh?
Come avete potuto capire da questi dialoghi, i nostri eroi si erano ritrovati faccia a faccia con la luna. Ciò significava che Takao e i suoi amici erano ritornati nel sistema solare di Digiworld, che pare non passarsela bene in assenza dei Digiprescelti.
Takao: Dovremmo tornare a Digiworld per dare a Piedmon quello che si merita! Ma prima dovremmo andare a cercare gli altri...
MetalGarurumon: Se vogliamo avere successo in questa missione, dobbiamo mantenere il sangue freddo e tenere alta la guardia, soldato.
Hailey: Emmm...con tutto il rispetto, Sergente Maggiore, ma sulla luna non ci abita proprio nessuno.
BIP! BIP! BIP! BIP! BIP! BIP!
Hui: Ti devo correggere, Hailey...qualcuno c'è. Il Digivice ha rivelato la presenza di uno dei nostri amici.
Proprio in quel momento, Oblivimon era già atterrato sul suolo lunare per far uscire i suoi amici, che senza perdere tempo si erano divisi per cercare i loro compagni dispersi. A differenza del suo analogo reale, la luna digitale aveva una gravità molto simile a quella del pianeta Terra, ed è piena di aria respirabile, il che era una grande sollievo considerando che da qualche parte si aggirava qualcuno che aspettava di essere salvato. Dopo un'ora di ricerca, infatti...
Salamon: Uff! Ancora niente, a parte qualche sasso lunare.
Aaron: A questo punto, tanto vale chiamare qualcuno. Forse Pierre ha avuto più fortuna...
BIP! BIP! BIP!
Pierre: BZZZZZZZZZ...Ah, mon ami, che coincidenza! Ci tenevo a dirvi che io e Xiquemon siamo riusciti a trovare...
Aaron: Ok, ok, fammi indovinare...sono forse il damerino e il suo leoncino da compagnia? La bella maschera e il bestione a 3 teste problematico? O si tratta forse del gigante di ferro?
Pierre: Hehe...sbagliato! Si tratta di una persona che ti piace tanto!
Gladimon: Non dimenticarti del suo valoroso cavaliere!
Aaron: Gladimon? Se tu sei lì, significa che...
Il viso del ragazzo si illuminò di meraviglia quando capì che sulla luna c'era anche la sua adorata Rebecca. Aaron corse più rapidamente che poteva per raggiungere il punto d'incontro prestabilito, che sarebbe vicino al grande masso lunare. Sorprendentemente, gli altri Digiprescelti e i Digimon erano già arrivati a sincerarsi che la ragazza e il cavaliere stiano bene...
Hailey: Oh, Rebecca...siamo così felici di vedere che stai bene! Deve essere stata dura ritrovarsi sperduta sulla luna!
Rebecca: Stai tranquilla, io sto bene...non c'è motivo di preoccuparsi. Dopotutto, Gladimon ha sempre vegliato su di me.
Gladimon: Ho fatto solo il mio dovere, principessa!
Lalamon: Da quanto tempo siete qui? E come avete fatto a sopravvivere senza cibo?
Rebecca: Be, so che può sembrare assurdo, ma...
Dingo: Qui l'aria è respirabile e non c'è assenza di gravità, piccola...ormai nulla può sorprenderci.
Aaron: Rebecca, sei qui!
In quel momento, avvenne un fatto incredibile: Aaron diede a Rebecca un grosso e caloroso abbraccio. Tutti quanti rimasero a bocca aperta di fronte a quella scena. Chi l'avrebbe detto che Aaron sarebbe capace di una cosa così dolce?
Gizamon: "Ormai nulla può sorprenderci", eh?
Dingo: Be, tutti possono sbagliare, no?
Pierre: Ulalà! A qualcuno è mancata la sua cotta!
Ci erano voluti alcuni secondi affinché Aaron si rendesse conto del gesto che aveva fatto. Fu divertente vedere la sua faccia diventare rossa dall'imbarazzo.
Aaron: C-cosa? No, n-non...non è come sembra!
Rebecca: Hehe! Anch'io sono felice di vederti, Aaron. Mi sei mancato tanto.
Aaron: Uff...anche tu mi sei mancata, principessa. Piuttosto, mi devi qualche spiegazione...per quel che ne so, la luna è completamente deserta. Non c'è cibo e né acqua.
Rebecca: Non questa luna. Seguitemi, voglio farvi vedere un cosa.
Rebecca e Gladimon guidarono i loro amici verso un'altra zona, che distava diversi chilometri dal grande masso. In quell'area era presente una grotta di medie dimensioni, che aveva al suo interno una piccola oasi. C'era tutto il necessario per tirare avanti: un grosso albero pieno di frutta di ogni tipo e una grossa pozza d'acqua potabile. Ovviamente, non c'era un mezzo per tornare a Digiworld, ma a Rebecca non le importava, perché credeva che, in un modo o nell'altro, i suoi amici sarebbero venuti lì per salvare lei e Gladimon. Non aveva perso la speranza, come avrebbe potuto? Era una parte di lei...la più importante.
Hailey: Però...che posticino grazioso!
Hui: E anche insolito. Perché dovrebbe esserci un'oasi segreta sulla luna?
Takao: Forse perché è un posto magico?
Hui: Sono serio, Takao. Guardatevi intorno: sembra che qualcuno abbia ristrutturato questa grotta per renderla più accogliente.
Rebecca: Non ci avevo fatto caso. In effetti, a guardarla bene...
MetalGarurumon: Si, deve essere proprio così. Non c'è alcun dubbio...la luna non è disabitata come abbiamo sempre pensato.
???: Esattamente.
Una voce, soave e per nulla minacciosa, allarmò i nostri eroi, i quali si girarono di scatto per sapere chi fosse. Di fronte all'entrata della grotta c'era una misteriosa figura, che se ne stava nascosta nel buio per celare la sua identità. A ben vedere, sembrava avere una corporatura alta e snella. Il Sergente Maggiore si fece avanti per coprire le spalle ai suoi soldati e puntò tutte le armi che aveva verso quel Digimon.
MetalGarurumon: Ci va là? Resta ferma dove sei!
???: Non hai il diritto di darmi ordini, guerriero...nessuno può farlo. Questa orbita è il mio regno, la mia casa...dovete essere voi a seguire i miei ordini.
MetalGarurumon: Cosa vorrebbe dire? 
???: Credevo di essere stata abbastanza chiara.
MetalGarurumon: No proprio. 
Hui: Aspettate, signore! Chiedo il permesso di parlare al vostro posto.
MetalGarurumon: Accordato.
Dopo aver ricevuto il permesso da MetalGarurumon, Hui si avvicinò allo strano essere per parlargli...
Hui: Mi scuso a nome del Sergente Maggiore, è stato molto brusco. Inoltre, non sapevamo che la luna fosse già abitata, non era nostra intenzione disturbarvi.
???: Mmmm...va bene, accetto le vostre scuse. Sei piuttosto ragionevole, per essere un giovane umano.
Hui: Ecco...diciamo che me la cavo. Hehe! Ad ogni modo, se non è problema, potete dirci che siete?
Gladimon: Bella domanda. Io e la principessa siamo rimasti su questo satellite per un settimana, ma non vi abbiamo mai visto nei paraggi. Qual'è il motivo di tale segretezza?
???: Perdonatemi se vi ho spiato, ma dovevo accertarmi di potermi fidare di voi. La sicurezza non è mai troppa. In ogni caso, è giusto che mi presenti.
La misteriosa figura uscì finalmente dalle tenebre, rivelando agli eroi la sua identità. Aveva le sembianze di una donna guerriera, protetta da un'armatura argentea e blu, talmente splendente da sembrare un chiaro di luna. Gli stivali che indossava ricordavano delle mezzelune addormentate e la sua arma, un piccone a doppia estremità, sembrava fatto di diamante. Fu in quel momento che MetalGarurumon capì chi aveva di fronte...
MetalGarurumon: Avrei dovuto immaginarlo! Tu sei Dianamon, la dea della luna. Pensavo fosse solo una leggenda e invece...
Takao: Dianamon?
Agumon: La dea della luna?
Takao ne fu talmente incuriosito, che decise di prendere il suo Digivice per analizzarla...
Dianamon. Digimon Uomo Divino di Livello Mega. Tipo Dati. Conosciuta come la dea della luna, questa potente Digimon è in grado di controllare sia l'acqua che il ghiaccio. Con le sue Lune Stregate è in grado di far addormentare l'avversario.
Dianamon: Indovinato. Voi, invece, chi siete?
Hui: Noi siamo i Digiprescelti, molto piacere. Loro sono i nostri Digimon, mentre lui è il Sergente Maggiore MetalGarurumon. Siamo in viaggio per cercare i nostri amici dispersi.
Dianamon: Capisco. In effetti, secondo i miti, i Digiprescelti dovrebbero essere 9, mentre voi siete solo in 7. 
Takao: Si, siamo gli eroi che salveranno Digiworld! Le profezie dicono proprio così!
MetalGarurumon: Ma c'è dell'altro: dobbiamo anche cercare un modo per riaccendere il sole. Non è una cosa che passa inosservata, specialmente per lei, che siete la sovrana di questo satellite.
Dianamon:...
Dianamon annuì in silenzio. Sembrava quasi malinconica, ma in realtà era molto triste...lo si poteva leggere negli occhi.
Rebecca: Va tutto bene?
La dea della luna, udendo quella domanda, ritornò al suo sguardo freddo e composto. Non voleva che gli altri la vedessero debole.
Dianamon: Non è niente...stavo solo riflettendo. Forse potete davvero aiutare Apollomon.
Hui: Apollomon? É il Digimon che governa il sole?
Dianamon: Esatto. Senza di lui il sole smetterebbe di illuminare il mondo digitale, privando i suoi abitanti della sua energia vitale. Proprio per questo Apollomon non dovrebbe assolutamente allontanarsi da quella stella. All'inizio avevo pensato che avesse infranto il suo giuramento, ma poi mi resi conto che qualcosa non andava quando vidi il sole diventare nero. Per quanto desideri aiutarlo, neanch'io sono un'eccezione alla regola: se anch'io mi dovessi allontanare dalla mia casa, lascerei che la luna sprigionasse un'energia elettromagnetica talmente instabile da provocare maremoti a Digiworld. Potete capire che è un rischio troppo grosso.
Dingo: Be, questa si che è una bella responsabilità...dico bene, compari?
Hui: Eccome! É una fortuna che la luna del nostro mondo sia più innocua.
Dianamon: Non ho idea di come funzioni il vostro satellite, ma dovete intervenire in fretta. Io non posso fare niente per aiutare Apollomon, ma voi invece si.
Hui: Volentieri, ma temo che per raggiungere il sole ci vorrà minino qualche giorno...o magari una settimana. Certo, potremmo usare il pulsante d'emergenza per fare più in fretta, ma così rischiamo di danneggiare Oblivimon e non credo che l'autoriparazione basterebbe a rimetterlo a nuovo.
Dianamon: In questo caso, posso esservi d'aiuto: con la mia magia posso teletrasportarvi in un attimo sul sole, proprio nel punto in cui si trova Apollomon. Vi prego, dovete aiutarlo.
Takao: Tranquilla, ci penseremmo noi! Fate quello che dovete fare!
Dianamon evocò dal nulla un portale magico, che avrebbe permesso ai nostri eroi di raggiungere più in fretta il sole. La dea della luna cercò di renderlo più grande che poteva, così da permettere anche ad Oblivimon di entrarci. Il Sergente Maggiore, ben consapevole del pericolo, mise in guardia il suo plotone...
MetalGarurumon: State in guardia, soldati...sento che tra poco ci ritroveremo ad affrontare l'ennesima minaccia! Mantenete la posizione!
Tutti: Signorsì, signore!
Oblivimon: SYGYTHTIUUNGURGEEVBFI!
Detto questo, gli eroi poterono finalmente attraversare il portale, lasciando Dianamon da sola con i suoi pensieri.
Dianamon:...("Avrò fatto bene ad affidarmi a loro? Cosa potevo fare a riguardo? Non posso lasciare la luna...le conseguenza sarebbero disastrose. Eppure, il danno è già stato fatto. Oh, Apollomon...cosa ti è successo? Il mio cuore mi dice che ti è successo qualcosa di orribile. Astri del cielo, vi supplico...vegliate su di noi.")

Nel frattempo, Takao e i suoi amici avevano finalmente raggiunto il sole. Nonostante sapessero che non era più caldo come una volta, furono sorpresi di sapere che era diventato una stella estremamente fredda. Il fatto che sia anche nero, lo rendeva anche inquietante. In entrambi i casi, bisognava solo rabbrividire sapendo che esista qualcosa che possa distruggere l'equilibrio cosmico. L'unico che poteva risolvere le cose era Apollomon, che in quel momento si trovava in difficoltà. Non era proprio il caso di perdere tempo ad ammirare il paesaggio solare, che oltretutto era anche spaventoso.
Gizamon: Diamine! Il sole deve aver visto giorni migliori, dico bene?
Salamon: Altro che crema solare, qui ci vuole una bella coperta calda!
MetalGarurumon: Restate concentrati, soldati! Non siamo qui per una scampagnata, ma per riaccendere questa stella! 
Sunarizamon: A-a-aspetta un attimo...se per caso r-riuscissimo a rendere di n-n-nuovo caldo il s-sole, noi che f-f-f-f-faremo? Ci b-b-b-b-bruceremo se restiamo q-qui!
Hui: A questo non ci avevo pensato!
MetalGarurumon: Mantenete la calma, truppa! Oblivimon può portarci via da qui in un baleno, ve lo siete scordato? Inoltre, non sappiamo ancora come fare. Per il momento, dobbiamo solo concentrarci su Apollomon, ovunque esso sia.
Gladimon: Forse in questo momento si starà nascondendo per controllarci, proprio come ha fatto Dianamon. Il mio istinto di cavaliere mi dice che è così!

ROOOOOOOOOAAAAAAAAARRRRRR!!!

Gladimon: Perdincibacco!
Aaron: Scusa tanto, che stavi dicendo?

Continua...