Cerca nel blog

giovedì 13 maggio 2021

Pokémon Knight Capitolo 50: La storia di Null

Mi piace guardare le stelle in cielo quando cala la notte e immaginarmi di volare in mezzo al loro. Mi aiuta a non pensare ai problemi, vecchi o nuovi che siano, e mi aiutano a riflettere su certe cose. In certo senso, è come se fossero le mie uniche amiche più fidate, a parte Eevee il mio primo Pokémon. Oltre a lui ci stanno Gao, Zoe e Ramsey, che mai mi sarei immaginato di farmeli amici, malgrado avessi provato in passato a non aver niente a che fare con loro...ma alla fine, il tempo è stato come al solito imprevedibile con me. Non lo ammetto spesso, ma mi piace la loro compagnia e sono felice di averli incontrati nel mio viaggio solitario. Eppure, dentro di me...sento ancora quel dolore. Un dolore immenso, che mi ha accompagnato per tutta la mia vita infelice. Normalmente me ne starei in silenzio lontano degli altri, cercando di non far sapere che emozioni sto provando in questo momento...ma quella notte fu u punto di svolta.
Zoe: Guardate là, ragazzi. Quelle costellazioni sono l'Ursaring Maggiore e il Teddiursa Minore...non sono stupende?
Gao: Mai quanto quella di Braviary. Invece quell'altra dovrebbe essere la costellazione di Swanna...dico bene?
Zoe: Certo.
Ramsey: Si sono belle, ma...a me sembrano solo dei puntini luminosi.
Null: A volte le cose sono molto di più di quello che appaiono.
Ramsey: Come te per esempio? Sai, fuori sembri tetro e terribile, ma dentro nascondi un grande cuore.
Null: Dici? Non mi ci vedo a fare la parte del bravo ragazzo. Non so nemmeno cosa significhi esserlo...
Ramsey: Te lo spiego io. Un bravo ragazzo sarebbe...
Zoe: Emmmm...Ramsey? Credo che sia sarcastico.
Ramsey: Ah.
Null:...
Gao: Null...va tutto bene? Ultimamente sembri pensieroso...anche troppo.
Null: Si...è vero.
Zoe: C'è qualcosa che non va?
Ramsey: Siamo tuoi amici...forse potremo aiutarti con una terapia di gruppo.
Null: Volete aiutarmi?
Gao: Certo...come abbiamo sempre fatto.
Null: In effetti...c'è qualcosa che potete fare per me. É passato un sacco di tempo dall'ultima volta che è successo e non ne ho mai fatto parola con nessuno, ma ora sono pronto a raccontarvela.
Gao: Raccontare cosa?
Null: Una storia...la mia storia.

Mio padre era uno scienziato e come tale si impegnava ad aiutare l'umanità con le sue invenzioni, mettendo in disparte la gloria e la fama. Sebbene avesse un'animo nobile, non riuscì a scalare il successo e fu messo in disparte dal mondo scientifico, creando in lui un senso di impotenza mai provato prima d'ora. Le cose andarono molto male per lui, fino a quando non incontro lei, la sola persona che riusciva a vedere il suo potenziale e a compatirlo: mia madre. Chi lo conosceva mai si sarebbe aspettato che uno scienziato mediocre si sarebbe sposato propio quella donna, tanto più che venne considerata come unica nel suo genere. Mia madre era in grado di suonare il pianoforte e il violino, ma era impossibile capire se era più brava con l'uno o con l'altro, ma sta di fatto che era una musicista eccezionale. Mi sarebbe piaciuto sentirla suonare almeno una volta...ma purtroppo, non lo mai conosciuta. Mia madre ha dovuto sopportare un parto molto travagliato e alla fine ha dovuto esalare l'ultimo respiro...nel momento in cui mi teneva in braccio. Mio padre ne fu devastato, talmente tanto che impazzi, ma non mi diede mai la colpa. Ogni volta che gli domandavo i fatti di quel giorno felice ma allo stesso tempo triste lui mi rispondeva sempre cosi: "Non fa niente...non è colpa tua. Ti voglio bene." Dal tono della sua voce, però, capivo che cercava di trattenere ciò che pensava realmente di me. Non ho mai capito se mio padre mi odiasse o meno, ma una cosa era chiara: al suo fianco c'ero solo io e non mi avrebbe mai lasciato andare...mai. Mio padre aveva dei piani in mente per il mio futuro e io non avevo intenzione di disobbedirgli, non solo perché gli volevo bene ma anche per riscattarmi di ciò che avevo fatto a mia madre, sebbene non avessi mai voluto togliergli la vita. L'idea era questa: trasformare il propio figlio nell'allenatore più forte del mondo, a costo di rovinargli l'infanzia. Ma a lui non gli importava e neanche a me, e ciò rendeva il nostro rapporto molto semplice in un certo senso. Il primo e unico regalo di compleanno che ricevetti da mio padre era Eevee, il Pokémon che mi avrebbe permesso di diventare il forte grazie al suo fattore Gigamax. Già, mio padre vedeva del potenziale in quel Pokémon e qualcosa gli diceva che sarei stato in grado di renderlo imbattibile. Infatti, dopo svarianti test, mio padre poteva affermare con certezza che ero diventato un fenomeno nelle lotte, paragonandomi addirittura ad un Campione. Probabilmente, era la prima volta che lo vidi molto felice, ma ciò mi spavento molto. Il suo sguardo...quella risata maniacale...non erano normali. Mio padre era impazzito dalla felicità...letteralmente.
Papà: Ha ha...ha ha...Ha Ha Ha Hahahahaha!
Null: Papà...va tutto bene?
Papà: Certo che va tutto bene! I test hanno parlato chiaro: sei diventato l'allenatore più forte del mondo, figlio mio!
Null: Veramente...
Papà: Ora ti servono dei nuovi Pokémon. Eevee è forte, certo, ma non puoi fare affidamento solo su di lui. Cattureremo altri Pokémon domani...ora vai a riposarti. Ti voglio bello riposato.
Null: Io...si papà.
Papà: Huhuhuhu...mio figlio un campione. Il futuro ti sorride...Adam.
Ramsey: Aspetta, aspetta, aspetta...il tuo vero nome è Adam?
Null: Si.
Ramsey: Be, è meno tosto dell'altro ma devo dire che ti calza a pennello. Forse, d'ora in poi ti dovremmo chiamare cosi...
Null: No!
Ramsey: Gulp!
Null:...Scusami. Non volevo urlarti in quel modo, ma ho i miei motivi. Chiamatemi solo Null, ok? Adam ormai...è storia vecchia.
Ramsey: Ooook...
Gao: E poi cos'è successo con tuo padre?
É successo che io e lui siamo andati avanti con i test e gli allenamenti. Passarono gli anni nel laboratorio e col passare del tempo diventavo più forte e più abile di prima. Anche la pazzia di mio padre cresceva nel tempo, ma non potevo fare niente per fermarla...e l'avrei voluto tanto. Dopo che Dandel, suo fratello e il futuro nuovo Campione salvarono Galar dalla Notte Oscura, mio padre ebbe una spaventosa idea...
Null: Aspetta...ho capito bene? Vorresti...
Papà: Scatenare la Notta Oscura? Sei perspicace Adam.
Null: Questa idea è folle! Il presidente Rose ci ha già provato senza successo, non credo che tu...
Papà: Io cosa?! Bada a come parli giovanotto! Non farò gli stessi errori di quello stupido...vieni ti faccio vedere. Vedi questi fogli? Sono i progetti che ho rubato nei laboratori della Rose Tower grazie ai robot stealth che ho costruito. Quando avrò finito di costruire la macchina, mi assicurerò di ideare un piano migliore per quando si risveglierà Eternatus. Se tutto va come dovrebbe, riuscirò ha dare energia infinita a Galar e nessuno dovrà temere che finirà tra 1000 anni! Ha ha ha ha!
Null: Papà...
Papà: Non temere Adam, i libri di storia parleranno anche di te. Sarai l'allenatore che è riuscito a domare Eternatus, a differenza di quel moccioso che la catturato e messo in custodia chissà dov'è! Dovrai allenarti più del dovuto, ma alla fine la fatica ti ricompenserà come dovrebbe.
Null: Papà io...
Papà: Non aggiungere un'altra parola, ragazzo! Tu sei destinato a fare grandi cose, te lo dico io! Se solo tua madre ti vedesse adesso in questo momento...sarebbe cosi fiera. Oh, Martha...
A quelle parole non potevo ribellarmi. Mia madre, Martha, gliel'avevo portata via ed era mio dovere seguirlo in questo piano. Mio padre ci mise un mese per costruire la macchina e nel frattempo mi ero preso l'impegno di prendere abbastanza Desiostelle per la sua macchina. Nel frattempo, aveva pensato bene di costruire anche un'altra cosa per il successo del suo piano: una macchina controlla Pokémon. Sarebbe stata molto utile nel caso in cui non fossi riuscito a controllare Eternatus, sebbene mio padre avesse molta fiducia delle mie abilità. In verità, dentro di sé sapeva che non sarei mai riuscito a farcela, ma i tipi come lui non si fanno scrupoli a ideare piani del genere, sopratutto nei confronti dei figli. Mio padre credeva di sapere cosa stesse facendo ed era sicuro che alla fine sarebbe riuscito a compiere il suo piano. Purtroppo, la macchina cominciò a sovraccaricassi di energia, dimostrando che non era realmente in grado di gestire una potenza simile. Ci fu una violenta esplosione, talmente distruttiva che distrusse la nostra casa...ancora oggi tremo al pensiero di quello che era successo quel giorno. Mio padre ed io eravamo riusciti a scappare in tempo, ma...
Papà: No...no...no...no...
Null: Papà...papà che ti prende? Parlami!
Papà: NOOOOOOOOOOOOOOO! Un mese di lavoro distrutto! I miei progetti...le mie macchine...tutto è perduto!
Null: Papà...
Papà: Anf! Anf! Anf! No...non può finire cosi! Devo fare qualcosa! Devo recuperare le mie invenzioni! Devo...devo...
Null: Papà riprenditi! É tutto andato ormai!
Papà: Chi può dirlo?! Che ne sai tu di ciò che ho dovuto sopportare in questi anni?! Oltretutto, io ti ho trasformato nell'allenatore che sei oggi...dovresti essermi grato! Ora aiutami a recuperare i progetti!
Null:...No.
Papà: Cos-s-s-s-a?
Null: Mi sono stancato di ubbidire a te e alle tue pazzie. D'orai in poi...non contare più su di me.
Papà:...Adam. O-o-o-k...è questo quello che vuoi?
Null: Addio.
Papà: Non voltarmi le spalle...non voltarmi le spalle, Adam...
Null:...
Papà: NON VOLTARMI LE SPALLE!!!
Mio padre, furioso come non mai, mi colpi di spalle con la sua pistola elettrica, che fu abbastanza potente da farmi perdere i sensi. Dopo essermi svegliato, potevo solo immaginare cosa fosse successo in seguito: mio padre in preda alla pazzia aveva tentato di salvare il suo lavoro buttandosi in mezzo alle fiamme...di lui ormai rimaneva solo la cenere. Quel giorno, mi misi a piangere per la prima volta nella mia vita per tutto ciò che era successo. Se avessi aiutato mio padre a salvare i suoi progetti tutto questo non sarebbe successo. Ho perso mia madre e mio padre a causa della mia esistenza...e non volevo che capitasse ad altra gente. Cosi avevo deciso che non avrei mai fatto amicizia con altre persone...almeno fino a quando non ho incontrato voi ragazzi. In ogni caso, tutto ciò che potevo fare in quel momento era combattere e decisi che sarei diventato l'allenatore più forte del mondo, in modo da redimermi per le mie colpe. Non è facile per me convivere con il passato...ma alla fine vivo comunque.

Zoe: Ho Null...che storia triste. Non mi ero mai immaginata che tu...mi dispiace tante.
Gao: Deve essere stato molto difficile per te vivere una vita del genere.
Null: Lo è stato.
Ramsey: Senti Null...il tuo passato non sarà stato di certo allegro, ma ora stai vivendo un felice presente. Inoltre, nessuno di noi potrà sapere cosa accadrà in futuro, ma non bisogna mai vederlo ne troppo nero e ne troppo bianco.
Gao: Giusto, non è mai troppo tardi per sorridere al futuro.
Zoe: Soprattuto se al tuo fianco hai i tuoi migliori amici.
Null:...
Gao: Che succede Null? Tutto ok?
Ramsey: Sbaglio o è una lacrima quella che scende dal tuo occhio?
Null: Gao, Zoe, Ramsey...grazie.
Il passato può fare male, ma non è il caso di rifletterlo suo presente e sul futuro. Non sono più solo come prima e neanche triste come al solito. Questa notte sarà il mio unico e solo ricordo più prezioso della mia esistenza, fino alla fine. Non rinuncerò al mio obiettivo di diventare il più forte, eppure...qualcosa mi dice che il domani avrà qualcos'altro da offrirmi. Chissà se è vero...

In quel momento, nascosto nei cespugli...
Mustard: Dunque Null... o dovrei dire Adam. Mi sembra di capire che sei diventato una persona migliore di prima, eh? Sono felice che tu sia felice. Ma mi chiedo...l'invasione dei Meltan a Goalwick avrà a che fare con questa storia? E se il padre di Adam fosse...Mah! Solo il tempo c'è lo dirà. Nel frattempo, stai tranquillo Adam...non voglio impicciarmi troppo della tua vita, per cui per me sarai sempre il solito vecchio Null. Buonanotte.

Nessun commento:

Posta un commento